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Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi - dal 2010-07-20 ad oggi 2010-09-06 Sintesi (Più sotto trovate gli articoli)2010-07-22 "Nessuno caccerà gli sfollati. Ma gli albergatori hanno bisogno di risorse finanziarie certe" Questo articolo è stato pubblicato il 21 luglio 2010 alle ore 19:35. "L'albergatore di Alba Adriatica ha ragione a lamentarsi, ma gli aquilani possono stare tranquilli: nessuno li caccerà dagli alberghi, nessuno li inviterà a lasciare le camere, né tantomeno li obbligherà a farlo entro la fine di questa settimana". Getta acqua sul fuoco delle polemiche il presidente di Federalberghi Abruzzo, Gianmarco Giovannelli, in merito alla vicenda di un imprenditore alberghiero che - assicurando di parlare anche a nome di molti altri suoi colleghi – ha raccontato di essere a rischio fallimento e di essere costretto a mandar via dal suo albergo gli sfollati del terremoto dell'Aquila. IL DOSSIER DIRE 13 Aprile 2010 della Presidenza del CONSIGLIO dei MINISTRIPiù Sotto trovate un Consuntivo Spese del Terremoto. Per prender visione delle scosse di terremoto clicca su : http://cnt.rm.ingv.it/earthquakes_list.php |
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Per i dati relativi alle scosse del terremoto ed al monitoraggio precedente clicca qui sopra formato word. Oppure qui per Formato htm.
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Internet, l'informatore, ll Giornalista, la stampa, la TV, la Radio, devono innanzi tutto informare correttamente sul Pensiero dell'Intervistato, Avvenimento, Fatto, pena la decadenza dal Diritto e Libertà di Testimoniare.. Poi si deve esprimere separatamente e distintamente il proprio personale giudizio..
Il Mio Pensiero
(Vedi il "Libro dei Miei Pensieri"html PDF ):……..
TERREMOTO L'AQUILA |
||||
6 aprile dell'anno scorso ha provocato 308 morti, 1.600 feriti e circa 65.000 sfollati. |
||||
IMPORTI RICAVATI dal SOLE 24 ORE del 21 Luglio 2010 |
||||
DESCRIZIONI VOCI |
IMPORTI |
IMPORTI |
||
SUDDIVISIONI PARZIALI |
TOTALI |
PARZIALI |
SFOLLATI |
PRO CAPITE |
(Di cui 6,13 miliardi nel 2009) |
6130000000,00 |
65000 |
94307,69 |
|
( 0,75 miliardi 2009) |
750000000,00 |
65000 |
11538,46 |
|
FONDI Stanziati |
6880000000,00 |
6880000000,00 |
65000 |
105846,15 |
( Dei Fondi Stanziati Fondi sono della Commissione Europea |
493000000,00 |
65000 |
7584,62 |
|
DESCRIZIONI VOCI |
IMPORTI |
IMPORTI |
||
SUDDIVISIONI PARZIALI |
TOTALI |
PARZIALI |
SFOLLATI |
PRO CAPITE |
Abitazioni temporanee dei terremotati rimasti senza casa |
1100000000,00 |
65000 |
16923,08 |
|
Regione Abruzzo |
180000000,00 |
65000 |
2769,23 |
|
Comuni |
169000000,00 |
65000 |
2600,00 |
|
Protezione civile |
128900000,00 |
65000 |
1983,08 |
|
Amministrazione centrale e Forze armate |
127000000,00 |
65000 |
1953,85 |
|
Organizzazioni di volontariato |
2700000,00 |
65000 |
41,54 |
|
TOTALE EMERGENZA |
607600000,00 |
607600000,00 |
65000 |
9347,69 |
POST SISMA |
1707600000,00 |
65000 |
26270,77 |
|
DESCRIZIONI VOCI |
IMPORTI |
IMPORTI |
||
SUDDIVISIONI PARZIALI |
TOTALI |
PARZIALI |
SFOLLATI |
PRO CAPITE |
IMPORTO NON DETTAGLIATO 2009 |
4422400000,00 |
65000 |
68036,92 |
|
IMPORTO NON DETTAGLIATO 2010 |
750000000,00 |
65000 |
11538,46 |
|
DESCRIZIONI VOCI |
IMPORTI |
IMPORTI |
||
SUDDIVISIONI PARZIALI |
TOTALI |
PARZIALI |
SFOLLATI |
PRO CAPITE |
Assistenza alla popolazione |
412900000,00 |
65000 |
6352,31 |
|
( di cui Casse degli Alberghi ) |
180000000,00 |
65000 |
2769,23 |
|
Per il personale |
76600000,00 |
65000 |
1178,46 |
|
Per la rimozione di situazioni di pericolo |
56800000,00 |
65000 |
873,85 |
|
NON RIPORTATI NELL'ELENCO |
61300000,00 |
|||
DETTAGLIO TOTALE EMERGENZA |
607600000,00 |
65000 |
9347,69 |
Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi - dal 2010-07-20 ad oggi 2010-09-06 |
AVVENIRE per l'articolo completo vai al sito internet http://www.avvenire.it2010-08-16 15 agosto 2010 La difesa Bufera sulla Commissione Grandi Rischi Non dovevano certo prevedere il terremoto, né tanto meno provvedere a evacuare la città. Ma i membri della commissione Grandi Rischi, riunitasi a l’Aquila sei giorni prima della terribile scossa, avevano in teoria le conoscenze e le competenze per "formulare una fondata valutazione di prevedibilità del rischio". E quindi per attuare un "insieme di misure precauzionali", soprattutto informando con completezza la popolazione "per consentire scelte consapevoli". Parla di gravi omissioni e di un "atteggiamento di superficialità circa la (sotto)valutazione del rischio" la memoria di 224 pagine inviata dal sostituto procuratore dell’Aquila Fabio Picuti al gup, in vista dell’udienza preliminare. Un’analisi meticolosa dei dati statistici e storici in possesso della commissione una settimana prima del 6 aprile, che tra l’altro alcuni dei componenti avevano contribuito a stilare negli anni passati. Ma anche un atto d’accusa che, per ora, i tecnici e gli esperti coinvolti, interpellati in proposito, rifiutano di commentare, in attesa di leggere le carte in dettaglio. Pur ribadendo la certezza assoluta di aver compiuto sempre il proprio dovere. L’indagine, partita dopo la denuncia dei familiari di 32 vittime, vede imputati per "mancato allarme" sette personalità eccellenti tra Protezione civile, Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) e Centro nazionale terremoti, "colpevoli" secondo la procura di aver minimizzato lo sciame sismico in corso da mesi in Abruzzo. "I dati ricavabili dagli studi probabilistici e dalla mappe di pericolosità sismica dell’Aquila", che vedeva il capoluogo abruzzese al secondo posto in Italia, si legge nel documento, "meritavano maggiore attenzione". Gli esperti, perciò, non avrebbero dovuto sottovalutare elementi che "loro ben sapevano"; come ad esempio che in città "su 752 edifici in muratura, ben 555 ricadevano nella fascia di vulnerabilità medio-alta", così come il dato sulla "quasi totalità degli edifici in cemento armato costruiti prima del 1975". La magistratura aquilana, inoltre, arriva anche a ipotizzare che "il diligente svolgimento da parte degli imputati dei doveri assegnati dalla legge avrebbe certamente influito positivamente sul prezzo pagato, poiché avrebbe determinato un apprezzabile contenimento dei danni alla vita e alla salute delle persone". Se correttamente informati e non tranquillizzati, come invece fu fatto a mezzo stampa, cioè, sostiene la Procura, dopo le due scosse premonitrici, quella delle 3.32 "con certezza o con elevato grado di probabilità non avrebbe sorpreso le vittime all’interno delle loro abitazioni". I diretti interessati, come accennato, non hanno per il momento intenzione di commentare, a maggior ragione senza aver visto gli atti che i loro legali hanno da poco a disposizione. Ma restano convinti che non si poteva fare di più. Mauro Dolce, responsabile dell’Ufficio Sismico della Protezione civile, uno di quelli che a detta del pm aveva le competenze tecniche per fornire un quadro completo alla commissione, aggiunge solo: "I terremoti non si possono prevedere, per quanto mi riguarda ho la coscienza a posto". Stessa linea del "no comment" da parte del vice capo del dipartimento Bernardo De Bernardinis. "Come ho fatto in altre occasioni simili – precisa – quello che ho da dire lo dirò davanti al giudice". Alessia Guerrieri
15 agosto 2010 ABRUZZO FERITO L'Aquila: 135 le vittime del cemento killer Oltre cento morti per quei palazzi costruiti male. In altre parole, quasi la metà delle vittime del 6 aprile del 2009 sono dovute al "fattore umano". La percezione di chi, nelle prime ore, ha visto accasciarsi in maniera anomala costruzioni dalle sembianze recenti ora trova conferma anche nelle analisi tecniche della procura dell’Aquila. Negligenze di progettazione, imperizie, materiali scadenti o con "valori di gran lunga inferiori a quanto indicato nel progetto" o in base "alla comune prassi" di costruzione. Dati che non lasciano spazio ai dubbi. I quindici palazzi in cemento armato ripiegatisi su se stessi, diventando una tomba per 135 persone, non sono collassati soltanto per il terremoto, ma anche per mano dell’uomo. Il 45% delle vittime del sisma, infatti, è concentrato nell’1% del patrimonio edilizio aquilano, quello appunto costruito a metà del secolo scorso fidandosi ciecamente di calcestruzzo e barre d’acciaio. È un compendio dei "condomini killer" quello redatto dai pm aquilani, che tira le fila delle prime indagini concluse sui crolli. E l’amara conclusione è proprio ciò che nessuno avrebbe voluto sentire: "La vulnerabilità degli edifici e il cedimento strutturale è una concausa preesistente al sisma" e dunque evitabile, visto che non "può considerarsi fattore eccezionale, anomalo o imprevedibile". In sostanza ad uccidere non è stato solo il terremoto, ma pure la superficialità dell’uomo-costruttore. La ricerca di un colpevole, perciò, non si restringe solo alla natura matrigna; anzi, la comunità scientifica concorda nel dire che il terremoto del 6 aprile non "è da inserirsi tra gli eventi eccezionali né in termini assoluti né in relazione alla storia sismica dell’Aquila né in relazione alle caratteristiche sismologiche già note della zona aquilana". E tra le pieghe della voluminosa memoria della pubblica accusa si sottolineano impietose responsabilità per quei palazzi collassati, costruiti tra gli anni ’50 e ’60, quando il boom edilizio della città – aiutato dalla legislazione a maglie larghe del primo dopoguerra – dava ampio spazio al risparmio nei materiali e alla faciloneria nei progetti. I palazzi, dunque, sono crollati per "la generale condizione di inadeguatezza sismica dipendente essenzialmente da fattori umani, quali la scarsa qualità dei materiali costruttivi utilizzati, errori di calcolo e di progetto, negligenze manutentive, errati interventi successivi di modifica strutturale". I periti della procura hanno passato al setaccio quel che resta dei "condomini della morte" e anche i tecnicismi non velano le lampanti responsabilità diffuse. Il verdetto per molti è un ripetersi di "calcestruzzo scandente, errori di progetto e di calcolo delle strutture con sottostima dei carichi verticali" o nei casi più eclatanti, come quello in via XX Settembre 46 (vi morirono 8 persone), crollo "per mancanza di un pilastro portante". Stessa conclusione in via Sturzo 39 (qui ne sono rimaste sepolte 21); il collasso è attribuito all’"assenza del numero minimo delle staffe di collegamento delle armature". Ancora più duro il quadro per altri condomini finiti nell’oblio del vortice della cronaca, come lo stabile di via Rossi 22: in quella costruzione del 1955 sono morti 17 aquilani e lì, oltre ad errori progettuali, sono sotto accusa "gli errati interventi del 2000 per la sopraelezione senza previa verifica della consistenza delle strutture preesistenti con aumento dei carichi verticali permanenti". Nei crolli "a macchia di leopardo", perciò, precisa la magistratura dell’Aquila, si insinua un altro fenomeno, quello di un sistema malato e generalizzato di costruire. "In realtà – si legge – il discrimine tra edifici crollati ed edifici rimasti in piedi non è rappresentato dalla severità del terremoto e dai picchi di accelerazione, bensì dai vizi progettuali, dalle carenze costruttive e dagli errati interventi di manutenzione". Una verità che, se confermata, potrebbe far tremare l’Aquila più del terremoto. Alessia Guerrieri
15 agosto 2010 Domande sui lutti e segni di rinascita L'Aquila chiede di sapere e sceglie chi sa condividere Non sembra estate, sembra l’inverno del nostro scontento. Nel 2009 il Ferragosto all’Aquila fu quello dell’afa insopportabile nelle tende blu, della costruzione delle new towns,dei dubbi su come e quando l’esodo forzato dei terremotati verso la costa sarebbe stato riassorbito, prima del freddo, nell’area del capoluogo. C’era – più che speranza – non rassegnazione alla disperazione. I tuareg dell’Aquila, gli uomini delle tende blu accampati intorno alla loro città divenuta un deserto dal 6 aprile, lottavano, erano impegnati a "reggere la botta", come si dice in Abruzzo. Il lutto era recente, nelle tendopoli aleggiavano ancora la tragedia, il ricordo dei funerali collettivi, la commozione del mondo intero che teneva gli occhi puntati verso l’Abruzzo, non avendo ancora assistito al sisma del Cile e a quello, spaventoso, di Haiti, che i mesi a venire avrebbero portato. Nel 2010 con il Ferragosto è arrivata un’altra botta, il colpo al cuore del pensare che ci siano responsabili per le morti e le distruzioni. Le vittime si sono concentrate in un gruppo di stabili condominiali o che ospitavano altre strutture, costruiti – per buona parte e anche di recente – in criminale inosservanza delle norme sismiche essenziali per i segnali che la terra, nei secoli, ha sempre mandato, qui. E la vita sottratta da qualcuno non è come la vita che se ne va. Chiama il concetto di colpa. Di uomini, non solo di terremoto, che hanno prodotto questo. La morte inferta non è come la morte sopraggiunta. Cosa vogliono, allora, gli aquilani? Un processo, delle condanne? Sì. Ma, più di questo, prima, vogliono sapere. Vogliono che si accerti: affinché alla violenza dell’immane squasso non si affianchi la violenza opposta, del quieta non movere.Bisogna smuovere, invece, scavare. E poi chiedere, a chi ha costruito male e vigilato peggio: come avete potuto? Questo vogliono, e ne hanno diritto. Anche se la risposta non ridarà loro la vita di prima. Per il resto, infatti, cosa possono sperare? Nulla di reale. Possono coltivare il sogno: riabitare la loro città, riavere la vita di prima, ritrovare le abitudini, i ritmi, le consuetudini in cui sono cresciuti e in cui si radicava la loro quotidianità. Non più preziosa di altre, ma insostituibile per loro, come lo è ogni vita in ogni parte del mondo. Che poi L’Aquila in particolare fosse anche bellissima, antica e magica, aggiunge solo pena a pena.Ecco perché sono essenziali, oggi, le iniziative di condivisione, di educazione e – per usare la parola in un senso molto più ampio del corrente – di animazione dell’Aquila, come quelle che le spuntano intorno, e le sorridono, venendo dal mondo cristiano sempre in prima linea contro l’idea della rovina, cosa di cui va dato atto con chiarezza. Nel tempo di emersione delle responsabilità umane, in concorso con la distruzione causata dalla terra, questa Assunta 2010 trova occasioni di speranza nelle iniziative dei piccoli. Piccole strutture, piccole idee, spesso dedicate ai piccoli, le quali non possono ridare all’Aquila la vita di prima ma che rappresentano persistenze di vita, come fiori che spuntino tra le macerie. Vengono da volontari, sacerdoti, uomini di buona volontà, a volte operanti in parrocchie, campi, strutture di orientamento rivolte al prossimo che in qualche caso sono anche lì da secoli a riaffermare l’ubi consistam della città dell’Aquila e di ogni civitas dell’uomo. Sono più iniziative d’animazione, sono terapie di rianimazione, vitali per una città così colpita. Servono a evitare che gli aquilani vengano espropriati, oltre che della realtà, anche del sogno. In attesa che questo si ritrasformi, con gli anni che ci vorranno, in realtà quotidiana. Da difendere in modo vigile. Da centellinare ogni giorno e ogni ora. E da amare più di prima, proprio per aver temuto di perderla. Giovanni D'Alessandro
15 agosto 2010 I mattoni del futuro La "favola" dei ragazzi nata sopra le macerie Un'estate da favola. La fiaba è per i più piccoli che vivono da settimane in compagnia del mago di Oz nei Grest dell'Aquila. Ma è un mondo fatato anche quello che i volontari dell'associazionismo cattolico di tutta Italia costruiscono con spirito di servizio. Ed ecco perciò che, mettendo in disparte per un po' il grigiume della distruzione, la provincia terremotata si riempie di colori. Sono le tinte delle diverse realtà (diocesi, salesiani, centro servizi volontariato aquilano, pro loco, comuni del cratere) che insieme hanno dato vita al progetto Estate a colori, un programma coordinato di centri estivi per ragazzi dai cinque ai quattordici anni che tiene uniti oltre mille bimbi terremotati. A far da sfondo le avventure della piccola Dorothy alla ricerca della città di Smeraldo. Ma c'è di più. Nei sedici Grest diocesani e in quelli di tante associazioni che arricchiscono gratuitamente l'estate aquilana, si percorre una "strada di mattoncini gialli" tra laboratori di falegnameria, giardinaggio, cucina, pittura, escursioni e giochi per render uniche le vacanze dei baby sfollati. "Quando i bimbi sono contenti, la loro allegria è così contagiosa che anche i genitori sono più sereni". Vittoria De Santis è ormai un'habituè del Baden Powell, è la quarta volta che dalla Puglia torna in Abruzzo come volontaria nel Grest dell'oratorio salesiano. "Questa è la settimana del cuore, cervello e coraggio per Dorothy - spiega mentre riordina i disegni che i suoi piccoli hanno colorato - così i bambini imparano cosa è importante chiedere nella preghiera per andare avanti". Ma il volto amico per le famiglie resta comunque la gioventù aquilana che, "invece di stare ad annoiarsi nei centri commerciali - aggiunge don Roberto Formenti, il coordinatore di uno dei Grest diocesani - diventa protagonista di un grande progetto educativo per la rinascita della città". Il dominio della fantasia, dunque, anima le vacanze aquilane e quando il mercoledì, aiutati da un servizio bus navetta, tutti i piccoli rimasti nel capoluogo si ritrovano insieme, non è una semplice festa. Ogni volta, infatti, è come se un tassellino della città tornasse loro. Ultimo traguardo, dopo la caccia al tesoro in centro storico, è il Parco del Sole, ripulito e sistemato dai volontari, appena riconsegnato agli under 12 infiocchettato e ornato di palloncini.Volontari Caritas, Scout Agesci, Azione cattolica, Gioventù Studentesca, semplici giovani o insegnanti che il tam tam della solidarietà ha messo in moto. La "Città dei Ragazzi" non è quella dei balocchi che Lucignolo ha fatto conoscere a Pinocchio, è un mondo dove scuola e amicizia e il "giocone finale" da due estati la fanno da padrone a Sant'Elia. Non ci sono più i tendoni bianchi, ma una struttura prefabbricata in cui Diesse, l'associazione di insegnanti vicina al movimento di Comunione e Liberazione, anima le ferie di una quarantina di bambini e adolescenti. Quello che non può mancare, oltre ai libri e alla "gioia della conoscenza", è una chitarra. È la protagonista di giovedì, nella festa con le famiglie, racconta Marco Gentile, milanese d'origine, ma da quasi vent'anni trapiantato a L'Aquila. "La nostra attività continua anche d'inverno e stiamo cercando di renderla un'esperienza permanente da consegnare alla città - racconta - a chi viene qui per aiutare chiediamo semplicemente di donare il suo tempo". Quando è l'ora dei saluti, però, conclude, "ci si rende conto che il tempo regalato diventa a sua volta un dono grande da portare sempre con sé", anche lontano da qui. Alessia Guerrieri
ARTICOLO 21.INFO er l'articolo completo vai al sito internet http://www.articolo21.org/906/notizia/laquila-e-la-ricostruzione-un-anno-dopo-tanti.html2010-07-09 L’Aquila e la ricostruzione un anno dopo. "Tanti proclami, poche certezze" Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us. di Stefano Corradino* L’Aquila e la ricostruzione un anno dopo. "Tanti proclami, poche certezze" "… Si vuole dare l’idea che il problema terremoto è risolto quando migliaia di persone sono ancora senza casa. Non capisco perchè non si voglia fare una consegna di case seria e sobria con tutte le istituzioni coinvolte e si debba fare una cerimonia come fosse un passaggio sotto un arco di trionfo quando sono migliaia quelli sbattuti ancora nelle tende in giro per l’Abruzzo. Lo sa cosa chiedo? Solo un pò di decenza". Così Stefania Pezzopane, presidente uscente della provincia dell’Aquila, criticava l'eccessiva enfasi mediatica alla vigilia della consegna delle case ad Onna nel settembre scorso (in quell'occasione la puntata di Ballarò non andò in onda per lasciare spazio allo speciale di "Porta a Porta" sulla consegna delle case ai terremotati da parte di Berlusconi). Oggi, nel primo anniversario del terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo Stefania, 50 anni da poco compiuti e una carica inesauribile da adolescente, fa il punto sulla situazione dell’Aquila e dei comuni limitrofi, sui ritardi nella ricostruzione e sul rischio di infiltrazioni mafiose. "Il coinvolgimento di alcune imprese fuori dai confini regionali, e i recenti scandali hanno gettato una pesante ombra sulla ricostruzione". Il 6 aprile sarà un anno dal terremoto che ha sconvolto l'Aquila e l'Abruzzo. Con che sentimento la popolazione vivrà questa triste ricorrenza? Entusiasmo per quello che si sta facendo o prevalgono altre pulsioni? Rabbia, rassegnazione… È difficile dimenticare ciò che ci è accaduto in questo anno. Il dolore brucia e le ferite sono ancora aperte. La sofferenza si mescola ancora alla rabbia per quanto non è stato possibile evitare. Ma la mia gente è caparbia e piena di energia. La manifestazione delle chiavi e delle carriole e i comitati cittadini, che esprimono la voglia di partecipazione dal basso, ne sono una testimonianza tangibile. Quante sono ancora le persone senza casa? Dove stanno? Sulla costa? C'è ancora gente nelle tende? Le tendopoli sono state tutte smantellate. Sulla costa ci sono oltre 6000 persone, per lo più anziani o single, tra cui anche alcuni miei familiari. Altre 3000 circa sono ospitate nelle strutture ricettive della provincia dell’Aquila e nella caserme aquilane. Sono persone che hanno casa classificata B o C, cioè con danni leggeri. La ristrutturazione sarebbe potuta partire prima, se non ci fossero state le lentezze burocratiche.
