Perché vi affannate?

Lc 12,22-31

6,25

Perciò vi dico, per la vostra vita non

affannatevi di quello che mangerete o

berrete, e neanche per il vostro corpo,

di quello che indosserete;

la vita forse non vale più del cibo

e il corpo più del vestito?

Guardate gli uccelli del cielo:

non seminano, non mietono,

né ammassano nei granai;

eppure il PADRE vostro celeste li nutre.

Non contate voi forse più di loro?

E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita?

E perché vi affannate per il vostro vestito? Osservate come crescono i gigli del campo:

non lavorano e non filano.

Eppure io vi dico che neanche Salomone,

con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se DIO veste così l’erba del campo, che

oggi c’è e domani verrà gettata nel forno,

non sarà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo:

Che cosa mangeremo?

Che cosa berremo?

Che cosa indosseremo?

Di tutte queste cose si preoccupano i pagani;

il PADRE vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno:

Cercate prima il regno di DIO e la

sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno

date in aggiunta.

MATTEO

Non affannatevi dunque per il domani,

perché il domani avrà le sue inquietitudini.

A ciascun giorno basta la sua pena.