Camminando per le strade del centro dell'Aquila la sensazione è che niente (o poco) sia stato fatto in termini di ricostruzione. Una città deserta, quasi spettrale. E' così? La ricostruzione, quella vera, non è ancora iniziata. Finora sono stati costruiti i moduli abitativi provvisori (MAP) e le abitazioni del progetto CASE, che sono soluzioni, appunto a tempo determinato. Ora, terminata la fase della primissima emergenza, bisogna accelerare i tempi della ricostruzione, che ancora non decolla. La situazione del centro storico è cristallizzata al 6 aprile. Solo da ieri è iniziata la rimozione delle macerie. Ci sono alcune attività commerciali, ad esempio vicino piazza Duomo, che hanno ripreso a funzionare. Ma in quali condizioni visto che le abitazioni sono svuotate? Si contano sulla punta delle dita i negozi che hanno riaperto in centro. Sono oltre 1300 le attività ferme, che non hanno ricevuto aiuti dal governo, eccezion fatta per un contributo minimo nei primi tre mesi dopo il terremoto. Non sarà che si vuole costruire una sorta di Milano2 aquilana trascurando la ricostruzione? In realtà sono già sorte 19 new towns, i nuovi agglomerati del progetto CASE per intenderci. Grossi quartieri, mal collegati e senza servizi, che, se hanno risolto temporaneamente il problema abitativo per la prima emergenza, non possono, anzi non devono, essere considerati la soluzione definitiva per L’Aquila. Un giudizio sull'impegno del governo. Tra meriti e responsabilità mancate. È un giudizio con luci e ombre. Indubbiamente va dato atto della tempestività con cui si è proceduto per la realizzazione delle abitazioni antisismiche e per la costruzione dei moduli scolastici. Risultati che si sono potuti ottenere grazie allo spirito di collaborazione tra le istituzioni, al gioco di squadra, di cui ci hanno dato atto sia il presidente del Consiglio Berlusconi che il Presidente della Camera Gianfranco Fini. Rimangono irrisolti diversi nodi. Non ci sono certezze sulla Zona franca, ma solo proclami, a cui non seguono fatti concreti. Incerte sono anche le norme per le ristrutturazioni delle seconde case. Il governo aveva promesso il 100% anche per queste, ma non è ancora passato ai fatti. Per non parlare del patrimonio storico, per cui non c’è la necessaria copertura finanziaria. La famosa "lista di nozze" per la ricostruzione dei monumenti, lanciata durante il G8 è risultata un vero flop. Ad essere insufficienti sono soprattutto i fondi? Infatti, i 493 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo sono stati intermanete dirottati sul progetto CASE. Non ci sono fondi per la vera ricostruzione, né per la ripresa delle attività produttive. Anche gli 83 milioni di euro del fondo FERS (fondi comunitari) non sono risorse nuove. Si tratta di finanziamenti già concessi all’Abruzzo e che il governo vorrebbe rimodulare tra le quattro province. In una recente audizione che ho avuto alla Commissione Europea di Bruxelles ho rilanciato l’appello per la Zona Franca e l’inserimento della nostra provincia nell’Obiettivo1. Se affermassimo che Provincia e Comuni stanno facendo anche più del dovuto ma che regione e governo nazionale competenti in materia di politica industriale, non affrontano adeguatamente la situazione industriale ed occupazionale diremmo la verità? Certo. Siamo in attesa che il governo nazionale mantenga fede alla promessa di convocare un tavolo sulla crisi economica ed occupazionale. Il nostro principale obiettivo è attivare un patto per il lavoro, che rilanci lo sviluppo della nostra provincia. Un altro giudizio ma questa volta sulla protezione civile e sulle vicende giudiziarie che l'hanno coinvolta. È davvero riprovevole che c’era qualcuno che rideva quella notte e che pregustava il frutto di basse speculazioni, mentre c’era gente che soffriva e che perdeva tutto… Davvero tutto. Tuttavia l’affarismo di questi sciacalli non può offuscare totalmente l’operato dei tanti volontari della protezione Civile che sono venuti da tutta Italia per dare un contributo davvero impareggiabile. Alla fiaccolata del 6 marzo scorso hanno partecipato oltre 4000 persone. Indignazione e disgusto per l'intercettazione dei due imprenditori che ridevano. Come ha influito questa vicenda sull'umore dei cittadini? Le ricordo uno striscione per tutti: "Io non ridevo alle 3.32". Bastano queste poche parole per testimoniare il disgusto e la rabbia di tutti gli aquilani. Qual è stato il peso della speculazione imprenditoriale sul terremoto? E perchè non state coinvolte solo le ditte della regione? Gli appalti sono stati gestiti con procedure straordinarie nella primissima fase dell’emergenza dalla Protezione Civile, il che ha sacrificato il criterio localistico. C'è, come molti affermano, la mano della criminalità sugli appalti? E’ la stessa Commissione antimafia che ha lanciato l’allarme di un forte rischio criminalità sulla ricostruzione, diversi mesi fa. Il coinvolgimento di alcune imprese fuori dai confini regionali, poi, nei recenti scandali ha gettato una pesante ombra sulla ricostruzione. Tuttavia la Provincia e gli enti locali stanno facendo la loro parte e stanno vigilando. Da parte nostra abbiamo attivato sin dall’inizio un osservatorio per la ricostruzione pulita con Libera e Legambiente Oltre alle imprese qual è la condizione occupazionale attuale (licenziamenti, cassa integrazione, precarietà...)? Chi e come deve intervenire? Ci sono 16mila lavoratori in cassa integrazione dopo il sisma. Le ore di CIG sono aumentate nell’ultimo anno da 800mila a 8 milioni a mezzo di ore. Sono cifre spaventose.. Non sarà che l'obiettivo di togliere in fretta le macerie è quello "un'operazione immagine" affinchè il 6 aprile il governo possa vantarsi mediaticamente del lavoro svolto (per poi dal giorno dopo rallentare)? Indubbiamente il governo non ha dato una prova di grande efficienza se si pensa che le macerie sono ancora lì, dopo un anno. La Provincia nei mesi scorsi ha proposto più di una volta che le venissero assegnate le competenze operative, insieme a mezzi e poteri straordinari. Ci sentivamo pronti ad affrontare il problema, visto che nessuno voleva farlo. La questione va risolta in fretta, per rispetto di tutti gli aquilani, con la consapevolezza che le macerie stesse possono costituire una fonte di reddito per la gente della nostra terra, non per gli speculatori. La città può essere ricostruita anche con le macerie che possono essere lavorate da cooperative di nostri giovani. Quale ruolo stanno svolgendo i media? Dopo i primi mesi quante sono state le trasmissioni tv (e le inchieste giornalistiche) che hanno scavato a fondo nei problemi, nei ritardi, nelle vere difficoltà persistenti? Ci sono state importanti inchieste televisive e giornalistiche che hanno segnato un’inversione di rotta rispetto all’assuefazione mediatica degli ultimi tempi e il successo che hanno avuto testimonia la sete di informazione e di trasparenza sulle vicende del terremoto e della ricostruzione dell’Aquila. Prendo spunto da queste trasmissioni, che hanno avuto il coraggio di raccontare la verità senza veli, per rinnovare l’appello, già sollevato nei mesi precedenti insieme ad Articolo 21, a monitorare costantemente il processo di ricostruzione, attraverso una sorta di "adozione mediatica" del capoluogo e degli altri comuni del cratere. È necessaria un’informazione corretta, perché non va assolutamente fatto passare il messaggio che a L’Aquila tutto è già stato risolto. Tre medici aquilani sono stati premiati dalla Presidenza della Repubblica per il servizio svolto a favore della comunità. A fronte di una realtà devastata dal terremoto, dai ritardi e dai rischi di speculazione c'è una città fatta di gente che non si arrende, si rende utile ed ha passione civile. Si ricomincia da qui? Un bellissimo esempio di dedizione e di buona sanità. Una grande soddisfazione per i tre professionisti che da’ lustro alla città a ai professionisti della sanità. È da qui dalla dignità e dall’onestà che bisogna ripartire.
* pubblicata sulla rivista "Confronti www.confronti.net www.confrontiblog.it
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CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.corriere.it2010-09-07 Bertolaso: "troppi profeti di sventura" Terremoti, l'Ingv: "Stiamo pensando di smettere di informare sulle scosse" Il presidente Boschi: "I nostri dati utilizzati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra" Bertolaso: "troppi profeti di sventura" Terremoti, l'Ingv: "Stiamo pensando di smettere di informare sulle scosse" Il presidente Boschi: "I nostri dati utilizzati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra" MILANO - L'Ingv sta meditando di smettere di rendere pubblici i dati sui terremoti per evitare che siano travisati. Lo afferma Enzo Boschi, presidente dell'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, commentando il messaggio di Guido Bertolaso al congresso della Società geologica italiana. Il Capo Dipartimento della Protezione civile aveva parlato dell'"affermarsi di profeti di sventura" a proposito dei terremoti: "Condivido in pieno quello che ha detto Bertolaso - è il commento di Boschi - noi stiamo valutando di smettere di informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via Web, perché vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra". I principali responsabili, continua Boschi, sono i media: "La colpa è dei giornalisti - afferma Boschi - e dei politici locali che hanno la responsabilità in caso di terremoti perché non controllano le strutture, ma cercano di scaricarla. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di apparire, e che trovano sempre qualcuno che voglia fargli fare uno scoop". Boschi condivide anche un'altra affermazione di Bertolaso, secondo cui in Italia si sottovaluta il rischio sismico: "Noi lo diciamo da 30 anni - afferma Boschi - ma ogni volta che c'è un terremoto c'è la solita sceneggiata. Basterebbe verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire, oltre a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perché tutto diventa un affare, e non si fanno i controlli. In Giappone e California, stati sismici e ricchi come l'Italia, si è riusciti in questa impresa. Da noi se ne parla da 30 anni ma non si è fatto nulla". PROFETI DI SVENTURA - In precedenza, il Capo Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, in un messaggio inviato all'85/o congresso della Società geologica italiana, aveva criticato "l'affermarsi di profeti di sventura al posto di chi ha scelto la scienza della terra come ragione di vita, il prevalere dell'urlo sul ragionamento, il sovrabbondare dell'emozione suscitata con i metodi mediatici rispetto all'affievolirsi delle voci che ragionano, studiano, analizzano e apprestano soluzioni". La mappa dei terremoti sul sito dell'Ingv La mappa dei terremoti sul sito dell'Ingv LE PROBABILITA' - La presa di posizione di Boschi arriva mentre in Abruzzo è stata registrata nelle ultime settimane un'intensificazione dei fenomeni sismici (guarda): l'ultima scossa, di magnitudo 2.1, si è verificata alle 11:47 nel distretto sismico dei Monti Reatini con epicentro tra Montereale (L'Aquila) e Borbona (Rieti) e profondità di 9.7 km. A tal proposito, proprio l'Ingv ha inviato una nota alle autorità locali nella quale si fanno previsioni probabilistiche sulla possibilità che si verifichino - fino al 7 settembre - scosse violente nell'area. In questo periodo, sempre stando nel campo delle ipotesi basate su calcoli probabilistici e metodi in via di sperimentazione, ci sarebbe il 2% di probabilità di un terremoto di magnitudo 4 o superiore e lo 0,1% di un terremoto pari o superiore al 5.5. Nella nota si sottolinea "che la zona interessata dallo sciame ricade nell'area a maggiore pericolosità sismica nel nostro paese ed è classificata zona 1". LE INDAGINI - Nel giugno scorso la procura dell'Aquila ha iscritto nel registro degli indagati i membri della Commissione Grandi Rischi che il 31 marzo 2009, 6 giorni prima del terremoto che sconvolse il capoluogo abruzzese, parteciparono alla riunione che si tenne in città. Tra gli indagati, sette persone in tutto, alcuni funzionari ai vertici del Dipartimento della Protezione Civile e dello stesso Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Le indagini della Procura sono finalizzate a chiarire se gli esperti e i rappresentanti della Protezione Civile abbiano fornito alla popolazione elementi troppo rassicuranti in rapporto allo sciame in atto in quelle settimane. "Se si dovessero prendere in considerazione alcune dichiarazioni rilasciate dai magistrati aquilani - era stata la replica della Protezione Civile alla notizia - dovrebbero essere evacuate Bologna, Isernia ed innumerevoli comuni delle provincie dell'Aquila e di Rieti. Azione che, a quanto risulta, non è mai messa in atto preventivamente in alcuna parte del mondo, compresi Giappone e California". ASSOCONSUMATORI: "SCONCERTANTE" - Duro il commento dell'Assoconsumatori Italia. "Sconcertato e meravigliato" si è detto il presidente di Assoconsumatori Italia, Alessandro Miano. "Sì, perché non è tacendo una notizia che si risparmiano conseguenze alla popolazione in occasioni di simili eventi". "Senza voler far paragoni con periodi bui della storia italiana - continua - ci pare assurdo che uno scienziato obbedisca a quanto sostenuto dal responsabile della Protezione civile. Così non si evitano le vittime". Redazione online 06 settembre 2010
2010-09-05 Le località prossime all'epicentro sono Bertinoro, Cesena, Meldola e Forlimpopoli. Scossa di 3.7 in provincia di Forlì-Cesena Il sisma è stato avvertito dalla popolazione. Nessun danno a persone o cose secondo i primi controlli Le località prossime all'epicentro sono Bertinoro, Cesena, Meldola e Forlimpopoli. Scossa di 3.7 in provincia di Forlì-Cesena Il sisma è stato avvertito dalla popolazione. Nessun danno a persone o cose secondo i primi controlli MILANO - Una scossa sismica è stata avvertita dalla popolazione in provincia di Forlì-Cesena. Le località prossime all'epicentro sono Bertinoro, Cesena, Meldola e Forlimpopoli. Dalle verifiche effettuate dalla sala situazione del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o cose. LA SCOSSA - Secondo i rilievi registrati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia l'evento sismico si è verificato alle ore 9.07 con magnitudo 3.7. 05 settembre 2010
2010-07-22 Colpita in particolare L'Aquila. Onna, un paese cancellato dalle mappe Terremoto in Abruzzo: oltre 150 morti I feriti sono 1.500, 70 mila gli sfollati Sisma di 5,8 gradi Richter alle 3,32 di lunedì. Nuova scossa di 4,5 gradi all'1.15 del giorno dopo L'AQUILA - Più di centocinquanta morti e circa duecentocinquanta i dispersi: questo il bilancio ancora provvisorio (diffuso da fonti ospedaliere) del terremoto che nella notte tra domenica e lunedì ha colpito l'Abruzzo. Anche la Protezione civile, che in un crescendo durato tutta la giornata ha dovuto via via ritoccare quello che assomiglia sempre di più a un bollettino di guerra, ha confermato queste stime. Al termine della giornata di lunedì erano 100 le persone estratte vive dalle macerie degli edifici, mentre i morti identificati sono 98, secondo fonti dei soccorritori. Le prime notizie, all'alba, parlavano di una quindicina di persone decedute. Ma è stato subito chiaro che il numero era destinato a crescere con il passare delle ore e con la rimozione delle macerie sotto cui sono rimaste sepolte centinaia di persone sorprese nel sonno. SCOSSA NELLA NOTTE - La scossa principale, di 5,8 gradi della scala Richter, si è registrata attorno alle 3,30. L'epicentro è stato individuato a una decina di chilometri dall'Aquila. Il sisma è stato avvertito in tutto il centro-sud d'Italia, dalla Romagna a Napoli. Oltre ai morti e ai dispersi, i feriti sono circa 1.500 e si calcola che siano almeno 70 mila gli sfollati, intere famiglie costrette ad allontanarsi dalle proprie abitazioni. Una prima stima parla di 10-15 mila edifici danneggiati con pesanti danni al patrimonio storico e artistico della regione. Franco Barberi, presidente onorario della Commissione nazionale grandi rischi, fa sapere che nei prossimi mesi "è poco probabile che si verifichino scosse di grande energia, ma non lo possiamo escludere". Dopo quella devastante della notte, ha aggiunto Barberi, "si sono registrate circa 200 repliche, la maggior parte di piccola magnitudo". L'ULTIMA SCOSSA - Per tutta la giornata di lunedì sono state oltre duecento le scosse susseguitesi nell'Aquilano. Alle 23.57, come ha resto noto il dipartimento della Protezione Civile, se ne è registrata una di magnitudo 3,8 della scala Richter con epicentro nei comuni dell'Aquila, Pizzoli, Barreto e Scoppitto. La scossa è stata nettamente avvertita dalla popolazione e dagli stessi soccorritori, impegnati a scavare tra le macerie. E ancora una forte scossa sismica, di magnitudo 4,5, è stata registrata alle 01,15 di martedì dalla strumentazione dell'Ingv e della Sala Situazione Italia della Protezione Civile. STATO DI EMERGENZA - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha firmato lo stato d'emergenza (mobilitando esercito, aeronautica e carabinieri) e ha affidato la gestione a Guido Bertolaso, ha annullato la prevista visita ufficiale a Mosca e si è subito recato all'Aquila insieme ai ministri dell'Interno, Roberto Maroni, e delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli. Il capo della Protezione civile, che è giunto in Abruzzo nelle prime ore dopo il sisma, ha parlato di una "situazione drammatica, la peggiore tragedia di questo inizio millenio". Dopo l'arrivo all'Aquila, Berlusconi ha tenuto una prima conferenza stampa per fare il punto sulla situazione. "In volo ho visto che dovunque c'è un crollo, c'è qualcuno che aiuta. Nessuno sarà lasciato solo", ha detto il presidente del Consiglio, annunciando tra l'altro l'immediato stanziamento di fondi per fare fronte all'emergenza. IL PAPA E IL PRESIDENTE - Sia Benedetto XVI sia il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, hanno inviato messaggi di solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto. E lo stesso hanno fatto i capi di Stato e di governo delle altre nazioni. La notizia ha immediatamente fatto il giro del mondo ed è stata riportata in apertura da tutti i principali siti di informazione internazionali. Velocissimi anche i messaggi e le testimonianze giunti via web. "IMPOSSIBILE PREVENIRE" - Il terremoto è avvenuto alle 3,32 di lunedì notte alla profondità di 8,8 km. Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, ha dichiarato che un sisma di 5,8 gradi Richter è considerato "moderato, con un'intensità 30 volte inferiore a quella che nel 1980 devastò l'Irpinia". L'Abruzzo, che è situato in una delle zone a maggiore rischio sismico della penisola, è interessato da uno sciame di terremoti iniziato lo scorso 16 gennaio con centinaia di scosse e con la Protezione civile che da tre mesi tranquillizza la popolazione sui rischi di un sisma distruttivo. Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha dichiarato che era impossibile prevedere il terremoto, ma già infuriano le polemiche per la messa in guardia della scorsa settimana su un'imminente scossa del ricercatore Giuliani, poi indagato per procurato allarme. CENTRI URBANI DEVASTATI- Centinaia gli edifici crollati completamente o in parte, migliaia quelli lesionati e inagibili. "Il centro storico di L'Aquila è devastato, e anche le case nuove ci vorrà tempo per controllare tutti gli edifici. Quasi tutta la città è inagibile", ha detto il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. Gli sfollati potrebbero essere 45-50 mila solo all'Aquila, e altrettanti in provincia. I soccorsi sono resi difficili dalle continue scosse di assestamento che rischiano di far crollare gli edifici danneggiati e dal fatto che la prefettura, dalla quale si dovevano coordinare i soccorsi, è interamente distrutta. Anche la sede della provincia e altri uffici regionali sono pesantemente compromessi. Il sindaco dell'Aquila ha invitato i cittadini "a lasciare immediatamente il centro storico, perché anche le case non crollate possono essere gravemente lesionate". Uno degli edifici maggiormente danneggiati del capoluogo era stato la Casa dello studente: si temeva che vi fossero molte vittime, invece nel pomeriggio è arrivata la notizia che sei ragazzi sono stati estratti vivi dalle macerie della palazzina. GLI ALTRI COMUNI - Anche dai paesi vicini al capoluogo arrivano notizie di vittime e danni ingenti. Una delle situazioni più drammatiche è a Onna, dove il 50% delle case è crollato e l'altro 50% è danneggiato. Il presidente della provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane, ha dichiarato che a Onna ci sono venti morti accertati e almeno 40 persone sotto le macerie. "Onna è un paese di anziani - ha detto Pezzopane -. Se non arrivano i figli a dire chi è scomparso, magari nemmeno lo si viene a sapere". A Fossa ci sono 4 morti: un bambino russo di 3 anni e tre anziani. A Paganica è deceduta la badessa del convento di Santa Chiara ed è in allestimento un campo per 2 mila persone. A Villa S.Angelo si registrano otto vittime e nove dispersi. Diversi edifici lesionati anche a Sulmona e a Castel di Sangro, dove però non risultano feriti. Inagibile il tribunale di Avezzano. Secondo la Protezione civile, oltre a L’Aquila, i Comuni più colpiti dal sisma sono: San Demetrio, Pizzoli, Rocca di Mezzo, Paganica, Fossa, Villa Sant’Angelo (90% degli edifici crollati), San Gregorio, Poggio Picenza, Onna, San Pio, Barrile, Ocre, Rovere, Rocca di Cambio, Pianola, Poggio di Roio, Tempera, Camarda. Particolarmente colpito il patrimonio artistico e storico dell'Abruzzo. LA MACCHINA DEI SOCCORSI - Già alle prime luci dell'alba la situazione nel capoluogo si è presentata drammatica. A metà mattinata c'erano ancora cadaveri estratti dalle macerie e adagiati in terra coperti da un lenzuolo. Per le strade vagavano centinaia di persone in stato di choc, molte con coperte sulle spalle, altre ancora in pigiama. La Protezione civile ha diramato nel primo pomeriggio la lista dei luoghi dove i senzatetto possono recarsi: caserma Rossi, gli stadi Fattori e Acquasanta, al campo sportivo di Centicolella e in piazza d'Armi, dove si stanno allestendo le tendopoli. Ma le persone uscite in strada in quanto temevano crolli per le scosse di assestamento se fossero restate nei loro edifici lesionati, hanno nelle prime ore ostacolato la gestione organizzata dei soccorsi. All'ospedale (rimasto senza acqua potabile e dichiarato inagibile al 90%) si sono effettuati i primi interventi in piena emergenza. Un ospedale da campo è in arrivo dalle Marche. I feriti più gravi sono stati trasferiti in elicottero in altri ospedali abruzzesi, a Rieti e a Roma. Maroni ha annunciato che sono in arrivo all'Aquila 1.500 vigili del fuoco, cento poliziotti e cento carabinieri da varie parti d'Italia. SFOLLATI E FERITI - Per gli sfollati sono state allestite 13 aree attrezzate e ci sono a disposizione 15.000 posti negli hotel sulla costa abruzzese e 5.000 posti nelle tendopoli. Ripari di fortuna sono stati realizzati grazie anche alle carrozze con cuccette messe a disposizione da Trenitalia. Sono stati distribuiti 25.000 pasti caldi. I pullman messi a disposizione per trasferire le persone negli alberghi sono stati però poco utilizzati, tanto che nella tarda serata di lunedì ne sono partiti non più di dieci da tutti i comuni colpiti. Maroni ha assicurato che "gli sfollati saranno tutti sistemati in tempi rapidi". Il ministro dell'Interno ha poi spiegato che non ci sono problemi per i feriti: "I posti sono sufficienti, quelli gravi sono stati già evacuati". In serata, a complicare ulteriormente la situazione per quanti sono costretti a dormire fuori casa, è arrivata pure la pioggia in diverse zone della regione. La Protezione civile, insieme ai volontari della Croce Rossa e con le Forze dell’ordine, è riuscita al momento a mettere sotto le tende del Ministero dell’Interno - sette posti per struttura - tutti i feriti, gli anziani non autosufficienti e i bambini. E’ alto il rischio, vedendo le file, del maggiore accampamento dell’Aquila, che ci possa essere una insufficienza di tende per tutti gli sfollati. Intorno alle 20 le tendopoli in fase di costruzione erano quattro, due alle porte dell’Aquila, nella piana, una in piazza del Duomo allestita dall’esercito, e un’altra appena fuori città. Il buio ha rallentato di molto, se non completamente paralizzato, i tentativi di salvataggio dei dispersi sotto le macerie. La situazione è drammatica. DANNI IN ALTRE ZONE - Crolli di cornicioni e lesioni vengono segnalati anche in provincia di Pescara, ma non si evidenziano feriti. Una palazzina con gravi lesioni è stata evacuata a Sora, in provincia di Frosinone. Danni anche in alcuni centri della provincia di Rieti. Un ferito a Palena, in provincia di Chieti, dove un uomo si è lanciato per la paura dal terzo piano. EDIFICI PUBBLICI E COLLEGAMENTI - La rete della telefonia mobile e fissa nelle zone colpite dal terremoto è stata rimessa in funzione. L'80% delle 15 mila utenze di energia elettrica saltate è stata ripristinata già entro le 9. Le linee ferroviarie principali sono tutte operative, mentre sono in atto gli accertamenti sulle linee regionali. In corso verifiche sui tratti autostradali, alcuni dei quali sono stati chiusi. In corso lavori di riparazione sugli acquedotti nel Teramano e a Pescara. Chiuse le scuole: "Prima di riaprirle faremo molti accertamenti", ha detto il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini. Le carceri hanno invece "complessivamente tenuto", ha dichiarato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano. OFFERTE DI AIUTO - Oltre che da tutte le regioni italiane, offerte di aiuto sono arrivate da molti Paesi e dalla Commissione europea. "In questo momento possiamo dire che la macchina italiana è perfettamente in grado di far fronte alle esigenze", ha detto Agostino Miozzo, dirigente della Protezione civile. "Se nel corso delle operazioni dovessimo avere problemi, i nostri amici sarebbero pronti a intervenire". Ferdinando Nelli Feroci, rappresentante italiano presso l'Ue, ha dichiarato che Roma ha chiesto l'intervento del fondo europeo di solidarietà per le catastrofi naturali. ARRESTI PER SCIACALLAGGIO - Infine si registrano anche i primi arresti per sciacallaggio all'Aquila, annunciati dal capo della polizia, Antonio Manganelli: "Ho appena visto arrivare nella tendopoli adibita a questura degli arrestati che sono stati sorpresi mentre rubavano nelle case che erano state lasciate vuote".
06 aprile 2009(ultima modifica: 03 giugno 2009)
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REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.repubblica.it/2010-09-07 IL CASO Terremoti, interviene Boschi "Valutiamo stop alle notizie" Il direttore dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia pensa a oscurare il sito e tutti i dati relativi agli eventi sismici in Italia. "Vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra". Bertolaso aveva parlato di "profeti di sventura" Terremoti, interviene Boschi "Valutiamo stop alle notizie" ROMA - Niente dati sulle sequenze sismiche a disposizione di tutti sul web, anche quelle inavvertite dalla popolazione. Niente cartine geologiche, storico di eventi 1, niente di niente. Stop alle informazioni. Così l'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia pensa di fermare gli allarmi che si diffondono nella popolazione quando i piccoli terremoti si susseguono in una certa zona. Lo conferma Enzo Boschi, che dell'istituto è il direttore: "Noi stiamo valutando di smettere di informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perché vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra". L'intenzione è di evitare che i dati vengano travisati, spiega Boschi commentando le parole del messaggio di Guido Bertolaso inviate al congresso della Società geologica italiana. Il Capo Dipartimento della Protezione civile aveva parlato dell'"affermarsi di profeti di sventura" a proposito dei terremoti. "Condivido in pieno quello che ha detto Bertolaso - è il commento di Boschi - noi stiamo valutando di smettere di informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perchè vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra". I principali responsabili, continua l'esperto, sono i media: "La colpa è dei giornalisti - afferma Boschi - e dei politici locali che hanno la responsabilità in caso di terremoti perchè non controllano le strutture, ma cercano di scaricarla. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di apparire, e che trovano sempre qualcuno che voglia fargli fare uno scoop". Boschi condivide anche un'altra affermazione di Bertolaso, secondo cui in Italia si sottovaluta il rischio sismico: "Noi lo diciamo da 30 anni - afferma Boschi - ma ogni volta che c'è un terremoto c'è la solita sceneggiata. Basterebbe verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire, oltre a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perchè tutto diventa un affare, e non si fanno i controlli. In Giappone e California, stati sismici e ricchi come l'Italia, si è riusciti in questa impresa, ma da noi se ne parla da 30 anni ma non si è fatto nulla". "Sconcertato e meravigliato" si dice il presidente di Assoconsumatori Italia, Alessandro Miano. "Sì, perché non è tacendo una notizia che si risparmiano conseguenze alla popolazione in occasioni di simili disastri". "Senza voler far paragoni con periodi bui della storia italiana - continua - ci pare assurdo che uno scienziato obbedisca a quanto sostenuto dal responsabile della Protezione civile. Così non si evitano le vittime". (06 settembre 2010) © Riproduzione riservata
2010-09-06 Trema la terra, a L'Aquila torna la paura La città si svuota dopo lo sciame sismico Molte le scosse negli ultimi giorni, per l'Ingv alto rischio fino a domani. A Montereale i fenomeni si sono triplicati negli ultimi otto mesi. Si allestiscono tensostrutture e tende nell'Alta Valle dell'Aterno, pronte per l'emergenza di PAOLA COPPOLA Trema la terra, a L'Aquila torna la paura La città si svuota dopo lo sciame sismico LA TERRA non smette di tremare, ora più che mai torna la paura a L'Aquila e nell'Alta Valle dell'Aterno. La città si è svuotata per il fine settimana: c'è chi ha deciso di andare via per qualche giorno, chi ha potuto ha trovato rifugio verso il mare o ha raggiunto parenti che vivono lontano dalla provincia. Si allestiscono tensostrutture e tende nell'Alta Valle dell'Aterno, pronte a ospitare gli abitanti in caso di pericolo. E tanti sono tornati a dormire nelle auto o nelle roulotte. Tra chi ha deciso di trascorrere la notte in casa ci sono quelli che hanno rispolverano le stesse precauzioni prese all'indomani del terremoto che lo scorso 6 aprile ha devastato l'Abruzzo: borsoni e lampade pronti, ai piedi del letto, da portare via se dovesse essere necessario allontanarsi rapidamente. Le scosse continuano da settimane, e tra la popolazione comincia a prendere forma l'incubo di un nuovo terremoto. Nei luoghi di ritrovo non si parla d'altro, nelle piazze come nei negozi, dove tensione e paura stanno di nuovo mettendo a dura prova la popolazione, già alle prese con una ricostruzione difficile. Ieri la terra ha tremato ancora. Due volte: una scossa, poco dopo mezzogiorno, al confine tra L'Aquila e Rieti; un'altra più intensa nel pomeriggio (di magnitudo 2.5) negli stessi comuni interessati dallo sciame sismico e che, due giorni fa, avevano invece subito tre scosse. L'intensità resta bassa, in tutto il comprensorio dell'Alto Aterno è scattato l'allarme: la Protezione civile si sta occupando dell'allestimento di tende e tensostrutture per poter affrontare eventuali situazioni di emergenza. Da venerdì Linea Amica Abruzzo ha potenziato il servizio di contact center mentre, a partire da oggi, su indicazione del Commissario per la ricostruzione sarà attivato l'ufficio Urp mobile a Montereale e Cagnano Amiterno, un'unità in strada a disposizione dei cittadini per informazioni in tempo reale sullo sciame. Obiettivo essere vicino alla popolazione, evitare che l'ansia si trasformi in panico. "Si tratta di una importante iniziativa - ha chiarito il Commissario per la Ricostruzione, Gianni Chiodi - che in questo modo vuole sostenere, e rassicurare, tutti coloro che stanno vivendo un particolare momento di preoccupazione e sofferenza". L'organizzazione dei soccorsi si è messa in moto anche in seguito alla nota riservata che alcuni giorni fa l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha inviato alle autorità locali. Testo in cui si fanno previsioni probabilistiche sulla possibilità che fino al 7 settembre si verifichino scosse violente nell'area dell'Alta Valle dell'Aterno e dei monti Reatini: in questo periodo ci sarebbe il 2% di probabilità di un terremoto di magnitudo 4 o superiore e lo 0,1% di un terremoto pari o superiore al 5.5%. "La zona interessata dallo sciame ricade nell'area a maggiore pericolosità sismica nel nostro paese ed è classificata zona 1", hanno rilevato gli esperti. Una segnalazione che è stata presa in seria considerazione da sindaci e autorità locali. Il primo cittadino de L'Aquila, Massimo Cialente, ha disposto la chiusura del centro storico fino a domani, il giorno in cui secondo gli esperti il rischio dovrebbe diminuire. (06 settembre 2010)
http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2010/09/06/news/l-aquila-17-mesi-dopo-il-sisma-una-citta-che-tira-a-campare-2328538?ref=HREC1-11 L'Aquila 17 mesi dopo il sisma Una città che tira a campare Il bilancio 17 mesi dopo il tragico 6 aprile 2009. Il capoluogo è disgregato fra incertezza, dubbi e sospetti. Le persone assistite sono oltre 50.000, la ricostruzione ancora lontana e il si respira un clima di attesa piena di incognite * ricostruzione terremoto 2009, terremoto 2009 * l'aquila * Da leggere * Commenti (3) * + * - di Giustino Parisse zoom Vigili del fuoco al lavoro per la messa in sicurezza di piazza della Prefettura Vigili del fuoco al lavoro per la messa in sicurezza di piazza della Prefettura L'AQUILA. Il tempo scorre inesorabile. Oggi, sei settembre 2010, sono passati 17 mesi da quel tragico sei aprile del 2009. Eppure per una serie di "coincidenze", almeno si spera tali siano, L'Aquila si ritrova più o meno a vivere come in quei giorni che seguirono una scossa che ha travolto vite umane e distrutto la città e tanti paesi del circondario. Oggi come 17 mesi fa abbiamo i centri storici chiusi, una città che, nell'ultimo fine settimana, si è svuotata e, soprattutto, la paura del terremoto non solo non è passata ma è tornata a condizionare i giorni e le notti degli aquilani. Tutto questo in un panorama carico di incertezze che vanno dalla ricostruzione, al lavoro, al ritorno a una vita che possa essere definibile normale. I DATI. I numeri sono la fotografia di una situazione di assoluta disgregazione, di una città dispersa e che stenta a ritrovarsi. Il dato più impressionante è che fra il Comune dell'Aquila e i 54 Comuni del cratere ci sono quasi 56.000 persone assistite: chi nel progetto Case (i megapalazzoni che ogni giorno paiono sempre più tristi), le casette map (a parte lodevoli eccezioni vorrei trovare qualcuno che mi spieghi la differenza, almeno a guardarle dall'esterno, fra questi map e le baracche costruite nella Marsica, ma anche all'Aquila, dopo il sisma del 1915), altri ancora negli alberghi (si tratta di quasi tremila persone in particolare anziani soli). C'è poi uno sterminato numero di cittadini (quasi 26.000) che ha scelto di arrangiarsi alla meglio e "gode" della cosiddetta autonoma sistemazione. AUTONOMA SISTEMAZIONE. L'autonoma sistemazione, ormai non lo nasconde più nessuno, sta diventando per molti non solo una integrazione al reddito ma una vera e propria risorsa di sopravvivenza. Fra 26.000 ci sarà una piccola percentuale di furbi (che sono purtroppo ineliminabili) ma la gran parte ha bisogno di quell'assegno che arriva a singhiozzo (i pagamenti sono fermi ad aprile 2010) per fare la spesa. Il Comune, che liquida materialmente la cifra, lamenta che non ha soldi per pagare regolarmente, il commissario Chiodi dice invece che i fondi ci sono. Conclusione: nessuno ci capisce e alla fine ci si rassegna. Come si sono rassegnati quelli che avevano chiesto l'indennizzo per i traslochi o per i mobili distrutti.
MAP. Anche sulle casette di legno c'è un piccolo giallo. Il Comune dice che ce ne sono molte libere. Cittadini denunciano che ce ne sono di libere anche fra quelle che apparentemente sono occupate da chi ha scambiato il map per la casetta di campagna. E poi stanno iniziando con sempre maggior frequenza le proteste di chi scopre difetti e problemi (almeno per questo c'è un numero verde a cui rivolgersi). Ma non solo: dopo l'entusiasmo iniziale ci si rende conto che la parola provvisorio assume un significato sempre più chiaro: sarà difficile restare per anni dentro quegli alloggi. PUNTELLAMENTI. I puntellamenti sono stati l'unico grande affare di questi primi 17 mesi. Centinaia di milioni di euro che finiranno (perché anche per questi pagamenti i ritardi non mancano) nelle casse di decine e decine di ditte. Tutti i puntellamenti erano necessari? Forse no e prima poi anche su questo finirà per indagare la magistratura. E qualcuno dovrà spiegare perché si puntellano abitazioni destinate in futuro alla demolizione e non si trovano i soldi per mettere in sicurezza cento metri di strada che portano alle Grotte di Stiffe che è una risorsa per il turismo locale (l'articolo). RISTRUTTURAZIONI. In questi ultimi mesi sono stati aperti centinaia di cantieri per la ristrutturazione delle case A e B. Mi capita sempre più spesso di trovare persone che mi avvicinano e mi soffiano all'orecchio: perché non andate a controllare come si stanno facendo quelle ristrutturazioni? E dietro la domanda ci sono sospetti che le cose si stiano facendo con superficialità. Naturalmente generalizzare non va bene e la maggioranza delle ditte sta sicuramente lavorando bene e onestamente. Però anche su questo ci si chiede: qual è l'istituzione o l'ufficio che dovrebbe controllare la bontà dei lavori soprattutto a garanzia della sicurezza di chi in quelle case ci deve tornare? Sempre più spesso poi i proprietari si sentono chiedere delle cifre aggiuntive rispetto a quanto preventivato. Chi paga?
2010-09-05 Scossa di magnitudo 3.7 a Forlì-Cesena Non ci sono danni a cose o persone Scossa di magnitudo 3.7 a Forlì-Cesena Non ci sono danni a cose o persone Bertinoro ROMA - Non ci sono feriti, né danni a case e strutture. La scossa sismica che è stata avvertita questa mattina, alle 9.07 dagli abitanti in provincia di Forlì-Cesena, dopo le verifiche dalla sala situazione del Dipartimento della Protezione Civile, non ha creato al momento problemi rilevanti. Le località più vicine all'epicentro sono Bertinoro, Cesena, Meldola e Forlimpopoli. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l'evento sismico ha avuto magnitudo 3.7. (05 settembre 2010) © Riproduzione riservata
2010-09-02 Per prendere visione delle scosse di terremoto in tutta italia e nel mondo clicca su: http://cnt.rm.ingv.it/earthquakes_list.php
Abruzzo, la terra trema di nuovo Tre scosse nella notte e torna la paura Lo sciame sismico, avvertito da alcuni giorni tra Aquilano e Reatino, non dà tregua. Molte persone hanno dormito all'aperto, nonostante le temperature siano già rigide. Predisposti quattro centri di accoglienza Abruzzo, la terra trema di nuovo Tre scosse nella notte e torna la paura La casa dello studente all'Aquila L'AQUILA - Ancora scosse tra Aquilano e Reatino e torna la paura tra la popolazione che sta ancora facendo i conti con le ferite lasciate dal terremoto del 6 aprile 2009. La terra ha tremato tre volte la notte scorsa. Piccole scosse, ma ugualmente avvertite dai cittadini, allarmati per lo sciame sismico degli ultimi giorni che, qualche giorno fa, ha fatto registrare la scossa più forte di 3.6 gradi. La prima scossa della notte è stata registrata alle 2,14 con intensità 2. Luoghi prossimi al sisma Cagnano Amiterno, Capitignano e Montereale, nell'Aquilano, e Borbona nel Reatino (10,5 km la profondità). Alle 3,06 replica di magnitudo 2 e 7 minuti più tardi ancora di 2.1. Medesimo epicentro. Molta gente dell'Alta Valle dell'Aterno anche stanotte ha dormito fuori, ma alla paura si aggiunge anche il freddo. Le temperature minime si sono infatti già da qualche gorno irrigidite con valori che non raggiungono neanche i 10 gradi. Ieri il Presidente della Regione Abruzzo, e Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, ha disposto l'allestimento di quattro centri di accoglienza, tensostrutture destinate od ospitare tutti coloro che non si sentono abbastanza tranquilli in casa e che non sanno dove andare. Personale della Protezione civile regionale assicurerà assistenza e supporto tecnico. Già programmati sopralluoghi per verificare eventuali, ulteriori danni, al patrimonio edilizio pubblico. (02 settembre 2010)
L'arcivescovo a studenti e insegnanti "Centro dell'Aquila fermo a quel 6 aprile" Mentre un nuovo sciame sismico fa tornare la paura nel capoluogo d'Abruzzo, monsignor Forte invia un messaggio ai ragazzi in occasione dell'anno scolastico alle porte: "Ancora aperte ferite del sisma" L'arcivescovo a studenti e insegnanti "Centro dell'Aquila fermo a quel 6 aprile" CITTA' DEL VATICANO - La terra torna a tremare, in Abruzzo. E torna la paura nel capoluogo della Regione, ancora devastato dal sisma di sedici mesi fa. E al cuore della città, distrutto e pieno di macerie, fa riferimento l'arcivescovo teologo di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, nel messaggio indirizzato a studenti e docenti che stanno per iniziare l'anno scolastico: "Nel centro storico dell'Aquila tutto sembra pressoché fermo al 6 aprile 2009 - dice - e, in Abruzzo, le ferite del dopo terremoto sono ancora in gran parte aperte". Una considerazione che rispecchia ancora di più lo stato in cui si trova la città, proprio perché arriva nel giorno in cui tutti i cantieri della zona rossa si sono dovuti fermare per lo sciame sismico che ha scosso di nuovo la terra e i cittadini. E alla ricostruzione monsignor Forte ha dedicato particolare attenzione, esortando tutti a vigilare perché avvenga "in tempi rapidi, nel rispetto delle persone, della storia e dell'ambiente e nella trasparenza morale di quanti ad ogni titolo vi sono coinvolti". Forte, prima dell'augurio per il nuovo anno sui banchi, ha sottolineato che "tante sono le minacce che attentano oggi alla giustizia per tutti: si pensi agli ostacoli che incontrano i poveri per accedere alle risorse ambientali, comprese quelle fondamentali come l'acqua, il cibo e le fonti energetiche; allo sfruttamento dell'ambiente, che compromette l'abitabilità della terra; alla sottrazione di beni necessari alla vita di molte popolazioni operata da multinazionali al di fuori delle regole democratiche; alle guerre e alla produzione degli armamenti". "Propongo ai docenti e agli studenti - ha concluso - di riflettere su questi temi, comunicandomi, se vorranno, le Loro impressioni. Scegliamo la sobrietà e anteponiamo a tutto il bene comune: anche facendo suo questo appello la scuola potrà contribuire a far crescere la qualità della vita per tutti".
(01 settembre 2010)
2010-08-20 dal Sito Internet http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2010/08/17/news/mancato-allarme-sisma-i-familiari-delle-vittime-chiedono-22-5-milioni-di-danni-a-berlusconi-2269690Mancato allarme sisma, i familiari delle vittime chiedono 22,5 milioni di danni a Berlusconi Il processo per il mancato allarme sisma e l'operato della commissione Grandi rischi che, dopo il vertice del 31 marzo 2009, "disse" che il terremoto non ci sarebbe stato. I familiari chiedono un risarcimento record alla presidenza del Consiglio dei ministri cui fa capo la commissione * terremoto 2009, inchiesta grandi rischi, inchieste terremoto * l'aquila * Da leggere * Commenti (18) * + * - di Giampiero Giancarli zoom Alcuni familiari della vittime del sisma aquilano durante ina protesta a Roma Alcuni familiari della vittime del sisma aquilano durante ina protesta a Roma Sullo stesso tema * Si torna in aula per l'udienza il 10 dicembre * Sciame sismico tenuto nascosto 6 mesi di Giustrino Parisse * "Salvi per non aver creduto alla Protezione civile" * Mancato allarme, chiesto il processo per 7 * Grandi rischi, Boschi 3 ore dal pm * Le accuse della Procura: "Ci sono negligenze" * Grandi rischi, in sette sotto inchiesta * Il verbale della riunione * Commissione Grandi rischi, chiusa l'indagine * Le prime pagine del Centro tra il 31 marzo e il 2 aprile 2009 * In quei giorni di paura gli aquilani furono lasciati soli di Giustrino Parisse * Non cerco vendetta, ma ho firmato l'esposto di Giustino Parisse L'AQUILA. Si apre anche un fronte civile nell'ambito delle "dichiarazioni rassicuranti" fornite dai componenti della commissione Grandi rischi il 31 marzo 2009. E' la conseguenza di una citazione per danni per 22 milioni e mezzo di euro contro la presidenza del Consiglio. L'azione legale, è stata avviata dagli avvocati Maria Teresa Di Rocco e Silvia Catalucci del foro dell'Aquila, per conto di trentasei persone che hanno perso nella tragedia del 6 aprile 2009 venti familiari. La citazione per danni, è stata portata all'attenzione del tribunale civile ed è stata individuata la presidenza del Consiglio in quanto la commissione Grandi rischi è una emanazione diretta di essa oltre a essere un organismo operativo governativo. Il presunto comportamento omissivo dei componenti della Grandi rischi è, dunque, la chiave di accesso per chiamare direttamente in causa, per l'appunto, la presidenza del Consiglio. Non si tratta, dunque, di una iniziativa contro la Protezione civile anche se alcuni imputati dell'inchiesta penale ne fanno parte e le funzioni della commissione si inseriscono nel più ampio contesto delle attività del dipartimento della Protezione civile. Ma Grandi Rischi e Protezione civile non hanno legittimazione per partecipare al procedimento. Il ricorso, secondo quanto si è appreso, poggia su due censure predominanti, ovviamente tutte da verificare. Prima di tutto la "valutazione inadeguata del rischio sismico" a fini preventivi con specifico riferimento alla riunione del 6 aprile. Nel ricorso si fa riferimento a precedenti lavori effettuati da alcuni componenti della commissione Grandi rischi e ritenuti di alto livello. In sostanza lo sciame sismico sarebbe stato preso sottogamba. Va detto che anche durante un convegno organizzato in occasione dell'anniversario del 6 aprile alcuni sismologi hanno criticato i modi di valutazione della riunione del 31 marzo precisando che quell'incontro su un tema tanto importante durò meno di un'ora. Ma nel ricorso si fa riferimento anche alle dichiarazioni "avventate e omissive" che hanno indotto alcuni a mettere da parte l'atteggiamento prudenziale adottato fino ad allora. Nella documentazione, formata complessivamente da una sessantina di pagine, si riferisce di persone che nell'avvertire le scosse di terremoto hanno sono sempre uscite di casa ma che dopo le comunicazioni pubbliche fatte in seguito alla riunione del 31 marzo 2009 hanno cambiato atteggiamento mettendo da parte la prudenza.
Il ricorso, che, ha solo fini risarcitori, secondo gli istanti ha una maggiore probabilità di ottenere soddisfazione rispetto all'inchiesta penale dove dimostrare la colpevolezza è più complesso. I tempi di avvio della controversia civile, tuttavia, non sono brevi. I ricorrenti hanno proposto la data della prima udienza per febbraio del prossimo anno ma la fissazione dovrà essere decisa dai giudici civili del tribunale dell'Aquila. Qualora venisse ottenuto, il risarcimento non sarà divisa in parti uguali. La somma sarà divisa tra i familiari delle vittime, non in parte uguali, ma in base ai danni subiti. Uno dei criteri potrebbe essere l'età che aveva la persona deceduta nei crolli come pure la professione che svolgeva. Nei giorni scorsi il giudice per le udienze preliminari del tribunale, Giuseppe Grieco, ha fissato per il 10 dicembre la data dell'udienza preliminare penale riguardante l'inchiesta per omicidio colposo e lesioni colpose a carico di sette componenti della commissione Grandi Rischi. Sotto accusa ci sono Franco Barberi, Bernardo De Bernardinis, Enzo Boschi, Giulio Selvaggi, Gian Michele Calvi, Claudio Eva e Mauro Dolce.
2010-08-01 TERREMOTO L'Aquila, la strage del cemento scadente "Così ha ucciso metà delle vittime del sisma" Il pm: dieci edifici crollarono per errori nel progetto e uso di materiali di scarsa qualità di GIUSEPPE CAPORALE L'Aquila, la strage del cemento scadente "Così ha ucciso metà delle vittime del sisma" L'AQUILA - Ad uccidere 150 persone su 308 durante il terremoto dell'Aquila, fu il cemento "scadente". Dieci condomini si trasformarono in tombe per "errori di progetto e di calcolo delle strutture", "violazione delle norme antisismiche" e soprattutto "scadente qualità del calcestruzzo". Lo scrive il sostituto procuratore Fabio Picuti in una voluminosa memoria consegnata al giudice per le udienze preliminari dell'Aquila, pochi giorni fa. Un fascicolo istruito, in realtà, per chiedere il rinvio a giudizio dei vertici della Protezione Civile (con l'accusa di omicidio colposo per non aver valutato correttamente il rischio terremoto durante il periodo delle sciame sismico), ma che contiene all'interno anche un'analisi dei crolli del 6 aprile 2009. In queste pagine, per la prima volta, il magistrato che - assieme al procuratore Alfredo Rossini - coordina le 190 indagini sui palazzi-killer, svela i risultati delle perizie tecniche. E i dati sono impressionanti. "L'edificio di via Cola dell'Amatrice numero 17, dove sono morte 12 persone, realizzato in cemento armato e costruito negli anni 1959/1960, è crollato - scrive il pm - per la scadente qualità del calcestruzzo utilizzato, per errori di progetto e di calcolo delle strutture". "L'edificio di via XX settembre numero 123 dove perirono in totale 5 persone, costruito in cemento armato nel 1955, crollava per la carenza di calcestruzzo utilizzato, per errori di progetto e di calcolo" e per "violazione delle norme antisimiche". E ancora "L'edificio di via XX settembre numero 46/52 in cemento armato e costruito negli anni 1963/1965, dove perirono in totale 8 persone (la Casa dello Studente, ndr) crollava per la scadente qualità del calcestruzzo utilizzato, per errori di progetto e di calcolo" e per "la violazione delle norme antisismiche". "L'edificio di via Generale Francesco Rossi 22 dove morirono 17 persone, costituita da struttura portate in muratura e solai e tetto in cemento armato, costruito nella prima metà degli anni ‘50, è crollato per errori di progetto e di calcolo, per errati interventi nella realizzazione del tetto in cemento armato". Per questi edifici-killer ci sarà la richiesta di rinvio a giudizio, come per i crolli dell'ospedale, del tribunale, del catasto, della facoltà di ingegneria e una decina di scuole e dove, fortunatamente, non ci furono vittime. Oltre cento indagini su 190, invece, si chiuderanno senza processo. Oltre un centinaio di edifici tra il centro storico dell'Aquila e i paesi della zona vennero giù solo per "vetustà delle strutture sismicamente inadeguate", ha scritto il magistrato. Non ci sarà quindi processo per gli oltre quaranta morti di Onna, e per quelli di San Demetrio, Tempera, Paganica, Fossa, Villa Sant'Angelo.
(01 agosto 2010)
2010-07-22 Diretta - CRONACA Terremoto in Abruzzo oltre 150 morti, 70.000 sfollati Il terremoto di magnitudo 6,3 Richter, ha colpito la zona intorno al capoluogo abruzzese poco prima delle 3.30. Almeno 26 i Comuni interessati. Castelnuovo descritto come un ammasso di macerie. Onna rasa al suolo. Tra le vittime parecchi bambini. Oltre mille e 500 i feriti. All'Aquila ha ceduto la Casa dello studente: sotto le macerie, 6 ragazzi estratti vivi 15 ore dopo il sisma. Polemica sull'ospedale dall'Aquila reso inagibile dal terremoto: trasferiti tutti i ricoverati. Bertolaso: "La peggiore tragedia dall'inzio del millennio".Proclamato lo stato d'emergenza. Continuano le scosse di assestamento. Il presidente della Provincia dell'Aquila attacca il sottosegretario alla Protezione civile: "L'allarme dei giorni scorsi è stato sottovalutato". Berlusconi in Abruzzo: "Non era possibile prevedere il terremoto". Sedici-ventimila posti letto per gli sfollati. La scossa avvertita con forza nella Capitale. In arrivo uomini e mezzi da tutta Italia. Primi arresti per sciacallaggio. Aiuti dalle altre regioni e dall'estero. La preoccupazione di Napolitano ("Solidarietà mondiale ci conforta"), la preghiera del Papa per i bambini morti
23:56 Oltre 100 persone salvate Venti ore dopo il terremoto che ha colpito l'Abruzzo, sono oltre 100 le persone estratte vive dalle macerie degli edifici crollati all'Aquila e provincia. Il dato è stato aggiornato dai vigili del fuoco al momento del cambio del turno a tarda serata, e comunicato al centro di coodinamento dei soccorsi. 23:25 Ventiduenne estratto vivo dalle macerie Un ragazzo di 22 anni, Matteo, è stato estratto vivo stasera da sotto le macerie, in via Sant'Andrea, a L'Aquila. I soccorritori stanno lavorando per liberare anche un'altra giovane, già individuata. E' stato il 22enne a informare che vicino a lui si sentivano i lamenti di un'altra persona. La ragazza, di nome Marta, è rimasta incastrata sotto i resti dei solai dell'abitazione, una palazzina di 4 piani, ripiegatasi su se stessa. 22:43 Salvata ragazza di 21 anni Francesca, una ragazza di 21 anni, è stata estratta viva dalle macerie 22:42 La Russa: "Avremo mille militari operativi" Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, accogliendo l'appello del premier Silvio Berlusconi, ha assicurato questa sera nella diretta Tg1-Porta a Porta sul terremoto "la disponibilità assoluta delle forze armate. Arriveremo ad esaudire la richiesta di avere mille militari operativi che, con i necessari ricambi, vuol dire lo sforzo grande di tremila militari. Ma - ha proseguito La Russa - in casi come questi non ci si tira indietro". 21:59 Sessanta le persone estratte vive dalle macerie Sono 60 le persone che sono state estratte vive dalle macerie degli edifici crollati a l'Aquila e in provincia a causa del terremoto della scorsa notte. I dati, dei vigili del fuoco, sono stati resi noti al centro di coordinamento dei soccorsi allestito nella scuola della guardia di finanza. 21:52 Gelmini: "Dl per non far perdere anno a studenti" "Nessuno degli studenti colpiti dal terremoto in Abruzzo perderà l'anno: stiamo pensando ad un decreto legge che verrà probabilmente approvato giovedì prossimo in consiglio dei ministri per far superare l'esame di maturità anche senza 200 giorni di presenze a scuola". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, intervenendo alla trasmissione Matrix-Tg5 dedicata al sisma. 21:50 Usa, si mobilitano gli italoamericani nel Congresso Gli esponenti italoamericani nel Congresso degli Stati Uniti si mobilitano per il terremoto in Abruzzo, con espressioni di cordoglio e con raccolte di fondi. Una risoluzione ufficiale del Congresso, per esprimere la vicinanza degli Usa all'Italia, è stata redatta dai deputati italoamericani Bill Pascrell, un democratico del New Jersey, e Pat Tiberi, un repubblicano dell'Ohio i cui antenati arrivarono in America dall'Abruzzo. Anche la 'speaker' della Camera, Nancy Pelosi, è in contatto con le autorità italiane, (il nonno paterno della Pelosi, Tommaso Fedele D'Alessandro, era di Montenerodomo, in provincia di Chieti). 21:48 Berlusconi: "Serviranno diversi miliardi di euro" "Abbiamo iniziato a fare una stima dei danni, ma ancora non possiamo dirlo: saranno diversi miliardi di euro, somme importanti. Stasera con Tremonti abbiamo iniziato a pensare a come reperire queste risorse, abbiamo già qualche idea, forse potremo essere più precisi nel Cdm di giovedì". Lo ha detto il premier Berlusconi, in collegamento telefonico con Porta a porta.
21:44 L'Aquila, trovata viva una ragazza E' stata trovata viva ed è già stata in qualche modo stabilizzata dai soccorritori una ragazza rimasta intrappolata sotto le macerie nell'edificio completamente distrutto in via di Sant'Andrea a L'Aquila. Le squadre di soccorso hanno fatto giungere una barella e si procederà adesso al recupero della ragazza che dalla notte scorsa è rimasta imprigionata sotto una montagna di detriti. 21:43 Berlusconi tornerà domani mattina a L'Aquila Silvio Berlusconi tornerà domani mattina a L'Aquila. Lo ha detto lo stesso presidente del Consiglio, in diretta a Porta a Porta. 21:41 Berlusconi: "Necessari 1200 pompieri e 1000 soldati" "In meno di 24 ore 4 mila volontari hanno lavorato. Di cui 1200 vigili del fuoco che lavoreranno tutta la notte. C'è bisogno di un ricambio, per gente che lavora senza sosta e che è stanca morta. Per domani abbiamo bisogno di altri 1200 vigili del fuoco e 1000 soldati". Lo ha detto il premier, Silvio Berlusconi, parlando in diretta a Porta a Porta. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sempre in diretta, ha dato il suo ok per i vigili del fuoco. 21:40 Berlusconi: "La prima new town vicino L'Aquila" La prima new town, prevista dal piano casa, potrebbe essere realizzata vicino L' Aquila. Lo ha annunciato il premier Silvio Berlusconi parlando questa sera del terremoto in Abruzzo in un collegamento telefonico con 'Porta a Porta'. 21:38 Berlusconi: "Da Ue alcune centinaia di milioni di euro" "Ci siamo rivolti al fondo catastrofi dell'Unione Europea, a cui abbiamo subito inviato la richiesta di intervento, che potrà mettere a disposizione alcune centinaia di milioni di euro". Lo ha detto a Matrix il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. 21:36 L'Aquila, si scava alla luce delle fotoelettriche L'Aquila città-fantasma, si continua a scavare tra le macerie alla luce delle fotoelettriche. In diverse zone del centro cittadino l'oscurità è interrotta solo dai gruppi elettrogeni delle squadre di soccorritori al lavoro in via XX Settembre, e in via di Sant'Andrea, e nelle altre zone urbane maggiormente colpite dal sisma che ha portato distruzione e morte. Vigili del fuoco, poliziotti, operatori della Protezione civile e del Corpo forestale dello Stato, soccorso alpino e volontari si alternano in cima ai cumuli di macerie nel tentativo di strappare qualche superstite alla furia del sisma. La pioggia, caduta in abbondanza nel pomeriggio, non aiuta le operazioni di soccorso. 21:35 Berlusconi: "Abbiamo a disposizione 15-20mila posti letto" "Abbiamo a disposizione 15-20mila posti letto". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, intervenuto telefonicamente a "Matrix". "Abbiamo consigliato agli sfollati di cercare di andare da parenti e amici - ha spiegato il presidente del Consiglio - e abbiamo messo a disposizione oltre 5mila camere d'albergo. Considerando 3 persone per camera, si tratta di 15mila posti letto". "Abbiamo pregato famiglie e abitanti - ha aggiunto il premier - di non restare in loco. Abbiamo poi predisposto circa 2mila tende e ognuna può contenere circa 10 persone". 21:28 Berlusconi: "Si fa tutto l'umanamente possibile" "La situazione organizzativa è soddisfacente. Stiamo facendo tutto il possibile per recuperare le persone sotto le macerie e stiamo seguendo alcune situazioni particolari con il cuore in gola. Tutto quello che si può fare umanamente lo stiamo facendo". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi intervenendo telefonicamente a Matrix. 21:26 Cri, scarseggiano acqua e alimenti Cominciano a scarseggiare i primi beni di necessità all'Aquila. Secondo la Croce Rossa mancano "acqua, omogeneizzati, pannolini, latte e alimenti di prima necessita". Sono le priorità richieste dalla Croce Rossa Italiana in un appello lanciato dal Commissario del Comitato Provinciale CRI dell'Aquila, Luigi Sigismondi: "Le scorte di sangue recuperate sono attualmente sufficienti a coprire il fabbisogno". I Volontari Cri sono al lavoro già dalle prime ore del mattino coordinati dalla Protezione Civile Nazionale. 21:21 Berlusconi: "Disastro grave, ma poteva essere peggiore" "Il disastro è grave, ora si deve ricostruire e per questo ci vorranno ingenti somme ma la catastrofe poteva essere peggiore". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi intervenendo telefonicamente a Matrix. 21:19 Berlusconi: "Immediatamente pronti 30 milioni"
"Per i primi giorni sono stati stanziati 30 milioni di euro di fondi immediati, in attesa di quantificare giovedì le risorse strutturali". Silvio Berlusconi quantifica così le prime somme messe a disposizione dal governo per fronteggiare l'emergenza del terremoto in Abruzzo. Intervenendo al telefono a 'Matrix', su Canale 5, il premier sottolinea che sarà fatta poi la richiesta per i fondi europei che potranno ammontare a "alcune centinaia di milioni di euro" dall'apposito fondo dell'Ue. 21:07 Cdm, Franco Gabrielli nominato prefetto dell'Aquila Il Consiglio dei ministri ha nominato il dottor Franco Gabrielli prefetto dell'Aquila. Lo si legge nel comunicato finale del Consiglio dei ministri. 21:05 Cdm proclama lutto nazionale il giorno dei funerali Il consiglio dei ministri ha deciso di proclamare il lutto nazionale nel giorno in cui avranno luogo le esequie delle vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Si legge nel comunicato stampa del Cdm. 21:04 Cdm, tutti i poteri a Bertolaso Il consiglio dei ministri ha conferito tutti i "poteri di attuazione degli interventi d'emergenza al commissario delegato, Guido Bertolaso". E' quanto si legge nella nota di palazzo Chigi al termine della riunione. 20:55 "Scosse di assestamento per settimane" Il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) Enzo Boschi, ha detto: "Le scosse di assestamento proseguiranno per alcune settimane" 20:28 Proclamato stato di emergenza. Fondi da quantificare Il Consiglio dei Ministri ha proclamato lo stato di emergenza nella Regione Abruzzo ma per ora non ha fissato stanziamenti, in attesa di quantificare le necessità. Lo afferma il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, al termine del Consiglio dei Ministri 20:21 Estratto vivo ragazzo di 22 anni Un ragazzo di 22 anni è stato estratto vivo dalle macerie di una delle tre palazzine crollate all'Aquila in piazza Rossi. Il giovane, di Lanciano, è stato riconosciuto dai genitori e trasportato subito in ambulanza all'ospedale 20:09 Scarseggia la benzina nei distributori Comincia a mancare anche la benzina. L'assalto dei mezzi di soccorso e delle auto partite per accompagnare le famiglie lontano dalla zona del sisma, hanno messo in crisi le scorte di carburante che comincia a scarseggiare nei distributori 20:05 Protezione civile: "Spero che i dispersi sotto le macerie siano meno dei morti" Il vicecapo operativo della Protezione civile Bernardo De Bernardinis ha detto: "Spero che le persone che si trovano sotto le macerie siano meno di quelle che sono morte" 20:03 Traffico in tilt, ritardi dei soccorsi Sono ancora insufficienti le tende montate nello stadio dell’Aquila trasformato in centro di raccolta destinato agli sfollati. Una parte di responsabilità per i ritardi sembra dovuta al traffico nella zona completamente in tilt, tanto da impedire l’arrivo tempestivo a chi sta portando tende e tensostrutture 19:42 Rivoluzionati i palinsesti in tv Rivoluzionati i palinsesti in tv. Su Raiuno, salta Affari tuoi per lasciare spazio alla diretta Tg1-Porta a Porta. Su Canale 5, una diretta Tg5-Matrix prenderà il via dopo il Tg5 delle 20 e un'edizione speciale di Striscia la notizia. Su La7 puntata speciale di Otto e mezzo 19:32 Confezionati 18.000 pasti caldi Le tende montate finora sono 2000, oltre a diverse tensostrutture, per luoghi di raccolta e incontro. Saranno confezionati 18 mila pasti caldi, 4000 persone sono state sistemate in alloggi lungo la costa 19:27 Napolitano agli abruzzesi: "Gli italiani vi sono vicini" Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in una dichiarazione per le tv, rivolto alle migliaia di persone colpite in Abruzzo dalla tragedia del terremoto, ha detto: "Tutti gli italiani vi sono vicini, condividono la vostra angoscia" 19:21 Fonti ospedaliere: "I morti accertati sarebbero oltre 150" Secondo fonti ospedaliere, i morti accertati sarebbero oltre 150 19:11 A24, riaperto Aquila ovest- Roma L'Aquila ovest è raggiungibile da Roma per i soli veicoli leggeri percorrendo l'autostrada A24; resta chiuso invece il tratto compreso tra L'Aquila ovest e Assergi in entrambe le direzioni 19:06 Sfollati oltre 70 mila Gli sfollati potrebbero essere oltre i 70 mila 19:02 Soccorritori, i morti accertati sarebbero 108 Secondo i soccorritori, i morti accertati sarebbero 108 18:51 Scosse all'Aquila Continuano le scosse accompagnate da veri e propri boati, accentuati oltre tutto dai tuoni di un temporale incipiente. Alle 17.32 due scosse forti. La seconda anche quando la presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane parlava al telefono con un giornalista del Gr1. "Oddio un’altra scossa", ha detto con la voce tremante 18:46 Estratti vivi 6 studenti Estratti dalle macerie della Casa dello studente sei studenti ancora vivi 15 ore dopo il terremoto. A darne notizia è Marta Di Gennaro, vice capo dipartimento della Protezione civile 18:44 "Scandaloso che l'ospedale non abbia retto al terremoto" Tensione durante la conferenza stampa del governatore Chiodi quando Francesco Di Marco, sindaco di Prato d'Ansidonia, ha attaccato il presidente della Regione dicendo che era scandaloso che una struttura fondamentale come l'ospedale non avesse retto al terremoto" 18:41 Paganica: nuova scossa di assestimento Ripiomba il terrrore a Paganica: nuova scossa di assestimento 18:35 All'Aquila 16 vetture cuccette per gli sfollati Le Ferrovie dello Stato hanno messo a disposizione della Protezione civile 16 vetture cuccette per oltre 800 posti letto. Le carrozze, in viaggio da Venezia, Bologna, Roma e Lecce, giungeranno all'Aquila 18:33 Sull'Aquila inizia a piovere Dopo una mattinata di sole sull'Aquila il tempo è peggiorato. Sta cominciando a piovere e cala la temperatura mentre aumentano le persone che via via vengono accompagnate nelle tendopoli. A causa delle strade dissestate, a Onna, il paese dove si registra il maggior numero di vittime, i mezzi di soccorso sono arrivati solo da poco 18:22 Napolitano: "Solidarietà mondiale ci conforta" Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ringrazia i leader di vari Paesi che hanno espresso "solidarietà e offerto aiuto all'Italia colpita dal terremoto. E' una solidarietà confortante", afferma Napolitano 18:18 Numero verde della Protezione civile Aperto dalla Protezione civile un numero verde a cui chiedere informazioni. E' l'800.860.146 18:13 Svuotato completamente l'ospedale dell'Aquila Terminato il trasferimento degli ultimi 35 pazienti dall'ospedale dell'Aquila danneggiato dal terremoto 18:07 Vito: "Le vittime destinate a crescere" Il ministro Vito ha detto: "Le vittime ufficiali sono 91, ma il numero è destinato a crescere" 18:06 Il governo riferisce alla Camera Il governo rifesci alla Camera sul terremoto. Parla il ministro Elio Vito ministro per i Rapporti con il Parlamento 17:59 Tra le macerie della Casa dello studente, 6 ragazzi vivi dopo 15 ore Alla Casa dello studente dell'Aquila, i soccorritori hanno individuato sei studenti ancora vivi 15 ore dopo il terremoto 17:50 L'Aquila, sgomberata casa di riposo Trentacinque anziani ospiti della casa di riposo Ex Onpi, alla perifieria dell'Aquila, sono stati evacuati dalla struttura lesionata dalle scosse. Gli anziani saranno trasferiti in una struttura di Sora 17:44 Ripresi i treni fra L'Aquila e Terni Alle 17.15 è ripresa la circolazione dei treni fra L'Aquila e Terni 17:41 "A Onna, 20 vittime, 40 sotto le macerie" Il presidente della Provincia dell'Aquila ha detto: "A Onna, 20 vittima, 40 sotto le macerie" 17:31 Evacuato l'ospedale dell'Aquila Tutti i pazienti dell'ospedale de L'Aquila sono stati evacuati. Lo ha reso noto il presidente della giunta regionale d'Abruzzo Gianni Chiodi. Nella struttura seriamente danneggiata dal terremoto, rimangono ancora 30 pazienti da trasferire presso gli ospedali di Avezzano, Teramo, Pescara e Roma dove sono già stati trasportati tutti gli altri ricoverati 17:15 Ricercatore Cnr: "Sette-otto anni per la ricostruzione" L'ingegnere Giandomenico Cifani, ricercatore dell'istituto per le tecnologie della costruzione dell'Aquila, ha detto: "Dopo il sisma ci vorranno tanti anni per tornare alla normalità, addirittura sette-otto" 16:55 Morta una mamma abbracciata ai suoi due bambini Tra le vittime una mamma morta sotto le maceria delle casa abbracciando i suoi due bambini 16:49 Rettore dell'Aquila: "L'università è distrutta. Aiutateci" Il rettore dell'università dell'Aquila Ferdinando Di Orio lancia un appello. "L'ateneo è praticamente distrutto. Le strutture sono tutte gravamente danneggiate e non abbiamo un'altra sede dove trasferire i nostri 27.000 studenti" 16:47 Cinque tendopoli all'Aquila Allestite cinque tendopoli per gli sfollati all'Aquila: in piazza d'Armi, presso la caserma Rossi, allo stadio Tommaso Fattori, presso il campo sportivo Centi Colella e nello stadio del rugby di Acquasanta 16:32 L'Aquila, estratto un altro corpo Dalla palazzina di via XX Settembre a L'Aquila si sta estraendo un altro corpo. I volontari stanno coprendo con un telone la scena dove si sta ancora scavando 16:17 Soccorritori: "Oltre 100 morti" Sono oltre 100, al momento, le vittime accertate del terremoto . Fonti dei soccorritori spiegano che, però, probabilmente si supererà questa cifra quando il bilancio sarà definitivo 16:10 Scosse di assestamento ogni 3-5 minuti Le scosse di assestamento continuano a succedersi a intervalli di tre-cinque minuti. Dopo le più intense, di magnitudo di 4,6 e 3,5 avvenute rispettivamente alle 4,37 e alle 10,30 del mattino, un'altra forte scossa, di magnitudo 3,2, è stata registrata alle 13,14, dice il sismologo Vincenzo Pirro dalla sala sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) 15:58 Berlusconi verso Roma. Stasera Cdm straordinario Il premier Silvio Berlusconi ha appena lasciato L'Aquila per tornare in elicottero a Roma, dove alle 19 presiederà il Consiglio dei Ministri straordinario che stanzierà i fondi necessari per affrontare l'emergenza 15:55 L'Aquila, sotto una palazzina ancora 35 dispersi Sono 35 i dispersi che si ritiene possano trovarsi sotto le macerie di una palazzina di tre piani nella centrale via Sant'Andrea dell'Aquila. Le mura sembrano esserci sbriciolate. Dalle macerie sono state estratte altre 15 persone, solo alcune vive. Chi conosceva il posto ritiene che nell'edificio vivessero una cinquantina di persone 15:53 Bimbo ferito dall'Aquila a Roma All'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma è arrivato il primo piccolo paziente proveniente dalla zona colpita dal terremoto 15:52 Solana: "L'Italia può contare sulla solidarietà della Ue" Il rappresentante per la Politica estera dell’Unione europea Javier Solana ha detto: "L'Italia può contare sulla solidarietà della Ue" 15:47 Franceschini: "No a polemiche, pronti a collaborare" Il segretario del Partito Democratico Dario Franceschini ha detto: "Ho informato il presidente Berlusconi della disponibilità del Partito Democratico, con le sue strutture, la sua organizzazione e i suoi militanti, di collaborare in tutti i modi con le autorità competenti. Di fronte a questo dramma ogni polemica va accantonata". 15:41 Italia chiederà fondi Ue Ferdinando Nelli Feroci, rappresentante permanente d'Italia presso l'Ue, ha detto che "su istruzione del governo ho anticipato alla Commissione Ue l'intenzione del governo italiano di chiedere l'intervento del fondo europeo di solidarietà per le catastrofi naturali" 15:38 Berlusconi. "Tutti gli edifici pubblici dell'Aquila sono inagibili" Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha detto: "Il centro storico dell'Aquila e tutti gli edifici pubblici della città sono inagibili" 15:34 Berlusconi. "Nessuno sarà lasciato solo" "Nessuno sarà lasciato solo". Lo ha promesso il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi 15:29 Dopo il sisma, 5.000 animali domestici vagano per le strade Secondo l'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa)sarebbero almeno 5mila gli animali domestici che in Abruzzo vagano per le strade dei paesi colpiti dal sisma 15:25 Chiodi, presidente Regione: "Non serve più sangue" "Non serve più sangue. Ne abbiamo abbastanza". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi 15:23 Sospese le gare del Torneo delle Regioni La FIGC e LEGA DILETTANTI hanno deciso di sospendere le gare del Torneo delle Regioni in corso in Abruzzo 15:18 Domani riaperta A24 per le auto Già domani dovrebbe essere riaperta l'autostrada A24 solo alle auto. Resta vietata ancora per i mezzi pesanti. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. La linea ferroviaria Terni-L'Aquila non ha subito danni 15:09 Primi arresti per sciacallaggio a L'Aquila "Primi arresti per sciacallaggio all'Aquila. Sono stati sorpresi mentre rubavano nelle case che erano state lasciate vuote". Lo ha riferito il capo della Polizia Antonio Manganellisorpresi mentre rubavano nelle case che erano state lasciate vuote" 15:06 Salva una ragazza di 21 anni. Applausi ai soccorritori Una ragazza di 21 anni è stata estratta viva dalle macerie dello stabile distrutto in via XX Settembre all'Aquila. La folla ha applaudito i soccorritori. Si sta procedendo all'estrazione di un'altra persona, una donna anziana 15:05 Bertolaso: "Il sisma non è esteso ma molto dannoso" Bertolaso ha detto: "Il sisma non è esteso ma molto dannoso" 15:04 Lieve scossa durante conferenza stampa Berlusconi Una lieve scossa di terremoto è stata avvertita mentre il presidente del consiglio Silvio Berlusconi era impegnato in conferenza stampa nella caserma della Guardia di finanza di Coppito, nei pressi de L'aquila 14:59 Berlusconi: "Ora bisogna reagire senza polemiche" Berlusconi ha detto: "Ora bisogna reagire senza polemiche" 14:58 Berlusconi: "Gli acquedotti funzionano. L'acqua è fruibile" Berlusconi ha detto: "Gli acquedotti funzionano. L'acqua è fruibile" 14:56 Berlusconi: "Non si possono prevenire i terremoti" Berlusconi sulla polemica dell'allarme preannunciato e inascoltato, la riunione nei giorni scorsi a L'Aquila della Commissione nazionale grandi rischi ha detto: "Non ci sono basi scientifiche per prevenire i terremoti" 14:53 Berlusconi: "Il governo ha fondi necessari" Berlusconi ha detto: "Il governo ha fondi necessari per affrontare questo dramma" 14:52 Berlusconi: "Disponibili 16-20.000 posti letto per gli sfollati" Berlusconi ha detto: "Oltre 4.000 posti letto resi disponibili in alberghi per gli sfollati, e 2.000 tende già pronte capaci di ospitare fino a 10 persone ciascuna. Disponibili quindi 16-20 posti letto" 14:49 Berlusconi: "Circa 1.500 feriti" Berlusconi ha detto: "Circa 1.500 feriti" 14:48 Berlusconi: "Tra il 9° e il 10° scala Mercalli" Berlusconi ha detto: "Scossa tra il nono e il decimo grado scala Mercalli"
14:46 Berlusconi: "Cinquemila gli operatori all'opera" Berlusconi ha detto: "Cinquemila gli operatori all'opera" 14:45 Berlusconi: "Venti secondi di scossa" Berlusconi, in conferenza stampa a L'Aquila, ha detto: "Venti secondi di scossa" 14:43 Calvi, commissione Grandi rischi: "Presto tutto sarà dimenticato" Gian Michele Calvi, presidente della Fondazione Eucentre di Pavia e membro Commissione Grandi Rischi, ha detto: "E' importante la prevenzione. Solo così si potranno ridurre gli effetti di tali tragedie, ma sembra che ancora non importi a nessuno. Tra qualche mese ci saremmo dimenticati di tutto finché purtroppo non ci sarà un'altra tragedia a ricordarci che se non investiamo nella messa in sicurezza degli edifici preesistenti" 14:36 Studente salvo grazie ad una telefonata da sotto le macerie Uno studente ventenne di Fermo, rimasto sotto le macerie della Casa dello studente a L'Aquila, si è salvato grazie ad una telefonata. E' riuscito a chiamare con il cellulare alla sorella e ad indirizzare i soccorritori. Così è stato estratto ancora vivo dalle macerie 14:33 Soccorritori: "I morti sono 92" Fonti dei soccorritori parlano di 92 morti accertati 14:30 Onna: "Le stime parlano di 50 morti su 400 abitanti" Ad Onna, frazione de L'Aquila, secondo una stime dei soccorritori le vittime potrebbero essere 50 su una popolazione di 400 persone 14:26 Presidente Provincia Aquila attacca Bertolaso: "Allarme sottovalutato" Presidente provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane ha attaccato il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso: "Era una tragedia annunciata. L'allarme dei giorni scorsi è stato sottovalutato" 14:15 Aquila, sotto la Casa dello studente ancora 7-8 studenti Sono 7 o 8 gli studenti universitari ancora sotto le macerie della Casa dello studente de L'Aquila. Lo ha detto uno studente scampato al crollo 13:52 Maroni: "Almeno 70 morti" Il ministro dell'Interno Maroni ha detto di temere che il numero dei morti alla fine sarà tra le 100-150 persone. Finora ci sarebbero almeno 70 vittime. "Ma l'importante - aggiunge - è continuare a scavare, scavare, scavare" 13:48 Fini: "Solidarietà ai parenti delle vittime" Il presidente della Camera Gianfranco Fini esprime solidarietà ai parenti delle vittime . La Camera osserva un minuto di silenzio ad inizio lavori 13:46 Inagibili il 50% delle case all'Aquila Il 50% delle case dell'Aquila non sono agibili. Lo ha detto il responsabile locale dei Vigili del Fuoco 13:41 Un ferito in volo verso Roma In arrivo all'ospedale San Camillo di Roma con un elisoccorso decollato dall'Aquila un 19enne ferito durante il terremoto di stanotte in Abruzzo. A quanto si apprende si tratta di un politraumatizzato e trasportato in codice rosso 13:40 Berlusconi in elicottero sorvola le zone colpite dal terremoto Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è all'Aquila. In elicottero sta sorvolando le zone colpite dal sisma 13:34 Registrate 200 scosse di assestamento Dalla prima scossa distruttiva di questa notte, registrate 200 scosse di assestamento 13:30 Onna rasa al suolo. Sette vittime tra cui una bimba di otto mesi Onna è un paesaggio spettrale. Sinora sette i corpi senza vita estratti dalle rovine . Tra i morti anche una bimba di otto mesi e pare anche un altro bambino. Le vittime sono allineate sotto un albero. Sorvolano la zona due elicotteri, uno della Protezione Civile e un altro dei Vigili del Fiuoco. Arrivato un plotone dell'esercito armato di picconi per aiutare negli scavi. All'opera unità cinofile per la ricerca tra le macerie degli eventuali sopravvissuti 13:16 Roma, danni alle Terme di Caracalla. Inagile una scuola A Roma, la scossa di terremoto ha provocato danni anche alle Terme di Caracalla. Inagibile l'istituto scolastico Figlie della Sacra Famiglia in viale della Primavera 43 13:12 Danni gravissimi alla cattedrale dell'Aquila Danni gravissimi alla cattedrale dell'Aquila 13:06 Obama invia condoglianze Il presidente degli Usa Barack Obama ha inviato le sue condoglianze alle famiglie italiane colpite dal terremoto 12:56 Dall'Enel 30 gruppi elettrogeni Enel ha messo a disposizione i primi 30 gruppi elettrogeni in grado di alimentare una tendopoli per 10.000 persone 12:51 Elenco ambulatori nel Lazio dove donare il sangue Elenco degli ambulatori nel Lazio dove si puiò donare il sangue. Policlinico Umberto I; ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli; ospedale Sandro Pertini; Policlinico Tor Vergata; ospedale San Giovanni Evangelista Tivoli; ospedale Delfino Parodi Colleferro; San Giovanni Addolorata; Cto; ospedale S. Eugenio; ospedale civile di Velletri; ospedale civile di Frascati; ospedale civile di Anzio/Nettuno; San Camillo Forlanini; ospedale Grassi di Ostia; ospedale Pediatrico Bambino Gesù; I.F.O; San Filippo Neri; ospedale S. Andrea; ospedale San Pietro FBF; ospedale S. Spirito; ospedale civile San Paolo di Civitavecchia; policlinico Gemelli; ospedale degli Infermi di Viterbo; ospedale Civile di Rieti; centro trasfusionale di Frosinone; ospedale S.S. Trinità di Sora; ospedale S.M. Goretti di Latina; presidio ospedaliero di Formia 12:49 Appello di Sacconi : "Cittadini, donate sangue" Il ministro del Welfare Sacconi lancia un appello: "Cittadini, donate sangue" 12:45 Medvedev: "La Russia pronta a fornire subito aiuti" Il presidente Medvedev ha detto che la "Russia è pronta a fornire subito aiuti" 12:39 Maroni: "In arrivo uomini e mezzi da tutta Italia" Il ministro dell'Interno ha detto: "Entro la giornata arriveranno in Abruzzo uomini e mezzi per rafforzare la macchina dei soccorsi: 100 carabinieri, 100 poliziotti, circa 1.500 Vigili del fuoco, 4 elicotteri e unità cinofili 12:37 Stradale: "Non mettetevi in viaggio" La Polizia Stradale invita a "non mettersi in viaggio verso le zone colpite dal sisma per non intralciare le operazioni di soccorso" 12:33 Maroni: "Soccorsi? Impossibile fare più presto" Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha detto: "La macchina dei soccorsi era già partita un quarto d'ora dopo il sisma. Più rapido di così non si poteva fare" 12:32 Fossa, muore bimba russa di 3 anni. Salva la gemella Una bambina di appena 3 anni e tre anziani sono morti nel comune di Fossa, in provincia dell'Aquila. La piccola era russa, venuta ad abitare a Fossa con la famiglia da un mese. Salva la sorellina gemella 12:24 Maroni, oltre 50 i morti accertati Secondo Maroni sono oltre 50 i morti accertati 12:22 A San Gregorio 5 morti e 3 dispersi E' di cinque morti compresa una bambina, e di tre dispersi, tra cui una suora, il bilancio dei danni provocati dal terremoto di questa notte a San Gregorio, frazione dell'Aquila. Sono invece tutti salvi i 40 bambini ospiti di una casa famiglia gestita dalle suore. Si sta scavando tra le macerie alla ricerca di una delle religiose, Suor Anna. La bambina morta, residente in Francia, era giunta proprio ieri a San Gregorio insieme ai genitori originari del posto. Insieme erano venuti nell'Aquilano per passare le festività pasquali. La bambina è morta nel crollo di un'abitazione nel centro storico. Tra le vittime vi sono anche due proprietari di un mulino e due signore anziane che vivevano nei pressi della casa famiglia che è andata distrutta. Tra i dispersi vi è anche una coppia di coniugi. La figlia dei due proprietari del mulino morti è stata estratta dalle macerie dai vicini che l'hanno aiutata a liberarsi da detriti e calcinacci 12:20 Pescara, dove rivolgersi per dare aiuto Appello dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) di Pescara a tutti i volontari di Pescara e provincia, a contribuire nei limiti delle loro possibilità ad aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. Le associazioni di volontariato o i singoli volontari interessati a mettersi a disposizione per l'emergenza terremoto possono contattare il Centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara, telefonando allo 085 2057631. Chiunque fosse invece interessato a donare sangue, può farlo recandosi o presso il Centro Trasfusionale dell'ospedale Santo Spirito di Pescara, via Fonte Romana n. 8 (ingresso pronto soccorso), o presso il centro raccolta sangue Avis Pescara, corso Vittorio Emanuele II n.10. Chiunque voglia donare del cibo per le popolazioni colpite, infine, può portare i generi di prima necessità presso il Banco Alimentare dell'Abruzzo, in via Celestino V 12:19 Crollato ponte su Aterno a Onna E' crollato e si è adagiato nel letto del fiume proprio mentre lo stava attraversando un'automobile, un ponte che consente di attraversare il fiume Aterno situato lungo la strada che porta dalla Statale 17 al centro abitato di Onna. L'autovettura con dentro i passeggeri è rimasta intrappolata nel fondo del fiume ed è stata recuperata dai vigili del fuoco. Gli occupanti del veicolo non avrebbero subito danni. Poco prima del ponte lungo la strada sono evidenti delle crepe provocate dal sisma della notte scorsa 12:16 Pronti due ospedali da campo Entro stasera saranno pronti entro stasera i due ospedali da campo che saranno attrezzati a L'Aquila a piazza D'Armi e nei pressi dell'ospedale San Salvatore. Lo ha confermato il direttore generale della Asl, Roberto Marzetti. 12:14 Schifani propone sottoscrizione Senato per vittime Il presidente del Senato, Renato Schifani, secondo quanto si apprende a palazzo Madama, domani pomeriggio proporrà al Consiglio di presidenza una sottoscrizione per le vittime del terremoto in Abruzzo da parte della presidenza, dei singoli senatori, dell'amministrazione e dei dipendenti 12:11 L'Aquila, alle 14 distribuzione seimila pasti in stadio Circa 6 mila pasti caldi verranno distribuiti allo stadio Fattori dell'Aquila alle 14. Lo ha reso noto la Protezione Civile che sta coordinando gli interventi di soccorso 12:08 Reuters: almeno 50mila sfollati La Reuters parla di almeno 50mila sfollati citando una fonte della protezione civile 12:05 Sorella chiama con cellulare, salvato sotto le macerie La sorella lo chiama al cellulare e lui, da sotto le macerie, riesce a risponderle e a dare indicazioni perché i soccorritori possano individuarlo e portarlo in salvo. Forse deve la vita a quella chiamata lo studente universitario di Fermo nelle Marche, 20 anni, travolto con altri compagni dal crollo della Casa dello studente all'Aquila 12:02 Roma: verifiche su edifici, chiusa una scuola A causa dei danni provocati dal terremoto di questa notte, i vigili del fuoco hanno disposto la chiusura di una scuola a Roma. L'edificio ha riportato un cedimento nei pressi dell'entrata. Sono stati finora circa cinquanta gli interventi di verifica sugli edifici effettuati dai vigili del fuoco su segnalazione dei cittadini 12:00 Alle 19 Consiglio dei ministri su emergenza Abruzzo Il Consiglio dei Ministri è convocato alle 19 a Palazzo Chigi per lo stato di emergenza nella regione Abruzzo 11:59 A Onna 8 morti e 30 dispersi Il terremoto ha fatto 8 vittime e 20-30 dispersi solo a Onna, una paesino di 350 anime alle porte dell'Aquila. Lo riferisce all'AdnKronos Stefania Pezzopane, la presidente della Provincia dell'Aquila, che si è recata nella frazione per rendersi personalmente conto dell'accaduto 11:58 Giovane medico estrae zio dalle macerie Continua ad aiutare, ad assistere i pazienti, mentre solo poche ore prima ha estratto a mani nude il cadavere di suo zio, ucciso dal terremoto che ha messo in ginocchio L'Aquila e provincia. Guido Liris, medico specializzando in Igiene e medicina nell'ospedale cittadino, ha un solo pensiero che gli dà la forza, in queste ore drammatiche, di andare avanti: l'aver estratto da quella montagna di detriti e calcinacci il corpo di sua cugina, salvandole la vita 11:57 Sono 26 i Comuni colpiti Sono almeno 26 i comuni interessati in modo "serio" dal terremoto, e i danni riscontrati, i crolli di case vecchie ma abitate e addirittura di almeno quattro palazzi, letteralmente implosi all'Aquila, fanno temere che il numero delle vittime sia destinato a salire e che sia possibile determinarlo solo tra molto tempo. In molti paesi come Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant'Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio ne Vestini e i centri dell'Altopiano delle Rocche, sono distrutte moltissime abitazioni del centro storico, mentre presentano danni costruzioni più recenti e anche in cemento armato. La situazione più drammatica è nel capoluogo e in alcune delle sue frazioni come Onna, quasi rasa completamente al suolo, e Paganica dove sono già state registrate numerose vittime. Nel centro storico dell'Aquila vi sono numerosi crolli, moltissimi edifici lesionati e alcuni palazzi non antichi crollati completamente 11:54 Berlusconi, conferenza stampa alle 13 all'Aquila Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il ministro degli Interni, Roberto Maroni, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Guido Bertolaso, e il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, terranno intorno alle 13, presso la scuola sottufficali della guardia di finanza dell'Aquila una conferenza stampa 11:54 Giornalista sfollato, le vittime sono più di 50 ''Le vittime sono oltre 50'' ha detto in lacrime Vittorio Perfetto giornalista de ''Il Centro'', in collegamento radiofonico con Rai Due ''ho perso tutto - ha detto Perfetto che abitava nel centro storico - siamo salvi per miracolo, stanotte siamo riusciti a scendere in strada ma ci stava piovendo addosso di tutto e sono qui in pigiama in un centro di sfollati con i miei figli. Siamo dei miracolati''. ''Abbiamo sentito la prima ambulanza due ore dopo - ha aggiunto - e ancora alle sei di questa mattina nessuno sapeva cosa fare e dove andare. Accanto a casa mia due persone sono morte sotto le macerie di una palazzina. Erano in tre: i parenti sono riusciti a salvarne solo una e con le proprie forze. Avevano chiesto aiuto due ore prima ma nessuno si è visto'' 11:52 Boschi: case fragili, Italia non impara "I crolli che si sono registrati in Abruzzo hanno coinvolto case che non sono state costruite a sopportare una scossa che non è stata particolarmente violenta". Lo ha detto il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Enzo Boschi. "Ci si emoziona dopo ogni terremoto - ha spiegato Boschi - ma non fa parte della nostra cultura costruire in maniera adeguata in una zona sismica, costruire cioè edifici che reggano e intervenire su quelli vecchi: questo non è mai stato fatto". "In passato - ha ricordato il presidente dell'Ingv - abbiamo fatto una mappa dettagliata del Paese a seconda del rischio sismico, indicando anche interventi che si potrebbero attuare per mettere in sicurezza" 11:51 Morti saliti a 40 Sono saliti a 40 i morti fin qui accertati per il sisma di stanotte nell'aquilano. In particolare, di questi: sei sono i morti a Paganica e 5 a Poggio Picenze. Ma il tragico conto è destinato salire viste le drammatiche condizioni dei centri storici colpiti dal sisma 11:50 Ragazzi cercano amici sotto le macerie alla casa dello studente Un gruppo di giovani a Boiano (Campobasso) sta lavorando alla rimozione delle macerie alla casa dello studente colpita dal sisma. Sono tutti amici di Elvio Romano, nato nel 1984, che questa notte si trovava all'interno dell'edificio. Con i ragazzi lavorano i genitori e tutti sostengono di sentire delle voci provenire da sotto le macerie. La notizia è stata lanciata su Facebook da un'amica di Elvio 11:47 San Gregorio: bimba estratta viva, morta la madre Dalle macerie di un'abitazione crollata in località San Gregorio (L'Aquila) è stata estratta viva una bambina di 2 anni mentre la mamma è morta nel tentativo di fare scudo con il proprio corpo alla piccola, lo riferiscono all'AdnKronos fonti dei vigili del fuoco. I vigili del fuoco hanno organizzato il trasferimento della bambina in elicottero verso il primo ospedale disponibile 11:44 Trulli, sono scioccato "Sono appena atterrato a Francoforte e ho ricevuto una telefonata da mia madre che mi ha annunciato la tragedia. Sono scioccato, ma egoisticamente posso dire che la mia famiglia è lontana dall'epicentro. Loro hanno avuto solo tanta paura". Il pilota abruzzese della Toyota, Jarno Trulli, appena atterrato a Francoforte dalla Malaysia, dove ieri ha conquistato un quarto posto nel Gp di Sepang, ha appreso solo poco fa della tragedia che ha colpito la sua Regione 11:43 Ingv: impossibile prevedere luogo, ora e forza Per gli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) è impossibile fare previsioni deterministiche dei terremoti. Allo stato attuale delle conoscenze è cioè impossibile prevedere dove e quando avverrà un terremoto, nè è possibile prevederne l'intensità. "Ciò è vero - rileva l'Ingv in una nota - anche in presenza di fenomeni come sequenze o sciami sismici, che nella maggior parte dei casi si verificano senza portare al verificarsi di un forte evento". E' prevedibile, secondo gli esperti, che una scossa come quella della notte scorsa venga normalmente seguita da numerose repliche, alcune delle quali intense. Si sa inoltre che la zona colpita dal sisma è stata colpita anche in passato da terremoti violenti 11:41 Tre bimbi e due mamme morti a Poggio Picenze Sono cinque, tre bambini e due mamme, le vittime del terremoto a Poggio Picenze, uno dei comuni dell'aquilano colpiti dal sisma della notte scorsa. I danni più seri si sono verificati nel centro storico del paese con il crollo di edifici più vecchi in gran parte occupati dalla comunità slava, assai presente nella zona. Due dei bambini infatti, di età intorno ai dieci anni, sono di origine slava così come una delle madri. Una comunità che negli ultimi anni, raccontano in paese, aveva acquistato e ristrutturato gli edifici più antichi del centro di Poggio Picenze per poter avere delle abitazioni economiche 11:40 Elenco delle strade chiuse in Abruzzo Il terremoto ha causato danni alla viabilità abruzzese, alcune strade sono bloccate, altre sono state chiuse a titolo precauzionale. La Protezione civile consiglia di mettersi in viaggio solo per motivi di reale necessità, anche per non intralciare i soccorsi. Ecco il quadro delle strade chiuse. A24 Roma-Teramo chiusa dalle 6.35 per alcuni danni ai viadotti, di cui è necessario valutare l'entità. La chiusura è tra Torninparte (km 85) e Assergi (km 116.7), in entrambe le direzioni. A25 Torano-Pescara chiuso il tratto stradale tra Sulmona-Pratola Peligna (km 136.8) e Casauria-Torre De' Passeri (Km 157.3), in entrambe le direzioni. Strada statale 5 via Tiburtina Valeria chiusa per i danni causati dal sisma dal km 160.9 al km 169.3, tra Molina Aterno e l'innesto SS261 Subequana e Raiano 11:38 Berlusconi: scosse dovrebbero essersi esaurite "Le scosse dovrebbero essersi esaurite" ha detto il premier Silvio Berlusconi al Tg1. "Su queste cose - ha aggiunto Berlusconi - non abbiamo nessuna certezza ma secondo quanto ci dicono i tecnici le scosse dovrebbero essersi esaurite. Speriamo che le vittime siano quelle che si sono palesate finora e che non ce ne siano altre" 11:37 Spaventato dalla scossa si getta dal balcone Si è spaventato per la forte scossa di terremoto della scorsa notte e, preso dal panico, si è lanciato dal terzo piano della sua abitazione. E' accaduto a Palena (Chieti), dove G.T., 49 anni, esperto alpinista, è caduto dal balcone di una casa del centro storico del paese. Trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale di Lanciano (Chieti), è stato poi trasferito al neurochirurgico di Pescara a causa dei traumi riportati al midollo spinale. La prognosi è riservata 11:36 L'Aquila, per sfollati requisiti anche alberghi Per gli sfollati sono in corso di allestimento almeno sette campi nel capoluogo e nelle frazioni vicine per un totale di circa settemila. Altri saranno realizzati non appena arriveranno all'Aquila le colonne mobili partite da Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Basilicata e della Protezione civile dei vigili del fuoco e dell'esercito. Si stanno contattando anche gli alberghi per cercare di reperire almeno altri 4.000 posti. Inoltre saranno attrezzati capannoni solitamente usati come impianti sportivi 11:33 Studentessa greca ferita, disperso il fratello Una studentessa greca è rimasta ferita ed è stata ricoverata in ospedale e suo fratello risulta disperso per il terremoto che ha colpito L'Aquila questa notte. Lo ha riferito ad Atene il viceministro degli Esteri Thoedoros Kassimis, precisando che è pronto a partire per l'Abruzzo un C-130 con squadre di soccorritori greci se le autorità italiane lo richiederanno 11:32 L'Aquila: 16 cadaveri, centinaia di feriti I cadaveri di sedici delle vittime del terremoto si trovano all'obitorio dell'ospedale civile dell'Aquila dove sono state assistite e ricoverate alcune centinaia di persone rimaste ferite in seguito al sisma. I feriti più gravi, si apprende da fonti sanitarie, sono stati trasferiti con elicotteri in altre regioni. Grosse difficoltà anche per i medici che stanno lavorando senza sosta dalla scorsa notte: le due sale operatorie principali sono fuori uso e si sta operando in una sala allestita al'interno del reparto di ginecologia. Sono stati inoltre evacuati i reparti di geriatria, dermatologia e medicina generale 11:31 Convocata unità di crisi a ministero Sanità E' stata convocata per le 11 nella sede del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, sul Lungotevere Ripa, l'unità di crisi che sarà presieduta dal ministro Maurizio Sacconi 11:30 Paganica, tra le vittima badessa suore Clarisse Tra le vittime del terremoto c'è anche suor Gemma Antonucci, badessa delle suore Clarisse del convento di santa Chiara di Paganica, mentre i soccorritori stanno cercando di estrarre dalle macerie un'altra suora. Lo dice al servizio informazione religiosa della Cei, don Dionisio Umberto Rodriguez Cuartas, parroco dei 5000 abitanti di Paganica e direttore della Caritas dell'Aquila 11:28 Vertice con Bertolaso all'Aquila, migliaia di sfollati Un vertice operativo per il coordinamento dei soccorsi e dell'assistenza alla popolazione, presieduto dal capo del dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso, è in corso nella scuola della guardia di finanza alla periferia dell'Aquila. All'incontro sono presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Gianni Chiodi, il sindaco dell'Aquila, rappresentanti di guardia di finanza, vigili del fuoco, carabinieri, polizia e volontari. All'interno della scuola è stata istituita la centrale di coordinamento dei soccorsi e, probabilmente, sarà predisposto uno dei campi per consentire agli sfollati di passare la notte 11:25 Testimoni, paesi interni non esistono più ''Il terremoto ha distrutto tutto quello che c'era intorno a noi, case vecchie e nuove. Paesi interi non esistono più, siamo in ginocchio''. Queste la drammatica testimonianza ai microfoni di Sky di una donna sopravvissuta al sisma che questa notte ha colpito L'Aquila. ''Spero sia finita - dice un altro testimone - L'Aquila è distrutta e il centro non esiste più. Noi ci siamo salvati ma chissà quante persone sono ancora sotto le macerie'' 11:23 A Paganica sei morti Sale il bilancio delle vittime, non solo nel capoluogo di regione ma anche nelle frazioni limitrofe: a Paganica, a circa 7 chilometri dal capoluogo, secondo fonti della protezione civile, le vittime accertate sono finora sei 11:22 Gelmini, in corso monitoraggio edifici scolastici Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, è vicina ai cittadini dell'Aquila e alla famiglia dello studente che ha perso la vita a causa del terremoto che ha colpito questa notte il capoluogo abruzzese. Lo rende noto il Ministero in una nota. Il ministro sta monitorando, in stretto contatto con i tecnici del ministero, la situazione di molti edifici scolastici danneggiati dal sisma, ma, date le notizie ancora parziali - si legge nella nota -, è difficile per il momento stilare un bilancio complessivo dei danni 11:21 Boschi, terremoto non è prevedibile Il terremoto è un fenomeno imprevedibile, ma in una zona sismica basterebbe fare un'adeguata prevenzione affinché gli edifici non crollino. Lo ha detto il direttore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Enzo Boschi, presente al Comitato operativo della protezione civile riunito per il terremoto di questa notte 11:20 Berlusconi, è la situazione peggiore di inizio millennio Il terremoto che ha colpito l'Abruzzo e che è stato avvertito in tutta l'Italia centrale è la peggiore tragedia dell'inizio del millennio. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenendo telefonicamente a Sky tg24. "E' una situazione - ha detto - che non ha precedenti in questo nuovo 2000 e interpreta quello che già sappiamo: il nostro Paese è aperto e sottoposto a queste periodiche scosse" 11:17 Sentite scosse nel Foggiano Scosse del terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo sono state sentite anche nel foggiano. In particolare la zona compresa tra l'Alto tavoliere e il sub Appennino dauno, tra i comuni di Serracapriola e Orsara di Puglia, è stata quella maggiormente interessata dal sisma con piccole scosse intorno ai quattro gradi della scala Mercalli. A Foggia le scosse sono state di minore entità, intorno ai tre gradi, e sono state sentite solo ai piani superiori degli stabili 11:16 Matteoli, entro domani riapertura A24 L'autostrada A24 Roma-L'Aquila, chiusa nel tratto più vicino alla città abruzzese per verifiche su alcuni viadotti dopo la scossa sismica della scorsa notte, sarà riaperta al traffico entro la giornata di domani. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli che ha poi aggiunto che si prevedono, invece, tempi più lunghi per la riapertura delle statali 696 e 580, chiuse per una serie di smottamenti causati dal terremoto 11:14 Nuovo bilancio, 31 morti accertati Sono al momento 31 le vittime ufficiali del sisma che stamane ha devastato la città dell'Aquila e del suo hinterland. Numero che, purtroppo, sarebbe ancora destinato a crescere. Tutte le forze dell'ordine, esercito compreso, sono mobilitate a scavare fra le macerie delle numerose abitazioni completamente rase al suolo. Molti gli edifici pubblici danneggiati in città 10:51 Napolitano: "Profondamente colpito dalle tragiche notizie" Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, profondamente colpito dalle tragiche notizie relative al terremoto che ha colpito l'Abruzzo e le cui conseguenze sono ancora in via di doloroso accertamento, ha espresso al Presidente della Regione, al Sindaco de L'Aquila e alle altre autorità locali i suoi sentimenti di vicinanza e solidarietà. Il presidente Napolitano, riporta una nota del Quirinale, si mantiene in stretto contatto con il sottosegretario Guido Bertolaso, Capo della Protezione Civile, che coordina tutte le azioni di soccorso e di assistenza volte a fronteggiare l'emergenza. 10:47 Semicrollata la chiesa tratturale di Santo Stefano Il primo segno evidente del terremoto che ha colpito L'Aquila e provincia è l'antica chiesa tratturale di Santo Stefano che si trova poco prima dell'arrivo a Castelnuovo, frazione di San Pio delle Camere. Sono crollate parzialmente due pareti, due vistosi squarci lasciano intravedere gli affreschi all'interno. Arrivando nella frazione di Castelnuovo, dove finora sono state trovate tra le macerie cinque persone, la gente è in strada, vi sono diversi mezzi dei vigili del fuoco impegnate in sopralluoghi. 10:40 Il Papa: "Prego per le vittime, in particolare per i bimbi" Il papa esprime "viva partecipazione al dolore delle care popolazioni" colpite dal terremoto di stanotte, prega "per le vittime e in particolare per i bambini" e incoraggia sia i superstiti che "quanti in vario modo si prodigano" nei soccorsi. Benedetto XVI lo afferma in un telegramma all'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari. 10:39 L'Aquila, estratto il cadavere di uno studente Il cadavere di un giovane studente di cui non si conoscono al momento le generalità è stato estratto dalle macerie di una delle due palazzine di via San'Andrea. Al momento si scava per cercare ancora di recuperare altre nove persone intrappolate dalle macerie. Sul posto sono arrivati anche i genitori degli studenti che sarebbero intrappolati tra le macerie di questi appartamenti. 10:34 Disperso anche uno studente greco Uno studente greco è dato per disperso in seguito al violento terremoto all'Aquila, secondo quanto ha annunciato il viceministro degli Esteri, Theodoros Kassimis, precisando che si tratta del fratello di una ragazza greca rimasta ferita e ricoverata in ospedale. Secondo la tv statale greca in una corrispondenza dall' Aquila, lo studente sarebbe stato localizzato sotto le macerie di un edificio, sarebbe vivo e in contatto con i soccorritori. 10:32 Epifani: "La Cgil si attiva per integrare i soccorsi" La Cgil si attiverà immediatamente per integrare i primi soccorsi. Lo ha annunciato il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani intervenuto questa mattina a "Panorama del giorno", la rubrica di Maurizio Belpietro in onda all'interno di Mattino Cinque, su Canale 5. "Esprimo il dolore mio personale e della Cgil - ha detto Epifani - nei confronti delle popolazioni colpite da questa tragedia. Ci attiveremo, come abbiamo fatto in altre occasioni passate, immediatamente con quello che possiamo offrire di integrazione ai soccorsi nella prima fase". 10:01 Gente terrorizzata per le strade dell'Aquila Centinaia di persone in strada, accampate nelle piazze, nei parcheggi, anche nei campi sportivi. E, purtroppo, anche morti in strada, cadaveri estratti dalle macerie e adagiati in terra coperti da un lenzuolo. Decine di giovani, vecchi e donne, molti con delle coperte sulle spalle, altri ancora in pigiama; i volti tirati, lo sguardo ancora impaurito dopo la scossa, violentissima, di questa notte. E a rendere ancora più difficile le situazione delle migliaia di sfollati, le continue scosse di assestamento 09:52 L'assessore regionale: "Gente viva sotto le macerie" A l'Aquila e nelle zone limitrofe "ci sono persone vive sotto le macerie che si cerca di soccorrere". Lo spiega l'assessore alla protezione civile della regione Abruzzo, Daniela Stati, dalla sala operativa della protezione civile regionale, spiegando che dopo il terremoto sembra essere il paese di Onna a presentare "il problema più importante". "Vigili del fuoco, unità cinofile, volontari della protezione civile e forze dell'ordine - spiega - stanno effettuando i soccorsi e stanno facendo un ottimo lavoro". 09:48 Il sindaco dell'Aquila: "Onna è rasa al suolo" Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha detto che Onna è rasa al suolo e che gli sfollati saranno anche settantamila 09:45 L'ospedale dell'Aquila senza acqua potabile L'ospedale dell'Aquila è senza acqua potabile. Non c'è stato approvvigionamento attraverso la protezione civile, il bar dell'ospedale è inutilizzabile perchè crollato così come il deposito del nosocomio. 09:41 Sette giovani sotto le macerie della casa dello studente Sono sette gli studenti ancora intrappolati sotto le macerie della casa dello studente in via XX Settembre, una palazzina di quattro piani che è inclinata su un fianco con un'ala completamente distrutta e dove vigili del fuoco e uomini della Protezione Civile stanno scavando, purtroppo solo con le mani, perchè il posto è inaccessibile ai mezzi di movimento, nel tentativo di strappare alla morte qualcuno degli intrappolati. 09:34 Da Trento in partenza le unità cinofile Partirà alle ore 10 da Trento il primo contingente della Protezione Civile della Provincia autonoma di Trento per prestare soccorso alla popolazione abruzzese vittima la notte scorsa del terremoto. Del primo contingente faranno parte le unità cinofile e i responsabili della logistica. La colonna mobile al completo partirà da Trento alla volta de L'Aquila attorno alle 12. Sono un centinaio le persone mobilitate fra vigili del fuoco permanenti e volontari, più alcuno forestali e i Nu.vo.la. 09:31 In arrivo da tutta Italia squadre di vigili del fuoco Sono una cinquantina le sezioni operative (ciascuna con 10 uomini e 2-3 mezzi) delle colonne mobili regionali dei Vigili del fuoco partite da tutta Italia per prestare soccorso alla popolazione colpita dal terremoto in Abruzzo. Le prime sette sono partite dal Lazio alle 4,05 e sono tutte già operative nelle aree più colpite dal sisma; alle 4,13 ne sono partite sei dalla Campania, alle 4,20 dieci dalla Toscana, alle 4,30 cinque dalle Marche. Immediato anche il coinvolgimento dei Nuclei cinofili da impegnare nella ricerca dei dispersi: i primi a mettersi in viaggio sono stati quelli di Perugia, Pisa e Campobasso. Con le luci del giorno nella zona sono in azione anche quattro elicotteri dei Vigili con personale Saf (speleo-alpino-fluviale). 09:28 L'Aquila, ancora scosse: l'assestamento continua Un'altra scossa di terremoto è stata avvertita qualche secondo fa a L'Aquila. Lo sciame sismico va avanti da diverse ore provocando ancor più panico tra la popolazione. 09:25 Da due mesi scosse in Abruzzo La provincia dell'Aquila è stata interessata da circa due mesi da un'attività sismica, anche se non si erano segnalati danni nè a persone, nè a cose, fino ai primi di aprile quando il comune capoluogo aveva annunciato la richiesta del riconoscimento dello stato di emergenza. Fra le ultime scosse quella del 12 marzo, quando in tarda serata si è registrata una scossa di magnitudo 2,9 con epicentro nella zona dell'Aquila, Pizzoli e Villagrande. Altra scossa il 17 marzo, questa volta di magnitudo 3,6 con epicentro: Sulmona, Campo di Giove, Pettorano sul Gizio e Canziano. Una delle scosse di terremoto più forti è stata registrata il 30 marzo sempre in provincia de L'Aquila con magnitudo di 4,0 gradi, ad una profondità di 10,7 km. 09:24 Si scava tra le macerie della casa dello studente E' una corsa contro il tempo. Decine di volontari, vigili del fuoco, mezzi meccanici, stanno scavando in piazza Pasquale Paoli dove è crollato un palazzo di quattro piani dove si presume ci siano decine di studenti. Fino a questo momento è stato estratto un solo corpo senza vita. Secondo gli studenti che questa notte sono riusciti a mettersi in salvo dopo la scossa che ha distrutto il palazzo, sotto le macerie ci sarebbero molti loro colleghi. All'esterno, nella piazza, si sono radunate decine di persone, parenti ed amici che aspettano. Ogni tanto i soccorritori chiedono di fare silenzio e tutti gridano i nomi dei giovani che si presume stiano sotto le macerie, nella speranza di ricevere una risposta. La scena drammatica è aggravata ancor più dalle continue scosse di assestamento che si ripetono ininterrottamente. 09:14 Una donna e un ragazzo estratti vivi dalle macerie Una donna di circa 50 anni e un ragazzo sono stati estratti vivi dalle macerie di due diverse abitazioni a L'Aquila. La donna è stata recuperata in un edificio di tre piani a due passi da piazza della Repubblica, proprio accanto a quella che era la prefettura de L'Aquila che è andata completamente distrutta. 09:11 Situazione drammatica a Onna e Paganica Una delle situazioni più drammatiche, secondo Adnkronos, sarebbe da segnalare a Onna, dove il 50% delle case è crollato, e a Paganica. Una situazione 'bruttissima' la definiscono i soccorritori giunti sul posto, che ricorda quella del terremoto dell'Umbria. 09:01 Il governatore Chiodi: "Situazione davvero drammatica" "Siamo di fronte ad una situazione veramente drammatica che si sta aggravando di ora in ora. Stiamo cercando di fronteggiare l'emergenza ma la situazione è davvero molto gravè". E' il primo commento del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, alla scossa di terremoto che ha colpito l'Italia centrale". 08:53 Sky: "Berlusconi annulla il viaggio a Mosca e va all'Aquila" Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annullato la partenza per Mosca e si sta recando all'Aquila. E' quanto riferisce Sky. 08:48 Protezione Civile: "Gli sfollati saranno 45/50 mila" Potrebbero arrivare a 45-50mila, secondo le stime della Protezione civile, gli sfollati a l'Aquila e nei paesi vicini per i danni provocati dal terremoto che alle 3.32 di questa mattina ha coilpito il capoluogo abruzzese. Gli edifici inagibili potrebbero essere tra i 10 e i 15mila. 08:47 La scossa avvertita anche a Roma; nessun danno La fortissima scossa di terremoto che ha colpito in maniera devastante questa notte l'Abruzzo è stata avvertita anche a Roma. Nella notte, intorno alle 3,32, hanno tremato anche gli edifici della capitale. La gente in alcuni quartieri è scesa per strada. Ma non risultano edifici lesionati. 08:46 Le vittime sono salite a quota 27 Il numero dei morti, secondo fonti ospedaliere, è salito a 27. La situazione all'ospedale dell'Aquila diventa sempre più drammatica di minuto in minuto. Ci sono intere zone dove si stanno effettuando i primi interventi che sono in reale pericolo di inagibilità, tanto che numerosi medici medicano i feriti all'aperto di fronte alla entrata principale del pronto soccorso. 08:43 Berlusconi firma lo stato d'emergenza Il premier Silvio Berlusconi ha firmato il decreto che stabilisce lo "stato d'emergenza". Berlusconi sta valutando se rinviare il viaggio in Russia davanti alla drammaticità della situazione in Abruzzo 08:21 Le vittime sono salite a 20 Aumenta il numero delle vittime della scossa di terremoto che ha colpito L'Aquila e le zone limitrofe. Ora i corpi estratti sono 20. 08:06 Protezione civile: "Finora 17 morti e 40 dispersi" Il bilancio continua purtroppo a peggiorare. Secondo la protezione civile, le vittime sono 17, le persone disperse almeno 40 08:05 Tra i paesi più colpiti c'è Roio Poggio Tra i paesi più colpiti dal terremoto di questa notte ci sono anche quelli di Roio Poggio (che sarebbe gravemente lesionato), Massa, Paganica e Fossa 08:00 "Sei dispersi alla Casa dello studente" Una delle strade più colpite dai crolli è via XX Settembre, dove si trova la Casa dello studente. In ospedale sono arrivati due ragazzi, che abitano in una traversa di via XX Settembre, e hanno dichiarato che nel loro palazzo crollato sarebbero dispersi sei giovani studenti. 07:57 Inagibile la struttura ospedaliera dell'Università La struttura ospedaliera e universitaria del Delta di Medicina è inagibile e i primari dei reparti hanno deciso di trasferire i pazienti lungo il tunnel di collegamenti in cemento armato dove, secondo i tecnici, non ci sono pericoli di crollo. 07:52 Via XX Settembre, trovata una persona viva Si scava tra le macerie di una palazzina di via XX Settembre. Trovata una donna in vita. E' stata portata subito al'ospedale 07:51 Estratto dalle macerie il corpo di uno studente Il corpo senza vita, probabilmente di uno studente, è stato estratto in questo momento dallo stabile completamente crollato in piazzale Paoli nei pressi della villa comunale dell'Aquila. Sotto la macerie potrebbero esserci decine di corpi. 07:49 Si scava tra le macerie della casa dello studente La palazzina che ospita la casa dello studente, un edificio moderno di tre piani, è parzialmente crollato, tutta un'ala della casa si è accasciata al suolo mentre un'altra parte è gravemente lesionata. I vigili del fuoco stanno scavando tra le macerie perchè, secondo alcuni ragazzi che si trovavano all'interno, ci sarebbero ancora delle persone sotto le macerie. Ancora comunque non è possibile tirare un bilancio ci sono stati diversi crolli in vari punti della città. 07:48 Centinaia di persone accampate davanti all'ospedale dell'Aquila Centinaia di persone sono accampate in attesa di soccorsi davanti all'ospedale dell'Aquila, che non è stato evacuato. Al nosocomio arriva un flusso continuo di persone, alcuni addirittura seminudi, con ferite di vario genere, sotto choc e piangenti. Fonti dell'ospedale hanno confermato la morte di quattro bambini nel crollo della loro casa. Alla periferie ovest dell'Aquila, in una traversa di via Amiternum, nei pressi di piazza D'Armi, una casa è crollata e alcuni volontari stanno cercando di estrarre una donna che, per il momento non dà segni di vita. 07:41 I carabinieri: "Sedici morti e 30 dispersi" Il nuovo bilancio dei carabinieri parla di 16 morti accertati, tra cui 5 bambini. Le vittime sono cinque a Castelnuovo, uno a Poggio Picenze, uno a Tormintarte, due a Fossa, uno a Totani e quattro a l'Aquila. Sono inoltre oltre 30 le persone che risultano disperse. 07:40 Crollato il palazzo della Prefettura Quattro edifici contigui, nei pressi della villa comunale dell'Aquila, sono crollati. I volontari stanno scavando con le mani e con i picconi per cercare di trovare le persone che vi si trovavano dentro al momento del crollo. La scena è agghiacciante: l'edificio in cemento armato si è completamente disintegrato. Tra gli edifici crollati c'è anche quello della Prefettura 07:31 L'Aquila, crollato l'hote Duca degli Abruzzi L'Hotel Duca degli Abruzzi è completamente crollato. La struttura in cemento armato è praticamente collassata e l'edificio si è accartocciato su se stesso. Sul posto sono giunti le squadre dei soccorsi, dei vigili del fuoco e della protezione civile. Si scava nella speranza di trovare persone in vita. 07:30 Bertolaso: "Ci sono numerose vittime" Secondo Guido Bertolaso: "ci sono numerose vittime, molti feriti e parecchie case crollate". 07:28 Diecimila edifici lesionati in Abruzzo Gli scenari della Protezione civile prevedono fino a 10.000 edifici lesionati per il sisma che questa notte ha colpito l'Abruzzo e quindi gli sfollati potrebbero essere nell'ordine delle decine di migliaia. 07:18 Miozzo (Protezione civile): "Sisma non prevedibile" 'Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, non era possibile prevedere la scossa che ha colpito oggi l'Italia centrale". Lo ha detto il dirigente della Protezione civile Agostino Miozzo. Nelle scorse settimane l'Abruzzo è stato colpito da uno sciame sismico con decine di piccole scosse e qualcuno aveva ipotizzato la possibilità di un evento più consistente. Ma questa previsione, ha sottolineato Miozzo, "non è era fondata su basi scientifiche: purtroppo questi eventi non sono ancora prevedibili". 07:17 Bertolaso: "Berlusconi dichiarerà l'emergenza nazionale" Guido Bertolaso ha detto di essere continuamente in contatto con il premier Silvio Berlusconi e con il Quirinale: "Palazzo Chigi sta per firmare il decreto che dichiara l'emergenza nazionale" 07:15 Bertolaso: "La peggiore tragedia dall'inizio del millennio" "E' la peggiore tragedia di questo inizio di millennio". Lo ha detto il sottosegretario con delega alla Protezione civile Guido Bertolaso che ha poi descritto le operazioni di soccorso che sono già a buon punto. Ha chiesto di non recarsi nelle zone terremotate per evitare inutili intasamenti 07:10 All'Aquila allestito un ospedale da campo in Piazza d'Armi All'Aquila si sta allestendo un ospedale da campo in Piazza d'Armi. L'edificio crollato nel quale sarebbero intrappolati quattro bambini e un'anziana sarebbe in una località tra Paganica e San Gregorio 07:08 L'Aquila, si valuta l'evacuazione dell'ospedale All'Aquila si valuta l'evacuazione dell'ospedale. L'edificio che ospita la farmacia del "San Salvatore" è crollato. Il presidio ospedaliero ha subito diversi danni e lesioni. Le forze dell'ordine starebbero valutando una possibile evacuazione, anche parziale, della struttura sanitaria. 07:03 Due macedoni e tre italiani le vittime di Castelnuovo Sono due macedoni e tre italiani le vittime estratte dai primi soccorritori a Castelnuovo. I tre italiani sono un 60enne residente a Roma ma originario del luogo e gli anziani genitori che era venuto a trovare nel fine settimana. 06:53 Castelnuovo: completamente crollato il centro storico Sono cinque i morti estratti dalle macerie a Castelnuovo, frazione di S.Pio delle Camere in provincia dell'Aquila. Lo conferma un primo bilancio dei carabinieri. Il centro storico del paese è totalmente distrutto, decine le case crollate compresa la chiesa. Le due vittime di Fossa sono una bambina e un'anziana 06:50 Sarebbero nove le vittime accertate Sarebbero nove le vittime del terremoto nella provincia dell'Aquila secondo un primo provvisorio bilancio dei carabinieri. Cinque i morti accertati a Castelnuovo, uno a Poggio Picenze, uno a Tormintarte, due a Fossa tra cui una bimba di tre anni. In questo bilancio non sarebbero compresi i quattro bambini che risulterebbero deceduti all'Aquila 06:45 Crollo nel centro dell'Aquila: sette dispersi Crollata una palazzina in pieno centro dell'Aquila, in una parallela di via XX Settembre. Ci sarebbero sette persone sotto le macerie tra cui quattro bambini. I vigili del fuoco sono al lavoro 06:43 Bilancio provvisorio: le vittime sarebbero 13 Secondo primi conteggi assolutamente provvisori, le vittime finora accertate ssarebbero 13 06:41 Secondo l'Usgs la magnitudo è 6,3 Richter Ecco i dati del terremoto in Abruzzo così come forniti dall'Usgs (il centro sismografico americano). L'ora ufficiale sono le 3,32. L'epicentro è stato rilevato alle seguenti coordinate: 42,423 Nord e 13,395 Est. Corrispondono al comune di Arischia pochi chilometri dall'Aquila. Le distanze: 70 km da Pescara, 95 da Roma, 115 da Perugia, 135 da Ancona. 06:33 L'Agi: "Le vittime sarebbero decine" Secondo l'Agenzia Italia, le vittime in Abruzzo "sarebbero decine" 06:27 Partite due colonne di aiuti da Roma Due colonne mobili di aiuti del Dipartimento della Protezione civile della Regione Lazio sono già in viaggio verso le zone colpite dal sisma in Abruzzo in raccordo con il Dipartimento nazionale. 06:24 Morti quattro bambini all'Aquila Quattro bambini sarebbero morti all'Aquila nel crollo della loro casa. 06:20 Chiuse tutte le scuole in Abruzzo Il governatore dell'Abruzzo Gianni Chiodi ha tenuto un vertice in Prefettura a Teramo per coordinare gli aiuti. La prima decisione presa è stata la chiusura di tutte le scuole della regione. All'Aquila gravi lesioni all'Hotel Duca d'Abruzzi e tre palazzine crollate a via Sturzo, sempre nel centro città. Danni intanto a case si registrano anche nel pescarese, tra Penne e Popoli, con lesioni a infrastrutture. 06:17 L'Aquila, crollo in una casa famiglia per bambini Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente fa sapere che c'è stato un crollo in una casa-famiglia per bambini. Centoventimila persone hanno lasciato le case. Si segnalano altre scosse di assestamento anche abbastanza forti 06:02 Quindicimila abitazioni senza elettricità L'Enel fa sapere che almeno quindicimila utenze sono state disconnesse. Significa che altrettante abitazioni sono senza luce: 7.500 all'Aquila e altrettante in provincia. Non ci sono invece criticità alla rete ferroviaria ma la "situazione nella zona è critica". E' stato chiuso per accertamenti e il tratto di autostrada a24 tra Assergi e Tornimparte 05:58 Otto persone disperse a San Demetrio A San Demetrio ne' Vestini, piccolo comune di 1.605 abitanti in provincia dell'Aquila ci sarebbero otto persone disperse. 05:50 Da diversi comuni notizie di vittime Purtroppo, da diversi comuni dell'aquilano si segnalano vittime. Impossibile, per ora, un bilancio. La Protezione civile conferma: ci sono morti 05:46 Segnalate le due prime vittime a Fossa Purtroppo vengono segnalate le prime due vittime nel paese di Fossa un comune di 630 abitanti in provincia dell'Aquila sulle pendici del monte Ocre. 05:42 Protezione civile: scossa 8-9 grado scala Mercalli Il terremoto che ha colpito l'Abruzzo ha avuto un effetto pari all'ottavo-nono grado della scala Mercalli sugli edifici, provocando diversi crolli. Lo ha detto il portavoce della Protezione civile, Luca Spoletini, nella sede del dipartimento dove è riunito il comitato operativo. Il quadro, ha spiegato Spoletini, "è estremamente critico, ci sono stati diversi crolli". 05:40 Crollata cupola della chiesa Anime sante E' crollata completamente la cupola della chiesa delle Anime Sante nel centro storico della città. Anche la Cattedrale ha subito danni strutturali. Tetti crollati e case lesionate anche alle porte dell'Aquila, a Prata d'Ansidonia e Torninparte. 05:28 Quindicimila utenze senza elettricità Sono quindicimila le utenze disalimentate nella provincia de l'Aquila in seguito al terremoto. Lo ha comunicato l'Enel al dipartimento della Protezione civile. 05:26 Chiuso tratto dell'autostrada Roma-l'Aquila Per verifiche e controlli sui viadotti è stato chiuso il tratto autostradale della Roma-L'Aquila (A24) tra Valle del Salto e Assergi in entrambe le direzioni. Lo si apprende dalla Protezione civile. 05:25 L'Aquila, crollata parte della casa dello studente Sono molte le case distrutte nel centro storico dell'Aquila. E' confermato il crollo di parte della Casa dello Studente, e alcuni studenti sarebbero all'interno dell'istituto. A via Sallustio tutte le case sono lesionate anche se non crollate. Le suore dell'istituto religioso sono in strada e prestano aiuto ad anziani e persone con coperte e altri generi di conforto. In Piazza Duomo centinaia le persone e molte macchine sostano con gente ancora sotto choc. A Rovere, sull'Altopiano delle Rocche, è crollato il campanile, mentre danni e case lesionate si riscontrano anche ad Avezzano con telefoni e elettricità in tilt. Nel resto della regione migliaia sono le persone in strada, da Pescara a Sulmona, da Teramo a Chieti. 05:09 Dalle marche pronte a partire 2 colonne mobili Dalle Marche sono pronte a partire per l'Abruzzo, se il Dipartimento nazionale di Protezione civile lo riterrà opportuno, le due colonne mobili dei vigili del fuoco di Macerata e Ancona. Lo ha reso noto il dirigente della Protezione civile regionale Roberto Oreficini. "La macchina regionale è già operativa, anche per supportare il lavoro di verifica della stabilità e agibilità degli edifici lesionati dal sisma che ha colpito la zona dell'Aquila". La scossa di magnitudo 5.8, ha confermato Oreficini, è stata avvertita in tutte le Marche, ma per fortuna, "salvo qualche piccola lesione in alcuni edifici nella zona dell'Ascolano più vicina al confine con l'Abruzzo, non ci sono stati danni", A parte suppellettili, bicchieri e quadri caduti in varie abitazioni, e tanto spavento fra la gente. 05:06 P. civile: non mettersi in viaggio nella zona del sisma La Protezione civile invita a non mettersi in viaggio nella zona colpita dal terremoto. Anche se al momento non vengono segnalati problemi particolari a ferrovie e autostrade, il Dipartimento ribadisce di non mettersi in strada per non intralciare i soccorsi. Sulla zona dell'Aquila inoltre è stato emesso un Notam, un divieto di sorvolo in tutta l'area. 05:05 L'Aquila, si scava tra le macerie Ci sono persone intrappolate in una casa del centro storico, in via XX Settembre, crollata e i vigili del fuoco stanno scavando per tirarle fuori dalle macerie. La casa, totalmente rasa a suolo, è vicina al palazzo dell'Anas. 04:59 Sottosegretario Letta in contatto con la Protezione civile Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta segue con attenzione l'evolversi della situazione dopo il terremoto che ha colpito stanotte l'Abruzzo. Palazzo Chigi, secondo quanto si apprende, è in costante contatto con la Protezione civile. 04:56 Bertolaso in contatto con Napolitano e Berlusconi Il capo della protezione civile Guido Bertolaso, subito dopo la scossa di terremoto che ha colpito l'Abruzzo, ha informato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Silvio Berlusconi, con i quali è in costante contatto per aggiornarli sulla situazione. Bertolaso ha anche parlato con il sindaco dell'Aquila, che ha confermato i crolli verificatisi in città. 04:50 Protezione civile, nessun problema a strade e ferrovie Non risultano al momento danni alle linee ferroviarie e alle principali strade della zona colpita dal terremoto. Lo rende noto la Protezione civile che è in contatto con Ferrovie e Anas. 04:39 Protezione civile: epicentro a pochi chilomentri dall'Aquila L'epicentro è stato ulteriormente precisato essere a pochi km dalla città dell'Aquila, nella zona nord, in un triangolo compreso tra la stessa città dell'Aquila e le frazioni di Collimento e Villa Grande. 04:38 Protezione civile conferma crolli a L'aquila, persone sotto le macerie Conferme di crolli arrivano anche dal comitato operativo della Protezione civile. Sarebbero diverse le persone rimaste sotto le macerie. 04:36 Scossa avvertita nelle Marche, gente in strada E' stata avvertita distintamente anche nelle Marche, in particolare in provincia di Ascoli Piceno, dove molte persone si sono riversate in strada, la scossa di terremoto registrata poco dopo le 3:30 nell'Italia centrale, che ha avuto epicentro all'Aquila. Centinaia le chiamate giunte ai centralini dei vigili del fuoco, anche di persone anziane che, spaventate, non riuscivano a uscire di casa e chiedevano notizie sul sisma. Moltissime le telefonate anche ad Ancona, Jesi, e nel Fabrianese, dove la gente si è svegliata di soprassalto, con la memoria del sisma devastante del 1997. Fino a questo momento, salvo qualche segnalazione di crepe nei muri nella zona di Ascoli, non risulterebbero danni. 04:35 L'Aquila, seri danni nel capoluogo e in provincia Una parte della Casa dello Studente è crollata all'Aquila, moltissimi edifici sono lesionati. Un punto di raccolta dei cittadini è stato allestito a Piazza d'Armi. Nel centro cittadino sarebbe crollata una chiesa. Seri danni alle abitazioni sono stati segnalati dalla popolazione anche in diverse località della provincia. Nel capoluogo il traffico è in tilt. In alcune zone sono state segnalate interruzione della corrente elettrica e delle linee telefoniche. 04:19 Edifici crollati all'Aquila, si temono vittime Alcuni edifici del centro storico dell'Aquila risultano crollati in seguito al violento sisma avvenuto dopo le 3.30 di questa notte. Secondo i carabinieri si teme che possano esserci vittime. Numerose le persone rimaste ferite. 04:18 Roma, rove nti i centralini di vigili del fuoco e dei vigili urbani Sono state oltre 300 le chiamate dei cittadini della capitale alla sala operativa dei vigili del fuoco, così come alla sala operativa della polizia municipale, nei dieci minuti immediatamente successivi alla scossa sismica chiaramente avvertita anche a Roma. Al momento non si registrano danni a cose o persone ma solo molta preoccupazione da parte dei cittadini. 04:17 Convocato il comitato operativo della protezione civile Il capo del Dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso ha convocato il Comitato operativo in seguito alla forte scossa di terremoto in provincia dell'Aquila. 04:17 Protezione civile: scossa di 5.8 all'Aquila La violenta scossa di terremoto che è stata avvertita in nottata nel centro Italia ha avuto come epicentro L'Aquila ed è stata di magnitudo 5,8. Lo rende noto il Dipartimento della protezione civile, sottolineando che la scossa è avvenuta alle 3.32 a 5 km di profondità. 04:16 L'Aquila, case lesionate e gente in strada La violenta scossa di terremoto che ha scosso poco le 3.30 il centro Italia e l'Abruzzo ha causato all'Aquila profonde lesioni agli edifici, anche in palazzi di cemento armato. Nella città lgli abitanti si sono tutti riversati in strada. 04:01 Scossa nell'Italia centrale di magnuitudo 6.7 La scossa che ha colpito questa notte Roma, l'Abruzzo e il centro Italia è stata di magnitudo 6,7 della scala Richter. E' quanto risulta alla sala operativa dei vigili urbani della Capitale. 03:50 Forte scossa avvertita in Abruzzo Anche in Abruzzo, da Pescara all'aquila, è stata avvertita in nottata una forte scossa, che ha fatto seguito a quelle di ieri sera, di magnitudo 3,9 e alla replica avvenuta dopo la mezzanotte di magnitudo 3,5. 03:45 Forte scossa di terremoto avveritita a Roma Una forte scossa sismica è stata avvertita poco dopo le 3.30 di questa notte nella Capitale.
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L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.unita.it/2010-08-19 Mancato allarme terremoto Gli aquilani chiedono i danni Una trentina di famiglie delle vittime del sisma dell'Aquila ha avanzato richieste di risarcimento danni per complessivi 22 milioni e mezzo di euro alla Presidenza del Consiglio dei ministri: l'atto di citazione per responsabilità civile è stato presentato presso il Tribunale civile dell'Aquila dagli avvocati del foro aquilano Maria Teresa di Rocco e Silvia Catalucci. L'iniziativa legale si basa sulle risultanze del lavoro della Commissione Grandi Rischi riunita all'Aquila il 31 marzo 2009, a cinque giorni dalla tragica scossa, in particolare in riferimento ai messaggi rassicuranti lanciati dai protagonisti di quel summit alla popolazione aquilana che era alla prese con uno sciame sismico da alcuni mesi. Il risarcimento in sede civile è stato inoltrato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, perchè la Commissione Grandi Rischi è organo consultivo della stessa. La richiesta potrebbe innescare altre azioni da parte delle altre famiglie che hanno subito lutti o gravi danni fisici e psicologici. Sulla Commissione Grandi Rischi c'è l'inchiesta della procura dell'Aquila che ha indagato e chiesto al Gup il rinvio a giudizio per sette persone che parteciparono a quel summit: l'udienza preliminare è stata fissata per il 10 dicembre prossimo. L'ipotesi di reato è omicidio colposo plurimo. Gli indagati sono Franco Barberi, Bernardo De Bernardinis, Enzo Boschi, Giulio Selvaggi, Gian Michele Calvi, Claudio Eva e Mauro Dolce. Secondo la procura, dopo la riunione sarebbero state diramate informazioni, incomplete, imprecise e contraddittorie sul terremoto e sugli sviluppi dell'attività sismica all'Aquila. "Sarà fissata presumibilmente nei prossimi giorni l'udienza per la richiesta di risarcimento di 22,5 milioni alla Presidenza del Consiglio dei ministri: dovrebbe tenersi per l'inizio del 2011". Lo ha detto il legale Maria Teresa Di Rocco, incaricata dai familiari delle vittime assieme alla collega Silvia Catalucci di depositare la richiesta al tribunale civile del capoluogo, la quale spiega che la decisione "sarà presa dal presidente, Giovanni Novelli, o da un suo facente funzioni". "Le famiglie di 20 persone decedute nei crolli del 6 aprile 2009 all'Aquila e nelle zone limitrofe - precisa il legale motivando l'azione legale - hanno deciso di chiedere un risarcimento alla Presidenza del Consiglio dei ministri per la responsabilità dei suoi membri, in particolare di tutta la Commissione grandi rischi, che ne è un organo consultivo". Secondo l'avvocato aquilano, qualora venisse ottenuto, il risarcimento non sarà diviso in parti uguali. "La somma - sostiene l'avvocato - sarà divisa tra i familiari delle vittime, non in parte uguali, ma in base ai danni subiti". La Di Rocco non dice di più per ragioni di privacy, ma uno dei criteri potrebbe essere l'età che aveva la persona deceduta nei crolli. 19 agosto 2010
2010-07-29 L'Aquila, la ricostruzione di nuovo nelle mani della Protezione civile Un'assemblea cittadina straordinaria - per il punto della situazione e l'esame dell'opportunità di nuove iniziative di mobilitazione - è stata convocata del presidio permanente di piazza Duomo, all'Aquila, per questo pomeriggio. L'iniziativa segue l'annuncio del premier che il governo riprenderà in mano la gestione della ricostruzione dopo il terremoto del 6 aprile 2009. L'assemblea sarà un'occasione di confronto che segue centinaia di commenti e dichiarazioni sui social network diffusi nelle ultime ore dopo la diffusione dell'annuncio di Berlusconi. "Avremo così modo di fare il punto della situazione - ha spiegato Sara Vegni del comitato '3e32' - e riordinare le idee dopo questo annuncio". L'assemblea valuterà anche eventuali nuove iniziative di mobilitazione. "C'è bisogno di certezza sui fondi a disposizione della ricostruzione - ha commentato Patrizia Tocci - e non del mero ritorno della Protezione civile". 29 luglio 2010
2010-07-22 Terremoto L'Aquila, il bilancio della Protezione Civile Venerdì 02 Aprile 2010 22:33 redazione E-mail Stampa 2931 letture baz_web5L’Aquila. I numeri della Protezione Civile. Ad un anno dal terremoto, il Dipartimento della Protezione civile ha diffuso tutti i dati relativi agli interventi, effettuati nelle ore immediatamente successive alla scossa di terremoto, fino alle attività di ricostruzione, ancora in corso.
Le prime ore dell'emergenza Alle 3.32 del 6 aprile 2009 un violento terremoto colpisce L’Aquila e il territorio abruzzese. Magnitudo: 5.9 della scala Richter (dato ricalcolato*) - Magnitudo Momento 6.3 - Profondità: 8.8 chilometri. 4.15: si riunisce l’Unità di Crisi della Protezione civile → 4.40: si riunisce il Comitato Operativo della Protezione civile Nelle ore immediatamente successive al terremoto si attiva il Sistema nazionale della Protezione civile: - operazioni di ricerca e soccorso - allestimento delle aree di accoglienza della popolazione - pronta disponibilità di alloggio negli alberghi della provincia e della costa abruzzese - fornitura di pasti ed assistenza sanitaria - rilievi sul campo per la ricognizione del danno e la valutazione delle intensità macrosismiche. Nelle prime 48 ore vengono assistite dalla Protezione civile quasi 28mila persone. Il picco massimo tra aprile e maggio sfiora le 67.500 persone assistite. Un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dichiara lo stato di emergenza e nomina Commissario delegato, fino a dicembre 2009, il Capo della Protezione Civile. L’incarico sarà poi prorogato fino al 31 gennaio 2010. Il 1 febbraio Guido Bertolaso passa le consegne al nuovo Commissario Delegato, Gianni Chiodi, Presidente della Regione Abruzzo, assicurando, per l’intero mese, l’affiancamento alla nuova Struttura di gestione dell’emergenza da parte di una Struttura tecnica di missione del Dipartimento della Protezione civile. Restano di diretta competenza del Dipartimento alcune attività residue relative alla realizzazione di alloggi provvisori. * Il valore inizialmente calcolato dall’INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia era pari a 5.8 della scala Richter. L’attuale valore di 5.9 è stato determinato da calcoli successivi di maggiore precisione. Il Sistema nazionale di Protezione civile sul campo Forze in campo
A 48h dal sisma
Valore massimo raggiunto
Al 31/01/2010
Alcuni indicatori del lavoro svolto Vigili del Fuoco
2.400
2.471
422
202.000 interventi (1/4 del totale nazionale) 4.350.000 ore lavorate Forze Armate
1.825
1.825
345
230.000 giornate/uomo Forze dell’ordine
1.586
3.487
683
Croce Rossa Italiana
816
835
66
Oltre 1.300.000 pasti distribuiti Volontari
4.300
9.000
23
730.000 giornate/uomo Il personale del Dipartimento della Protezione civile impegnato in Abruzzo I funzionari e i collaboratori del Dipartimento sono stati impegnati dal 6 Aprile nella sede operativa in Abruzzo e a Roma, per 8.250.000 ore di lavoro complessive. I sopralluoghi per l'agibilità e le altre attività tecniche Nei primi 60 giorni sono stati svolti oltre 50.000 sopralluoghi per verificare le condizioni di sicurezza dei fabbricati e stabilirne l’agibilità sismica. Complessivamente, fino a marzo 2010 sono stati svolti 80.000 sopralluoghi, di cui alcuni per seconde verifiche, su un totale di 73.521 edifici. Tutto il rilievo è stato svolto grazie alla collaborazione di più di 5.000 tecnici volontari provenienti da tutta l’Italia. Al momento le verifiche di agibilità non sono terminate: c’è un residuo di poche centinaia di ispezioni, per richieste di secondo sopralluogo sulla base di perizia tecnica di parte, richieste di primo sopralluogo giunte in ritardo o sopralluoghi per la revisione degli esiti F (edificio inagibile per rischio esterno). Questi gli esiti delle verifiche di agibilità aggiornati a marzo 2010:
edifici privati
edifici pubblici
patrimonio culturale Agibile (A)
52%
53,6%
24,1% Parzialmente o temporaneamente inagibile (B, C)
15,9%
25,2%
22,2% Totalmente inagibile (E) o inagibile per rischio esterno (F)
32,1%
21,2%
53,7% Esiti definitivi di agibilità
71.302
2.219
1.800 Nell’immediato dopo terremoto sono stati svolti sopralluoghi macrosismici per la determinazione delle intensità nelle diverse località, per avere già nelle prime 48 ore un quadro abbastanza completo e affidabile della distribuzione delle intensità sul territorio. Questi rilievi sono poi proseguiti per alcune settimane su altre località e ulteriori verifiche. Oltre alle verifiche sugli edifici sono stati svolti circa 130 sopralluoghi in varie località, per valutare la pericolosità di situazioni critiche di tipo geologico e idrogeologico (principalmente frane) determinate dal terremoto e da successivi fenomeni meteorologici. Durante i sopralluoghi, sono state anche prese decisioni immediate sulle necessarie contromisure per contrastare situazioni di immediato pericolo. Le reti di monitoraggio del Dipartimento hanno costantemente operato durante e dopo il terremoto, consentendo di avere dopo appena un’ora una valutazione strumentale della severità della scossa in diversi punti della zona epicentrale. Le reti di monitoraggio sono state ampliate dopo il terremoto per tenere sotto controllo il territorio e alcune strutture fondamentali in cui erano ospitate le attività dell’emergenza (tra queste la palazzina comando della scuola della Guardia di Finanza a Coppito). Per favorire l’avvio della ricostruzione, il Dipartimento della Protezione Civile ha promosso e coordinato insieme alla Regione Abruzzo gli studi di microzonazione, con la collaborazione di circa 200 ricercatori ed esperti. Gli studi hanno portato alla realizzazione di mappe di microzonazione sismica di livello 3 di tutte le aree interessate dalla ricostruzione che hanno subito un’intensità sismica maggiore o uguale a 7 nella scala MCS. Le mappe sono oggi disponibili su sito www.protezionecivile.it. Allo stesso fine sono state prodotte linee guida per le indagini sperimentali sulle strutture e sui terreni e per gli interventi sugli edifici danneggiati. I beni culturali Un Vice Commissario ha coordinato sopralluoghi, verifiche di agibilità, messe in sicurezza e recupero dei beni artistici. Circa 1.800 i rilievi sull’intero patrimonio monumentale, di cui: - 1.045 rilievi nelle Chiese - 700 rilievi sui palazzi 200: gli interventi realizzati dai Vigili del Fuoco 4.997: i beni artistici mobili recuperati 400.000: i beni librari recuperati 3.609: le schede di rilievo del danno ai beni mobili La ripresa Il primo obiettivo è stato trovare una sistemazione temporanea confortevole alle oltre 60.000 persone sfollate. Di queste, quelle con case A sono via via rientrate nelle proprie abitazioni, quelle con case B e C hanno riparato o stanno riparando i loro appartamenti grazie ai contributi statali, e nel frattempo vengono assistite con soluzioni a breve termine (ospitalità in alberghi e strutture messe a disposizione dallo Stato, Contributo di autonoma sistemazione). Le persone con case E, F, oppure in zona rossa, hanno avuto o avranno invece sistemazioni a medio termine nel Progetto CASE, nelle villette di legno (MAP – Moduli Abitativi Provvisori), in appartamenti in affitto, oppure continueranno a poter beneficiare del Contributo di autonoma sistemazione. Il Governo ha avviato anche altre azioni importanti, come: - contributi per la riparazione e la ricostruzione delle abitazioni (ordinanza n. 3778 e 3779 del 6 giugno 2009 per edifici A, B e C, ordinanza n. 3790 del 9 luglio 2009 per edifici E e ordinanza n. 3820 del 12 novembre 2009 per gli aggregati in muratura). - indennizzi per le attività produttive e le associazioni culturali (ordinanza n. 3789 del 9 luglio 2009). Il fabbisogno abitativo delle persone che hanno perso la casa nel terremoto può essere determinato solo con una certa approssimazione, perché risulta dalla combinazione di una serie di fattori: caratteristiche ed esigenze del nucleo familiare prima e dopo il terremoto, variazioni dell’esito di agibilità degli edifici, riperimetrazione della zona rossa, ecc. Il Dipartimento della Protezione civile ha potuto promuovere un censimento dei fabbisogni solo nel mese di agosto, superata la prima emergenza e consolidato il quadro dell’assistenza alla popolazione. Tra le azioni sopra descritte, il Progetto CASE è partito all’indomani del sisma, e realizza per la prima volta in Italia su larga scala la costruzione di 4.449 appartamenti antisismici in un’unica città. Con il censimento si è potuto riparametrare il progetto CASE, ampliando per quanto possibile il numero degli edifici in corso di costruzione, nei limiti delle aree e degli spazi individuati. Ai 150 edifici previsti inizialmente ne sono stati aggiunti infatti 15 già all’avvio dei lavori e altri 20 dopo il censimento, portando il numero degli edifici a 185 e il costo del progetto a 792 milioni. Sono partiti invece già parametrati sul fabbisogno fotografato ad agosto i progetti MAP (in particolare i MAP dell’Aquila) e gli appartamenti del Fondo immobiliare. Considerando che il valore dei fabbisogni sarebbe potuto aumentare rispetto alla situazione di agosto, questi due progetti hanno previsto un numero di soluzioni superiore a quello risultante ad agosto, anche per assicurare ai cittadini che non sarebbero rientrati nel progetto CASE una valida soluzione alternativa. Infine, a mano a mano che emergevano nuove esigenze abitative, il Contributo di Autonoma Sistemazione è stato progressivamente aumentato, fino a diventare un’altra delle alternative possibili per le sistemazioni di medio termine necessarie a chi ha la casa totalmente inagibile o distrutta. Una persona anziana o in precarie condizioni di salute e che vive da sola, può arrivare a 700 euro mensili. In questo quadro, la Protezione civile ha potuto passare le consegne al Commissario e al Vice Commissario per la ricostruzione con una situazione che ha visto via via sistemare le famiglie ancora in attesa di collocazione, a mano a mano che venivano completate le consegne degli appartamenti in CASE, MAP o in affitto. Alle famiglie di almeno tre persone sono state garantite prima del passaggio di consegne sistemazioni di medio termine. Al 31 gennaio, è rimasto di competenza del Dipartimento il completamento degli edifici del Progetto CASE (sostanzialmente sistemazioni a verde e opere di urbanizzazione) e delle villette di legno. Il 6 aprile 2010, a un anno dal terremoto, il Dipartimento ha ultimato la consegna al Comune dell’Aquila delle villette del progetto MAP e delle CASE, e sta ultimando la costruzione e consegna delle villette negli altri Comuni. Il fabbisogno abitativo totale di sistemazioni di medio termine in Abruzzo è oggi limitato a circa 1.750 persone, coppie e single con casa E, F o in zona rossa che non hanno trovato posto nel progetto CASE, oppure non hanno partecipato al censimento, o hanno avuto la loro casa riclassificata come inagibile dopo agosto. I progetti MAP, il fondo immobiliare e il contributo di Autonoma sistemazione maggiorato si configurano quindi come strumenti disponibili e sufficienti per le esigenze presenti e future, e sono strutturati in modo da poter coprire a breve anche queste restanti esigenze. Nel frattempo, le persone ancora in attesa di sistemazione a medio termine continuano naturalmente ad essere tutte assistite dallo Stato, e sistemate in alberghi o altri alloggi provvisori. Riguardo ai contributi per la riparazione ed il rafforzamento, in particolare degli edifici B e C (ordinanza n. 3779 del 6 giugno 2009), il Comune dell’Aquila al 31 marzo 2010 ha emesso 6.242 contributi definitivi, a fronte di circa 9000 domande presentate ed esaminate. Alberghi, strutture statali, affitti Sulla costa 1.850 persone in hotel - quasi 1.000 stanno riparando le loro abitazioni danneggiate - gli altri saranno sistemati con soluzioni a medio termine alternative al progetto CASE, oppure hanno già scelto il Contributo di autonoma sistemazione. All’Aquila - 2.455 persone sono negli alberghi - 622 persone sono negli appartamenti delle delegazioni G8 nella scuola della Guardia di Finanza e 146 nella Caserma Campomizzi restaurata - 396 persone sono in 142 appartamenti del fondo immobiliare (ordinanza n. 3789 del 9 luglio 2009) - 1.945 persone sono in appartamenti con affitti agevolati (ordinanza n. 3769 del 15 maggio 2009) CAS - Contributo autonoma sistemazione All’Aquila: 27.316 persone Sistemazioni di medio periodo Progetto C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili e Ecocompatibili) - 185 edifici nel Comune dell’Aquila - 4.449 appartamenti per 15.000 persone Tappe: - 23 aprile 2009, il Consiglio dei Ministri, riunito a L’Aquila, annuncia il Piano C.A.S.E. - 8 giugno 2009, aprono i primi cantieri a Cese di Preturo e Bazzano - 15 settembre 2009, la conferenza dei servizi integra il Piano C.A.S.E., portandone il numero complessivo a185. - 29 settembre 2009, consegnati i primi 400 appartamenti a Cese di Preturo e Bazzano - 19 febbraio 2010, completamento di tutti gli edifici - 31 marzo 2010: passaggio al Comune di L'Aquila della gestione di tutti gli edifici Costo: € 792 milioni * Progetto MAP - Villette di legno 3.535 villette nei comuni colpiti dal terremoto e nel Comune dell’Aquila, per circa 8.500 persone - ad oggi, ospitano circa 5.700 persone - Nel Comune dell’Aquila: 1273 villette (1.116 realizzate o donate al Dipartimento + 157 villette donate nelle frazioni). Sono state tutte completate e consegnate al Comune Il Sindaco ha assegnato 880 villette per un totale di 2.442 persone alloggiate. Rimangono da assegnare 236 alloggi. - Nei Comuni fuori L’Aquila: 2.262 villette (2.053 realizzate dal Dipartimento + 209 donate) I sindaci hanno assegnato 1.435 villette per un totale di circa 3.300 persone alloggiate. Ne sono state completate finora circa 1.800. Tappe - 15 giugno, apre il cantiere per la realizzazione del villaggio a Onna - 14 luglio, la Protezione Civile della Provincia di Trento è incaricata della realizzazione delle prime villette di legno - 21 agosto, inaugurate le prime villette a Stiffe, nel Comune di San Demetrio de’ Vestini - 15 settembre, inaugurate 94 villette ad Onna - 31 marzo, ultimate e consegnate al Sindaco tutte 1273 villette nel Comune dell’Aquila (1.116 realizzate o donate al Dipartimento + 157 villette donate nelle frazioni) - 31 marzo, ultimate 1.800 delle 2.262 villette in costruzione fuori dall’Aquila Costo: € 230,6 milioni * Per l’acquisto e posa in opera di 3.166 villette e per la posa in opera di 369 villette donate Scuole Alla riapertura delle scuole, a settembre, tutti i 17.567 studenti delle scuole del "cratere", di ogni ordine e grado, hanno regolarmente ripreso l’attività, primo segnale di un progressivo ritorno alla normalità. - 32 scuole realizzate per sostituire quelle distrutte o danneggiate dal terremoto, - nuovo Conservatorio "Alfredo Casella". - per 59 scuole danneggiate, interventi di riparazione e rafforzamento strutturale Tappe - 12 agosto, iniziano lavori per la realizzazione delle scuole - 21 settembre, aprono le prime scuole con l’avvio dell’anno scolastico - 22 dicembre, apre il nuovo Conservatorio Buoni per l’acquisto di libri • 25 euro per gli iscritti alla scuola primaria • 100 euro per le medie • 130 euro per le superiori Il progetto è realizzato con fondi donati dalla Protezione Civile, in collaborazione con l’Ufficio scolastico Regionale per l’Abruzzo, la Carispaq, Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila e l’Ali, Associazione Librai Italiani di Confcommercio. Costo delle nuove scuole: € 81 milioni* Costo degli interventi sulle scuole esistenti: € 30,6 milioni Università L’Università dell’Aquila ha riattivato tutti i corsi in strutture temporanee. E’ rimasto sostanzialmente stabile il numero degli iscritti ai corsi di laurea: gli iscritti all’Anno Accademico 2009-2010 sono 21.600, a fronte dei 23.200 iscritti prima del terremoto. Grazie a un accordo tra l’Università degli Studi dell’Aquila, la Regione Abruzzo e il Dipartimento della Protezione Civile è partito il 24 novembre 2009 un servizio di trasporto gratuito per gli universitari, destinato anche agli studenti residenti fuori dal "cratere sismico". Per l’attivazione del servizio l’ordinanza n. 3820 ha stanziato 5 milioni di euro. Chiese Oltre ai 3 moduli ecclesiastici provvisori realizzati, sono 73 le chiese ripristinate e riaperte grazie al progetto "una chiesa per Natale". 3 nuove chiese realizzate per sostituire quelle distrutte o danneggiate dal terremoto. Costo: € 736 mila * Gli affidamenti disposti dal Dipartimento Procedure di gara espletate
446 Contratti d’appalto sottoscritti (C.A.S.E – M.A.P. – M.U.S.P. – M.E.P. – COMPLESSO POLIFUNZIONALE)
540 Imprese appaltatrici
219 Imprese subappaltatrici e fornitrici
1.559 Importi degli affidamenti disposti
€ 1 miliardo e 107 milioni Importo dei subappalti, dei noli e delle forniture autorizzati
€ 343 milioni circa Contenziosi definiti con condanna dell'Amministrazione
0 Rilievi formulati dalla Corte dei Conti
0 La sicurezza nei cantieri Nel periodo giugno 2009 - marzo 2010 sono state circa 26 milioni le ore lavorate per la realizzazione di C.A.S.E., M.A.P., M.U.S.P. e altre opere in 194 cantieri, con un numero medio di addetti per ogni ora lavorata superiore a 6.800 unità. Gli infortuni, in totale, sono stati 22, di cui solo 2 hanno determinato una prognosi superiore a 40 giorni. Da ciò si ricava un indice pari a 0,84 infortuni per ogni milione di ore lavorate. Il dato nazionale 2008 per il settore costruzioni indica approssimativamente 3,5 miliardi di ore lavorate (dato stimato) da 2 milioni di addetti, con un totale di 80.000 infortuni. Da ciò si ricava un indice pari a 23,0 infortuni per ogni milione di ore lavorate. Dal confronto tra i due indici emerge che il numero di infortuni nei cantieri dei progetti della Protezione Civile nell'area del terremoto è quasi 30 volte inferiore. Progetto
Periodo
N. cantieri
N. medio addetti/ ora lavorata
Totale ore lavorate
Totale infortuni
N. infortuni per milione di ore lavorate C.A.S.E. (lavorazioni fino a 3 turni/giorno)
Giugno '09 - Marzo '10
19
4.000
19.584.000
18
0,92 M.U.S.P. (lavorazioni fino a 2 turni/giorno)
Agosto '09 - Febbraio '10
33
825
1.584.000
1
0,63 M.A.P. Fuori L’Aquila (lavorazioni fino a 2 turni/giorno)
Agosto '09 - Marzo '10
121
1.452
4.181.760
2
0,48 M.A.P. L’Aquila (lavorazioni fino a 2 turni/giorno)
Agosto '09 - Marzo '10
19
400
809.600
1
1,24 Conservatorio Casella (lavorazioni fino a 2 turni/giorno)
Ottobre '09 - Dicembre '09
1
75
57.600
-
0,00 Celestino V, Chiesa S. Bernardino, Conventino (lavorazioni fino a 2 turni/giorno)
Gennaio '10 - Marzo '10
1
50
68.000
-
0,00 TOTALE LAVORI
Giugno '09 - Marzo '10
194
6.802
26.284.960
22
0,84
VALORI NAZIONALI anno 2008
Gennaio '08 - Dicembre '08
*******
1.970.000
3.467.200.000
79.841
23,03 Il modello di sicurezza nei cantieri del Progetto C.A.S.E. Tra i progetti intrapresi, C.A.S.E. è stato senza dubbio il più complesso anche per la gestione della sicurezza, a causa del numero e delle diverse tipologie di lavorazioni da effettuare contemporaneamente in uno stesso cantiere. Per questo, sono stati adottati particolari criteri ed accorgimenti. Innanzitutto è stato nominato un unico "Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione" per i diversi cantieri, coadiuvato da undici collaboratori. È stato poi firmato un Protocollo d’intesa a tutela delle condizioni di lavoro nei cantieri dell’Aquila, anche attraverso attività di informazione alle imprese affidatarie e subappaltatrici. Questo Protocollo è stato sottoscritto dal Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (che si è avvalso della Direzione generale per l’attività ispettiva e le proprie articolazioni periferiche operanti in Abruzzo), dalla Regione Abruzzo (che si è avvalsa del personale tecnico della A.S.L. competente), e dal Commissario Delegato per l'emergenza. Ogni sera, inoltre, si sono tenute riunioni operative con i tecnici e il Responsabile Unico del Procedimento per il Progetto C.A.S.E., per discutere dei problemi eventualmente riscontrati durante la giornata e analizzare le lavorazioni in programma per il giorno successivo, evidenziando le possibili criticità in termini di sicurezza. La collaborazione della Protezione Civile con le organizzazioni sindacali per il coordinamento sulla sicurezza dei cantieri ha infine permesso un monitoraggio costante sui problemi di salute e sicurezza dei lavoratori. Il Gruppo Sicurezza Cantieri - che ha presidiato quotidianamente le 19 aree del Progetto C.A.S.E., con turni lavorativi anche notturni - è potuto intervenire tempestivamente nei confronti delle imprese inadempienti. La stessa FILLEA CGIL, Federazione Italiana Lavoratori Legno Edili e Affini, quotidianamente presente sia sui cantieri sia nei "campi base", ha chiesto che anche per la ricostruzione siano applicate le modalità di gestione della sicurezza del Progetto C.A.S.E.. Il Comitato dei Garanti e le donazioni Per assicurare la trasparenza e la corretta gestione delle donazioni versate sui conti correnti messi a disposizione dal Dipartimento, il 28 maggio è stato istituito un Comitato dei Garanti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. La stessa soluzione era stata adottata nel 2004 per i progetti a favore dello Sri Lanka colpito dallo tsunami. I componenti * Sen. Franco Marini, abruzzese ed ex Presidente del Senato * Dott. Cesare Mirabelli, ex Presidente della Corte Costituzionale * Dott. Vito d’Ambrosio, Presidente della Regione Marche nel periodo in cui la Regione fu colpita dal terremoto del 1997 * Prof. Natalino Irti, abruzzese e membro dell’Accademia dei Lincei * Avv. Fernanda Contri, ex Vice Presidente della Corte Costituzionale, eletta Presidente del Comitato dei Garanti Donazioni Versamenti su conti correnti bancari e postali
€ 61.942.309,50 Ulteriori donazioni (Canada, Convenzione Ipost - Istituto Postelegrafonici, Governo giapponese, A.D.S.U. - Azienda per il Diritto agli Studi Universitari de L'Aquila, Fondazione Don Gnocchi, Sultanato del Brunei, Telecom Italia per progetto C.A.S.E., quotidiano Il Centro)
€ 5.665.569,77 TOTALE ENTRATE
€ 67.607.879,27
I Grandi Donatori (cifre superiori a € 1.000.000) * Banca d’Italia * Governo Canadese * Repubblica del Kazakistan * Quotidiano Il Centro * Comitato "Un aiuto subito" * Media friends - Onlus * Telecom italia * Unicredit S.p.a * Vodafone Italia - Telefonia mobile * Wind Italia – Telefonia mobile * Stanley Betting Progetti già approvati dal Comitato dei Garanti * Realizzazione di strutture nell'ambito del progetto C.A.S.E. * Realizzazione di scuole * Recupero della chiesa di San Biagio in Amiternum * Sostegno alla popolazione e microcredito * Ripristino impianto sportivo "S. Gregorio" * Iniziative finalizzate sul c/c "Porta a porta" * Ripristino multisala "Garden" * Centro polifunzionale per universitari 750 mq. "Pile" (non è una struttura provvisoria ma stabile) * Centro disabili "Pagliare di Sassa" * Poliambulatorio "Paganica" * Piazza delle associazioni di volontariato * Complesso "Celestino V" * Centro polifunzionale studenti L'Aquila Importo: € 62.767.000 Ascolto e sostegno Urp – Sportello per il cittadino Il Progetto nasce dalla collaborazione istituzionale tra il Dipartimento della Protezione Civile che lo ha ideato, promosso e coordinato fino al passaggio di consegne al Commissario per la ricostruzione, il Dipartimento della Funzione pubblica – Formez, la Regione Abruzzo, la Provincia, il Comune, la Prefettura dell’Aquila. Obiettivo, avvicinare cittadini e istituzioni e favorire l’uscita dall’emergenza e il ritorno alla normalità. Date 13 ottobre
Apertura degli sportelli Urp presso la Scuola della Guardia di Finanza di Coppito 4 dicembre
attivazione del numero verde 800 155 300 begin_of_the_skype_highlighting 800 155 300 end_of_the_skype_highlighting 28 febbraio
completamento passaggio consegne
Personale e sportelli Operatori di back-office
15 Sportelli di front-office
10
Domande Totale
18.036 Al numero verde 800 155 300 begin_of_the_skype_highlighting 800 155 300 end_of_the_skype_highlighting
9.966 Allo sportello
8.070 90% richieste
soddisfatto dagli operatori di front-office 10% richieste
domande passate al back-office
Media di domande al giorno Totale
131,6 In sede
69,8 Al telefono
112,2 Punta massima di richieste in un giorno
308
Temi delle richieste Progetto C.A.S.E.
50% Sistemazione negli alberghi
13% Manutenzione degli alloggi
10% Arredi delle abitazioni
6% Attività di comunicazione Newsletter "L’Abruzzo e noi" 26 numeri, di cui: - 13 distribuiti in 8.000 copie per ogni numero - 10 più due allegati distribuiti in 40.000 copie - 1 distribuito in 20.000 copie - 1 distribuito in 30.000 copie - 1 distribuzione prevista dal 29 gennaio - 2 Speciali 5 e 6 mesi in 50.000 copie
RASSEGNA.IT per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.rassegna.it/articoli/2010/01/19/57169/laquila-laltra-faccia-del-terremoto
Nove mesi dopo L’Aquila: l'altra faccia del terremoto stampa l'articolo | In Abruzzo non ci sono più tende, ma almeno 15 mila persone sono ancora assistite. In oltre 3.500 non hanno una sistemazione definitiva. La fase della ricostruzione vera e propria non è stata avviata. Dietro i proclami del governo, l'emergenza continua di Paolo Andruccioli foto di Davide Colella (immagini di Davide Colella) Tra marzo e aprile dello scorso anno la terra ha cominciato a tremare in una vasta zona dell’Abruzzo, delle Marche e del Lazio. Scosse di magnitudo 3,7 e 3,9 si sono susseguite per giorni. Molti allarmi sono stati ignorati. Anzi, al contrario, ci sono state voci ufficiali che invitavano tutti alla calma e hanno cercato di sminuire gli allarmi in vari momenti. Alla fine è arrivata la scossa più distruttiva. Erano le 3.32 della notte del 6 aprile, quando l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia registrò un sisma di magnitudo 6,3 Mw. Secondo la scala di magnitudo locale (la vecchia scala Richter) il valore era 5,8 Ml. In termini di scala Mercalli, la stima iniziale è stata fissata tra l’ottavo e il nono grado. Era il culmine di un movimento tellurico che aveva preso corpo da giorni, ma non si è certo trattato dell’ultima scossa. Solo nelle 48 ore successive a quella drammatica notte del 6 aprile si sono registrate infatti altre 256 scosse. Poi, ancora, altre scosse a giugno e luglio. La terra ha continuato a tremare, mentre un governo abituato alla propaganda elettorale continuava a vendersi l’immagine del miracolo. "Lo Stato questa volta c’è", dicevano i comunicatori berlusconiani. E invece la realtà – anche in questo caso – ha una faccia molto diversa da quella patinata rilanciata durante il vertice del G8 e diffusa un giorno sì e uno no dal sistema mediatico del Cavaliere, che ha parlato di case consegnate in tempi record, di "new town", di ripresa immediata dell’economia aquilana e abruzzese. La realtà è un’altra ed è arrivato il momento di ricostruirla per quello che è. Prima di tutto c’è da ricordare che ci sono ancora delle responsabilità penali da verificare e la magistratura sta lavorando per questo. Si tratta di vedere se i morti del terremoto sono dovuti al caso imprevedibile del sisma o magari anche al crollo di costruzioni non proprio perfette in quanto a materiali e misure di sicurezza obbligatorie e non rispettate. Come si ricorderà, il bilancio definitivo è di stato di 308 morti e di circa 1600 feriti di cui 200 gravissimi, che vennero ricoverati negli ospedali di Teramo, Avezzano, Chieti, Pescara, Ancona, Roma, Rieti, Foligno e Terni. Il numero complessivo degli sfollati si è attestato sulla ragguardevole cifra di 65.000 persone. Uomini, donne, bambini e anziani vennero alloggiati in tendopoli, auto e alberghi, soprattutto lungo la costa adriatica. E mentre il presidente del consiglio invitava tutti i terremotati ad andare al mare (nel senso di andare tutti negli alberghi della costiera adriatica), i giornali locali e nazionali pubblicarono le foto della catasfrote e parlarono soprattutto delle vittime più famose, come Lorenzo Sebastiani, giovane rugbysta dell'Aquila Rugby, Lorenzo Cini, pallavolista in serie B e il calciatore di eccellenza Giuseppe Chiavaroli. Pesantissimi furono i danni. Si è parlato di circa 10.212.000.000 di euro. La macchina della solidarietà nazionale e internazionale è scattata subito. La Cgil è stata tra i protagonisti diretti, anche se con il passare dei giorni solo un soggetto si è preso lo spazio completo della scena mediativa: il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che con un recente decreto legge (di cui parliamo diffusamente in queste stesse pagine) ha avuto poteri che quasi nessuna istituzione aveva mai ottenuto. La Protezione Civile, anche in Abruzzo, ha assunto il comando completo di tutte le operazioni, mentre al suo capo venivano affidati poteri in deroga sia in termini di organizzazione, sia in termini di finanziamenti (si racconta che Bertolaso, ogni volta che c’era da firmare un qualunque impegno di spesa, continua a rassicurare tutti: "state tranquilli, anche se dice di no, Tremonti troverà i soldi"). Secondo la Protezione Civile al 9 agosto 2009 gli sfollati erano 48.818, di cui 19.973 presso 137 tendopoli (in 5029 tende), 19.149 in alberghi e 9.696 presso case private. A questi vanno aggiunte 273 persone presenti in 9 campi spontanei. Al 14 novembre 2009 il numero degli sfollati risultava pari a 21.874, di cui 671 in 17 tendopoli, 13.224 presso strutture alberghiere (delle quali 8.832 fuori della provincia dell'Aquila) e 7.979 in case private. Vi sono poi 4.764 persone che hanno avuto una sistemazione nelle C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili) e 480 nei M.A.P. (Moduli Abitativi Provvisori). Ma la Protezione Civile non dice tutta la verità. Secondo Umberto Trasatti. responsabile organizzativo della Cgil abruzzese, ci sono ancora 8000 persone alloggiate negli alberghi della costa adriatica e non solo e ci sono tantissime famiglie che hanno trovato autonomamente una sistemazione senza aver avuto nessun sostegno da parte dello Stato. La stima della Cgil è preoccupante. Ci sarebbero infatti almeno 30 mila persone che hanno fatto da sè, senza aspettare l’intervento della Protezione Civile e del presidente del consiglio. Sempre secondo Trasatti, tra le persone che invece non sono riuscite a sistemarsi autonomamente e che non sono state inserite nel Progetto Case, la maggior parte è costituita da famiglie di due anziani o da single giovani. Il fenomeno ha una spiegazione semplicissima: il progetto d’emergenza aveva come clausola di accesso il numero dei famigliari: almeno tre. Con questo sbarramento sono stati lasciati fuori dunque tutti i giovani single, le coppie non sposate e senza figli e tantissimi anziani. Il governo Berlusconi ha puntato poi solo sulla cosiddetta ricostruzione leggera (le casette provvisorie che sono state utilizzate in alternativa ai tradizionali conteiner). La ricostruzione vera e propria non è stata invece neppure avviata. Anche sul piano dei finanziamenti per l’intervento dopo il terremoto le contraddizioni (e le bugie mediatiche) del governo sono evidenti. Sono stati infatti utilizzati i soldi Fas e i finanziamenti messi a disposizione da soggetti diversi (la regione Trentino, tanto per fare un esempio noto). Inoltre dei circa 4 miliardi in quattro anni messi a disposizione dal Cipe, neppure un euro viene destinato alla ripresa delle attività produttive che hanno subito la doppia crisi, quella dovuta alla crisi finanziaria internazionale e quella specifica, locale, dovuta agli effetti diretti del terremoto. Evidenti anche i ritardi a proposito di "zone franche" (se ne deve ancora discutere), mentre finora non esiste alcun progetto governativo per il rilancio dell’economia aquilana e abruzzese. Anche in questo campo c’è stata una grande solidarietà e una grande forza di volontà da parte della maggioranza delle aziende e dei gruppi industriali. Il settore del commercio e del terziario, che faceva la parte del leone nella città dell’Aquila, è invece ancora in ginocchio come dimostrano i dati sulla cassa integrazione in questi settori. Grande anche lo sforzo delle università. Dei 27 mila studenti iscritti alle varie facoltà aquilane prima dell’evento sismico, per l’anno accademico in corso ci sono state circa 20 mila iscrizioni. Il sistema ha tenuto, ma senza alcun aiuto dal centro. E tra i 20 mila studenti attuali prevale la quota di pendolari. Non si affronta ancora però il problema dei trasporti e soprattutto il problema delle abitazioni per gli studenti. Spesso la vita da pendolare puro diventa alternativa alla vita normale di uno studente che deve seguire le lezioni e affrontare gli esami con una cadenza ben definita. Il sostegno da parte del governo è stato finanziario: gli studenti iscritti alle facoltà colpite dal terremoto non pagheranno infatti le tasse di iscrizione per tre anni e non pagheranno i trasporti, Si tratta però, dice la Cgil, di una misura dovuta, ma tampone e comunque insufficiente perché il vero problema - spiega il segretario della Camera del lavoro dell’Aquila, Sandro Giovarruscio, è quello di garantire un alloggio ai ragazzi e alle ragazze che studiano. Sono poi cadute nel vuoto (almeno per ora) tutte le proposte della Cgil per l’introduzione di una tassa di scopo per il terremoto. TAGS terremoto in abruzzo 19/01/2010 16:19 |
il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.ilsole24ore.com/2010-09-02 Altre tre scosse nell'aquilano, iniziano le verifiche sugli edifici. Individuate oltre 50 aree di attesa Cronologia articolo2 settembre 2010 Questo articolo è stato pubblicato il 02 settembre 2010 alle ore 08:38. Altre tre scosse di terremoto sono state registrate stanotte nell'alto aquilano, teatro negli ultimi giorni di uno sciame sismico. Le scosse hanno avuto magnitudo entro i 2.1 gradi. La Protezione civile regionale comincerà da oggi, giovedì, una verifica sugli edifici pubblici e sugli spazi sensibili. Il tavolo comunale di Protezione civile, coordinato dal sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e dall'assessore competente Roberto Riga "ha rimodulato, alla luce del nuovo assetto urbanistico della città e del territorio comunale, le aree di attesa", oltre 50, "destinate alla prima accoglienza della popolazione in caso di evento sismico". In una nota il Comune spiega che "la rimodulazione si è resa necessaria soprattutto alla luce della nascita di nuovi quartieri legati alla costruzione di alloggi provvisori e alle conseguenti nuove concentrazioni della popolazione sul territorio". Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, che detiene ad interim anche la delega della Protezione civile, ha poi spiegato i motivi che hanno portato alla decisione: "Si tratta di centri di accoglienza; vogliamo essere vicini alla gente nelle zone dell'epicentro proprio per dare un supporto logistico in un momento di comprensibile disagio, visto il perdurare delle scosse sismiche che stanno generando comprensibile paura e preoccupazione tra gli abitanti. In questo modo si sentiranno più protetti e al sicuro". In merito invece al perdurare delle scosse, Chiodi non esclude che "questa attività sismica possa proseguire nei prossimi giorni, come conferma l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e, allo stesso tempo, valuta necessario che questa fase venga affrontata in maniera adeguata. Ecco perchè sono già scattate le prime misure per fronteggiarla". Quanto sta avvenendo tra le province di L'Aquila e Rieti "é del tutto normale" secondo Antonio Piersanti, direttore della sezione di sismologia dell'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) . Piersanti ha sottolineato che "non é assolutamente anomalo che in quella zona avvengano fenomeni sismici di questo tipo", poiché si tratta di "una zona ad alta sismicità". Lo stesso ha quindi voluto rassicurare la popolazione: "Finché le scosse si mantengono al di sotto dei 4 gradi di magnitudo non possono generale danni, neanche alle strutture più deboli". Il direttore della sezione di sismologia dell'Ingv ha quindi ricordato che "il 70% del territorio italiano é a rischio sismico" e quindi bisogna imparare a "convivere con i terremoti", una cosa da fare, per Piersanti, é "costruire in modo giusto", con strutture che rispondano a criteri anti-sismici.
2010-08-19 I familiari di 20 vittime del sisma dell'Aquila chiedono al Governo 22,5 milioni per risarcimento danni Cronologia articolo19 agosto 2010 Questo articolo è stato pubblicato il 19 agosto 2010 alle ore 20:47. Una trentina di famiglie delle vittime del sisma dell'Aquila ha avanzato richieste di risarcimento danni alla Presidenza del Consiglio dei ministri per complessivi 22 milioni e mezzo di euro. L'atto di citazione per responsabilità civile è stato presentato presso il Tribunale civile dell'Aquila dagli avvocati del foro aquilano Maria Teresa di Rocco e Silvia Catalucci. L'iniziativa legale si basa sulle risultanze del lavoro della Commissione Grandi Rischi riunita all'Aquila il 31 marzo 2009, a cinque giorni dalla tragica scossa, in particolare in riferimento ai messaggi rassicuranti lanciati dai protagonisti di quel summit alla popolazione aquilana che era alla prese con uno sciame sismico da alcuni mesi. Il risarcimento in sede civile è stato inoltrato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, perchè la Commissione Grandi Rischi è organo consultivo della stessa. La richiesta potrebbe innescare altre azioni da parte delle altre famiglie che hanno subito lutti o gravi danni fisici e psicologici. Sulla Commissione Grandi Rischi c'è l'inchiesta della procura dell'Aquila che ha indagato e chiesto al Gup il rinvio a giudizio per sette persone che parteciparono a quel summit: l'udienza preliminare è stata fissata per il 10 dicembre prossimo. L'ipotesi di reato è omicidio colposo plurimo. Gli indagati sono Franco Barberi, Bernardo De Bernardinis, Enzo Boschi, Giulio Selvaggi, Gian Michele Calvi, Claudio Eva e Mauro Dolce. Secondo la procura, dopo la riunione sarebbero state diramate informazioni, incomplete, imprecise e contraddittorie sul terremoto e sugli sviluppi dell'attività sismica all'Aquila. "L'udienza per la richiesta di risarcimento dovrebbe tenersi per l'inizio del 2011". Lo ha detto il legale Maria Teresa Di Rocco, incaricata dai familiari delle vittime assieme alla collega Silvia Catalucci di depositare la richiesta al tribunale civile del capoluogo. "Le famiglie di 20 persone decedute nei crolli del 6 aprile 2009 all'Aquila e nelle zone limitrofe - precisa il legale motivando l'azione legale - hanno deciso di chiedere un risarcimento alla Presidenza del Consiglio dei ministri per la responsabilità dei suoi membri, in particolare di tutta la Commissione grandi rischi, che ne è un organo consultivo". Secondo l'avvocato aquilano, qualora venisse ottenuto, il risarcimento non sarà diviso in parti uguali. "La somma - sostiene l'avvocato - sarà divisa tra i familiari delle vittime, non in parte uguali, ma in base ai danni subiti". La Di Rocco non dice di più per ragioni di privacy, ma uno dei criteri potrebbe essere l'età che aveva la persona deceduta nei crolli.
2010-07-22 "Nessuno caccerà gli sfollati. Ma gli albergatori hanno bisogno di risorse finanziarie certe" di Stefano NatoliCronologia articolo21 luglio 2010 Questo articolo è stato pubblicato il 21 luglio 2010 alle ore 19:35. "L'albergatore di Alba Adriatica ha ragione a lamentarsi, ma gli aquilani possono stare tranquilli: nessuno li caccerà dagli alberghi, nessuno li inviterà a lasciare le camere, né tantomeno li obbligherà a farlo entro la fine di questa settimana". Getta acqua sul fuoco delle polemiche il presidente di Federalberghi Abruzzo, Gianmarco Giovannelli, in merito alla vicenda di un imprenditore alberghiero che - assicurando di parlare anche a nome di molti altri suoi colleghi – ha raccontato di essere a rischio fallimento e di essere costretto a mandar via dal suo albergo gli sfollati del terremoto dell'Aquila. "L'oggetto dell'appello, però, è giusto", precisa Giovannelli, "gli imprenditori sono allo stremo. Hanno bisogno di risorse finanziarie certe per poter andare avanti ed onorare l'impegno preso all'indomani del terremoto". Il presidente di Federalberghi si dice "fiducioso" circa l'incontro di venerdì prossimo a Roma fra il presidente della Regione, Gianni Chiodi e il ministro dell'economia, Giulio Tremonti: "Siamo certi che il governatore e il ministro non deluderanno le nostre aspettative. L'importante è che si arrivi in tempi brevi a restringere i tempi di pagamento per dare alle imprese risorse finanziarie certe". Sono 3.000, attualmente, gli aquilani che vivono in albergo dal giorno del sisma: 2000 in provincia dell'Aquila, 700 in provincia di Teramo, i restanti nelle province di Pescara e Chieti. I costi del terremoto. Il portale "Il capoluogo.com" ha nel frattempo resi noti oggi i costi del terremoto che il 6 aprile dell'anno scorso ha provocato 308 morti, 1.600 feriti e circa 65.000 sfollati. I fondi stanziati ammontano complessivamente a circa 6,8 miliardi di euro: il grosso - 6,13 miliardi – è stato messo a disposizione nel 2009, la parte restante - 750 milioni di euro – è stata stanziata quest'anno. I dati emergono dal rendiconto generale che la Protezione civile ha inviato all'Unione europea per specificare come sono stati spesi i 493 milioni di euro (7,2% dei fondi totali) erogati dalla Ue - lo stanziamento più alto mai effettuato nell'ambito del Fondo di solidarietà europeo - quale contributo per far fronte alla gravità dei danni provocati dal terremoto. Oltre 1,7 miliardi di euro sono stati spesi solo per affrontare l'immediato post-sisma : un miliardo e cento milioni per le abitazioni temporanee dei terremotati rimasti senza casa e 608 milioni per l'emergenza ripartiti fra Regione Abruzzo (180 milioni), Comuni (169,9), Protezione civile (128,9), amministrazione centrale e Forze armate (127) e organizzazioni di volontariato (2,7 milioni). I 608 milioni sono stati impiegati principalmente per assistenza alla popolazione (412,9 milioni) per il personale (76,6 milioni) e per la rimozione di situazioni di pericolo (56,8 milioni). Dei 412 milioni utilizzati per l'assistenza alla popolazione, oltre 180 milioni (43,74%) sono finiti nelle casse degli alberghi.
Dal Sito Internet di EDILPORTALE http://www.edilportale.com/news/2009/04/normativa/abruzzo-l-elenco-dei-comuni-colpiti-dal-sisma_14841_15.htmlAbruzzo: l’elenco dei Comuni colpiti dal sisma I residenti nei 49 comuni individuati dal decreto firmato da Bertolaso avranno diritto ai contributi di Rossella Calabrese Letto 15537 volte vota Risultato 2 voti vedi aggiornamento del 14/09/2009 17/04/2009 - È stato diffuso dalla Protezione Civile il decreto del Commissario delegato per l’emergenza terremoto, firmato il 16 aprile, relativo all’individuazione dei comuni danneggiati dagli eventi sismici, che hanno colpito la provincia de L'Aquila e altri comuni della Regione Abruzzo lo scorso 6 aprile 2009. I Comuni che sono stati colpiti da scosse sismiche di intensità uguale o superiore al sesto grado della Scala Mercalli sono: Provincia dell’Aquila: Acciano, Barete, Barisciano, Castel del Monte, Campotosto, Capestrano, Caporciano, Carapelle, Calvisio, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequeo, Cocullo, Collarmele, Fagnano Alto, Fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, L’Aquila, Lucoli, Navelli, Ocre, Ofena, Ovindoli, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata D’Ansidonia, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, San Demetrio ne’ Vestini, San Pio delle Camere, Sant’Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villa Sant’Angelo e Villa Santa Lucia degli Abruzzi. Provincia di Teramo: Arsita, Castelli, Montorio al Vomano, Pitracamela e Tossicia. Provincia di Pescara: Brittoli, Bussi sul Tirino, Civitella Casanova, Cugnoli, Montebello di Bertona, Popoli e Torre de’ Passeri. La lista dei comuni è stata compilata sulla base dei rilievi macrosismici che il Dipartimento della Protezione Civile ha effettuato in collaborazione con l’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. I contributi agli sfollati sono disciplinati dall’OPCM n. 3755 del 15 aprile 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 88 del 16 aprile, che modifica in parte la precedente OPCM 3754 del 9 aprile. L’ordinanza stabilisce che i Sindaci dei comuni colpiti, individuati dal commissario delegato Bertolaso, provvedano ad assegnare i contributi alle famiglie la cui abitazione principale sia stata distrutta o danneggiata o sia stata oggetto di ordinanza di sgombero. Per avere diritto agli aiuti l’abitazione deve trovarsi nei Comuni interessati dal sisma. Il contributo per l’autonoma sistemazione può arrivare ad un massimo di 400,00 euro mensili, e, comunque, nel limite di 100,00 euro per ogni componente del nucleo familiare; nel caso di un nucleo familiare composto da una sola persona, il contributo è di 200,00 euro. In presenza di ultrasessantacinquenni o disabili si ha diritto ad una somma aggiuntiva di 100,00 euro mensili.
I contributi sono concessi a decorrere dalla data di reperimento dell’autonoma sistemazione e fino al 31 dicembre 2009, salvo che non si siano realizzate le condizioni per il rientro nell’abitazione; non hanno diritti al contributo le famiglie per le quali sia stata reperita una sistemazione alloggiativa alternativa.
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